Il nome classico di Etiopia (dal gr. αἰϑίοψ "che ha la faccia bruciata" da αἴϑω "brucio" e ὄψ "faccia"; toponimo: gr. Αἰϑιοπία[χώρα], lat. Aethiopia [regio]) che già serviva a indicare tutta la parte del [...] . Per l'interpretazione della Bibbia hanno grande autorità gli antichi padri greci, quali i due Gregorî, Nazianzeno e Nisseno, S. Basilio, il Crisostomo e soprattutto S. Cirillo di Alessandria.
Dio è uno e trino, in tre persone uguali e distinte ...
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Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] di S. Gregorio Nazianzeno, mentre più raramente è usata quella di S. Cirillo, propria al rito copto, recensione dell'anafora alessandrina detta di S. Marco. I libri liturgici (dal sec. XII prevalentemente, dal XIV solo in boḥeirico e accompagnati ...
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La città più importante dell'Abruzzo, capoluogo della provincia omonima (già detta Abruzzo Ulteriore II, v. oltre), a 42° 21′ lat. N. e 0° 56′ long. E. (M. Mario). Sorge all'incirca al centro della grande [...] maturano ad es. il mandorlo e altri alberi da frutto fin verso i 1000 m.) e da piogge non abbondanti (poco più di 700 mm Club Italiano: Italia Meridionale, I, Milano 1926, pp. 110-117.
Per la parte storica v.: B. Cirillo, Annali della città dell' ...
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Specie di patibolo composto di due legni, uno diritto e uno traverso, su cui si legavano o s'inchiodavano i condannati. Il supplizio della croce, comune specialmente nell'Oriente semitico, come a Cartagine, [...] parecchi riti di professione religiosa si dà una croce a chi emette i voti.
La "croce pettorale" è una piccola croce latina senza esponendola alla venerazione dei fedeli. Nel 348 S. Cirillo di Gerusalemme assicurava che la vera croce era già ...
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Detto nelle fonti latine Dionysius exiguus, fu un monaco, nativo della Scizia, ma vissuto a lungo a Roma. Non si sa con precisione quando andasse in questa città; certo dopo il 496, anno in cui morì il [...] volgare. D. introdusse in Occidente la tavola dei cicli pasquali di Cirillo d'Alessandria, che li calcola dall'anno 487 all'anno 531: poi essa fu la sola a cui ricorsero i concilî franchi e i sovrani carolingi nei loro capitolari; anzi Carlomagno la ...
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. Così vengono designati quegli scrittori che raccolsero le dottrine (δόξαι) dei filosofi greci. Già in Platone sono, qua e là, rapidi riferimenti alle soluzioni che i filosofi precedenti avevano date [...] placita, risalente, con probabilità, alla prima metà del sec. I d. C., e che il Diels ritiene opera di un Pseudo-Giustino, Ermia nella sua Satira dei filosofi pagani, Cirillo e Giovanni Lido. Elementi dossografici che tradiscono origine comune sono ...
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GIORGIO da Trebisonda
Remigio Sabbadini
Umanista. Volle esser detto Trapezuntius, sebbene fosse cretese. Nato nel 1395, fu chiamato a Venezia da Francesco Barbaro, forse sin dal 1412; nel 1416 era all'università [...] l'Almagesto, oltre a opere di autori cristiani: Eusebio, Cirillo, Giovanni Crisostomo. Ma la fretta del lavorare per esosa il T. perdette la protezione del papa. A questo s'aggiunsero i feroci attacchi di Poggio e dell'Aurispa, per opera dei quali, ...
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Cardinale, nato a Castel San Giovanni (Piacenza) il 24 novembre 1914. Ordinato sacerdote nel 1937, entra nel 1940 nella Segreteria di stato. Professore di materie diplomatiche alla Pontificia accademia [...] e Paolo vi, per un riavvicinamento tra la Chiesa cattolica e i governi dei paesi dell'Europa dell'Est: in particolare a lui la delegazione cattolica alle celebrazioni in onore dei SS. Cirillo e Metodio in Iugoslavia e in Cecoslovacchia. A C. ...
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Cultore di studî biblici. Naque a Sorrento nel 1532, entrò nel 1551 fra i chierici regolari detti teatini in S. Paolo Maggiore di Napoli. Inviato a Roma nella casa di S. Silmstro al Quirinale si applicò [...] zelo e con senno; ma nel 1604 vi rinunziò per ritirarsi fra i suoi teatini a Roma, a S. Silvestro al Quirinale, ove morì pubblicati lui vivente: la traduzione dei libri di S. Cirillo Alessandrino intorno all'adorazione in spirito e verità, Roma 1588 ...
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Una delle tradizionali cinque parti del mondo. Appartiene al continente antico, è congiunta all'Eurasia mediante l'istmo di Suez, oggi attraversato artificialmente dal canale omonimo, ed è considerata [...] abbandonata a sé stessa da Cirillo, patriarca copto d'Alessandria; e da quel tempo i Nubiani, riuscite vane le capo in Abd el-Kader (`Abd al-Q5dir), che il 28 giugno 1835 vinse i francesi alla Macta; ma ne fu sconfitto il 6 luglio a Tafna e nel ...
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divisionalizzazione
s. f. Ripartizione di una azienda in più divisioni operative. ◆ Il processo di divisionalizzazione delle Fs ad esempio, argomentano i sindacati di base, non solo provocherà «difficoltà dovute ad incapacità di coordinamento...
cibo funzionale
loc. s.le m. Le sostanze alimentari, perlopiù geneticamente modificate, che soddisfano i criteri di un’alimentazione sana, favorendo il benessere dell’organismo e contrastandone i processi degenerativi. ◆ Ma che cosa sono esattamente...