Ordine monastico originato verso la fine dell’11° sec. dal distacco dall’ordine cluniacense di una corrente rigorista. L’iniziatore fu Roberto di Molesme, che nel 1098 fondò a Citeaux (Cistercium) un nuovo monastero dove furono ristabiliti gli antichi precetti. Ma la storia vera dell’ordine cominciò con Bernardo di Chiaravalle che, entrato nell’abbazia nel 1112, subito avviò l’opera di diffusione in ...
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Monaco cistercense, esegeta (Celico 1145 circa - San Giovanni in Fiore, secondo altre fonti Pietrafitta, 1202). Secondo i dati tradizionali, G. era figlio d'un notaio e, dopo un viaggio in Terrasanta, [...] Fiore e costituì l'ordine, poi detto florense, approvato da Celestino III con una bolla del 1196. Combattuto dai cistercensi, ma appoggiato dall'imperatore Enrico VI di Hohenstaufen e da sua moglie Costanza, poté tuttavia dedicare le sue energie alla ...
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Mistica cistercense (Helfta, Sassonia, 1241 circa - ivi 1299). Entrata bambina nel monastero ove era la sorella maggiore, Gertrude, più tardi vi fu direttrice della scuola e del coro; ebbe allora tra le [...] sue alunne s. Gertrude la Grande. Dagli appunti di sue consorelle nacque il Liber specialis gratiae, in cui si manifesta la sua intensa esperienza mistica e la sua devozione al Cuore di Gesù. L'opera, ...
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Cistercense (n. Neross - m. Schönau 1188). Vestita da uomo e col nome di Giuseppe, seguì il padre in Palestina; e come uomo entrò nel convento cistercense di Schönau presso Heidelberg e tale fu ritenuta [...] sua biografia scrisse pochi anni dopo Engelhart abate di Langheim ed è la più attendibile, mentre altre sue biografie sono ricche di elementi leggendarî. Venerata come beata o santa in varî monasteri cistercensi, il suo culto non è però approvato. ...
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Cistercense (n. Castelnaudary - m. St.-Gilles 1208). Monaco a Fontfroide (1202), partecipò a una delle legazioni inviate da Innocenzo III nella contea di Tolosa per tentare di ricondurre nell'ambito della [...] Chiesa gli Albigesi. Di ritorno da un abboccamento con Raimondo VI di Tolosa, fu ucciso in un'imboscata da un vassallo del conte ...
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Riformatore inglese (n. nel Somerset fine sec. 15º - m. Gloucester 1555). Monaco cistercense, la lettura di H. Zwingli e di J. H. Bullinger lo portò (1539) al protestantesimo; fuggì nel continente e fu [...] prima a Strasburgo, quindi a Zurigo col Bullinger. Tornato in Inghilterra (1549), H. si fece valido sostenitore del protestantesimo svizzero contro cattolici e luterani; cappellano di Somerset, poi di ...
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Pasquale II
Papa (n. forse a Bleda 1053 ca.-m. Roma 1118). Raniero, monaco cistercense, successe a Urbano II nel 1099. Si impegnò per far cessare l’investitura dei vescovi da parte dei sovrani; si scontrò [...] violentemente con Enrico V che, disceso in Italia, riuscì a strappargli un accordo a lui favorevole che prevedeva la possibilità dell’investitura imperiale (1111). Nel Concilio lateranense del 1112 P. ...
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Teologo e filosofo (n. in Inghilterra 1110-1120 - m. Stella, presso Poitiers, 1169 circa). Monaco cistercense a Cîteaux (1145), poi abate di Stella (1147 circa). Nei suoi Sermones (ampî trattati teologici) [...] è evidente l'influenza di Anselmo di Canterbury e dello Pseudo-Dionigi; d'orientamento platonico-agostiniano è l'Epistola de anima (del 1162, ad Alchiero di Clairvaux), che tuttavia già mostra indizî di ...
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Località della Francia centrale, nel dipartimento dell’Aube. Nel 1115 s. Bernardo vi fondò un’abbazia cistercense, presto divenuta di centrale importanza. Nel 1154 ospitava oltre 700 monaci e da essa dipendevano [...] 67 monasteri. Dediti allo studio oltre che al lavoro manuale, i monaci di C. raccolsero una ricca biblioteca, che andò dispersa quando nel 1792 l’abbazia fu venduta all’asta. Ora è sede di un penitenziario ...
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cistercense
cistercènse (o cisterciènse) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cisterciensis, dal nome di Cistercium, città della Francia orient. (l’odierna Cîteaux) ove nel 1098 Roberto di Molesme fondò l’abbazia che fu il primo nucleo dell’ordine...
monaco1
mònaco1 s. m. [dal lat. tardo monăchus, gr. μοναχός, der. di μόνος «solo, solitario»; i sign. del n. 2 con riferimento al colore; il sign. 3 forse perché l’elemento è solitario nel mezzo della capriata] (pl. -ci, ant. -chi). – 1. In...