Porzione fissa dell’intestino tenue lunga circa 25 cm, a forma di C, che abbraccia nella sua concavità la testa del pancreas. Si estende dal piloro alla flessura duodenodigiunale (o angolo di Treitz), [...] e il dotto pancreatico a livello della papilla di Vater ed è in rapporto con le formazioni anatomiche vicine (fegato, cistifellea, vasi epiploici, colon traverso ecc.). La fisiopatologia duodenale è collegata a quella del pancreas, del fegato e delle ...
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Consta d'un complesso d'organi destinati alle funzioni di nutrizione dell'individuo; a sottoporre gli alimenti a modificazioni chimiche e fisiche tali, che una parte di essi possa essere assorbita e utilizzata [...] , nel pancreas e nella milza. La fossa sagittale destra è suddivisa in due segmenti; l'anteriore, in cui è accolta la cistifellea, s'estende dal margine acuto fino all'ilo; il posteriore, che s'estende sino all'orlo posteriore del fegato, accoglie la ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Medicina e farmacologia
Philippe Gignoux
Medicina e farmacologia
La medicina
È da lungo tempo riconosciuta la funzione di mediazione svolta dai Siri tra la scienza greca [...] sua sede nel fegato; che la bile nera, fredda e secca, che pone in relazione con la terra, ha la sua sede nella cistifellea. Dimentica, però, di definire poi gli altri umori, o, quanto meno, si limita a scrivere che il sangue è inviato dal fegato a ...
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epatico
Pertinente al fegato. Arteria e.: l’arteria che irrora il fegato; nasce dal tronco celiaco e, raggiunto l’ilo del fegato, si biforca in due rami che danno origine alle arterie interlobulari. [...] bile proveniente dai dotti biliari, destro e sinistro; lungo il suo tragitto sbocca il dotto cistico proveniente dalla cistifellea; dalla confluenza dei dotti e. e cistico si forma il coledoco. Febbre e.: osservabile nelle suppurazioni croniche del ...
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Medicina
In medicina, concrezione cristallina, pura o mista ad altri elementi, di sali minerali o di acidi organici, che si formano nell’organismo in condizioni patologiche. I c. si possono formare in [...] pura, da pigmenti e sali biliari) possono trovarsi in un punto qualunque delle vie biliari, più frequentemente nella cistifellea da dove migrano nel coledoco. La patogenesi appare talora legata a particolari turbe del metabolismo, che producono un ...
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Ormone peptidico prodotto da neuroni secretori dei nuclei ipotalamici sopraottico e paraventricolare e immagazzinato nel lobo posteriore dell’ipofisi, che provoca le contrazioni della muscolatura uterina, [...] da quella del progesterone) ed è impiegata in terapia per stimolare e regolare le contrazioni uterine o per arrestare le emorragie post-partum. L’o. eccita anche la muscolatura liscia dell’intestino, della cistifellea, dell’uretere e della vescica. ...
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ossitocina
Ormone peptidico, prodotto da neuroni secretori dei nuclei ipotalamici sopraottico e paraventricolare, immagazzinato nel lobo posteriore dell’ipofisi, che provoca le contrazioni della muscolatura [...] . L’o. viene usata in terapia per stimolare e regolare le contrazioni uterine prima e durante il parto o per arrestare le emorragie postpartum. L’o. eccita anche la muscolatura liscia dell’intestino, della cistifellea, dell’uretere e della vescica. ...
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KEHR, Hans
Ottorino Uffreduzzi
Chirurgo, nato il 27 aprile 1862 a Waltershausen, morto a Berlino il 20 maggio 1916. Fin dal 1895 aveva avuto il titolo di professore di chirurgia, ma solo nel 1910, stabilitosi [...] del drenaggio delle vie biliari nelle forme di angiocolite e d'ittero cronico, la necessità d'estirpare la cistifellea per ottenere risultati durevoli, la via duodenale per i calcoli della papilla di Vater rimangono definitivamente acquisiti. Opere ...
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Si chiama così, in patologia, l'errore nello sviluppo formativo di un tessuto, di un organo, di un sistema organico, con deviazione della forma definitiva normale (e conseguentemente, spesso, anche della [...] riparative o neoplastiche a epitelio piatto, corneo, polistratificato, che insorgono da una mucosa a epitelio cilindrico (cistifellea, vescica, ecc.) sarebbero displasiche nel senso d'una loro origine da isole di epitelî planicellulari distopiche ...
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Col termine di colagoghi si definivano, sino a non molto tempo fa, tutti i medicamenti capaci d'aumentare l'evacuazione della bile. Le esperienze farmacologiche fatte su animali portatori di fistole biliari [...] di magnesio. Anche l'estratto del lobo posteriore d'ipofisi (pituitrina) introdotto sottocute (i cmc.) fa contrarre la cistifellea (Pituitrin-reflex), agendo come colagogo.
In terapia i colagoghi devono essere riservati ai casi di stasi biliari con ...
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cistifellea
cistifèllea s. f. [comp. di cisti- e del lat. felleus, agg. di fel «fiele»]. – In anatomia, organo cavo (detto anche vescichetta biliare e colecisti) a forma di pera, situato sulla faccia inferiore del fegato, che accumula e concentra...
bacinetto
bacinétto s. m. [dal fr. ant. bacinet, mod. bassinet, der. di bacin (bassin) «bacino»]. – 1. a. Calotta metallica che nell’epoca feudale si portava sotto l’elmo per difendere la testa quando esso veniva tolto. b. Copricapo metallico...