Agnello
F. Nikolasch
G. G. Pani
F. Panvini Rosati
SIMBOLOGIA E ICONOGRAFIA
di F. Nikolasch
L'a., al pari della pecora e dell'ariete, è tra i simboli principali dell'arte cristiana, soprattutto come [...] può essere intesa come rappresentazione simbolica del Verbo, che affida la sua umanità alla morte (CirillodiGerusalemme, Catechesis, 10, 3, PG, XXXIII, col. 664; Eusebio di Emesa, De arbitrio, 5). Un simile rapporto si può cogliere tra gli a. del ...
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Costantino fra divinizzazione e santificazione
Una sepoltura contestata
Giorgio Bonamente
Gli imperatori romani erano, per tradizione secolare, assimilati sotto più aspetti alla divinità, sia in vita, [...] Porfirogenito, nel rito della Chiesa bizantina153.
Un altro rapporto importante è quello di Costantino con la croce. Iniziato con la lettera inviata da CirillodiGerusalemme a Costanzo II154, ha avuto una vera e propria ‘consacrazione’ col De ...
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Costantino e le guerre civili
Storia e storiografia
Valerio Neri
Il periodo del regno costantiniano oggetto del capitolo va dal 312, data dello scoppio del conflitto contro Massenzio, al 324, anno della [...] fatto accade per esempio nel fenomeno descritto da una lettera all’imperatore Costanzo II diCirillodiGerusalemme. Nella narrazione stessa della Vita Constantini di Eusebio, dopo la vittoria su Massenzio è la croce ciò che l’imperatore presenta ai ...
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Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] vi era un vescovo ariano. La forma dei riti di iniziazione raccomandata da Macario riflette la tradizione gerosolimitana dell’epoca diCirillodiGerusalemme e le pratiche armene stigmatizzate richiamano quelle della Chiesa siriaca della prima ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] Eusebio di Cesarea, Atanasio di Alessandria, CirillodiGerusalemme, i tre grandi Cappadoci (Basilio di Cesarea, Gregorio di Nazianzo e Gregorio di Nissa), Teofilo e Cirillodi Alessandria, Sinesio di Cirene, Giovanni Crisostomo, Teodoreto di Ciro ...
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Vincenzo Gioacchino dei conti Pecci (Carpineto Romano 1810 - Roma 1903) fu eletto papa nel 1878. L'intervento più significativo del suo pontificato fu l'enciclica Rerum novarum (1891) che costituì il fondamento [...] L., sia attraverso le encicliche Grande Munus sui ss. Cirillo e Metodio, agli Slavi (1880), e Orientalium dignitas (1894), sia nell'azione pratica come il Congresso eucaristico diGerusalemme del 1893, mostrò che l'unione delle Chiese dissidenti con ...
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Alessandria d’Egitto (arabo al-Iskandariyya) Metropoli del mondo antico, oggi la seconda città del moderno Egitto (5.000.000 ab. nel 2006), capoluogo dell’omonimo governatorato (2679 km2). Sorge a una [...] Spagna. Nel 1166 la città fu assediata da Amalrico re diGerusalemme, appoggiato da una flotta pisana e dal visir fatimida Shāwar ariana e con Teofilo e Cirillo ad avere il sopravvento sui rivali patriarcati di Antiochia e Costantinopoli. Nel medesimo ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] non lontani dal concilio di Efeso del 431, L. dice che Cirillodi Alessandria gli aveva scritto per chiederne l'attiva partecipazione affinché il papa Celestino frenasse le ambizioni di Giovenale vescovo diGerusalemme (422-458) riguardo alla ...
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Clemente I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Nella lista dei vescovi di Roma fornita da Ireneo di Lione, C. (o Clemente Romano) è considerato il terzo successore degli apostoli dopo Lino e Anacleto. [...] , in cui Pietro chiede a Giacomo vescovo diGerusalemme che le predicazioni allegate siano fatte conoscere solo Teología del Sacerdocio", 9, 1977-78, pp. 163-215; L. Cirillo, Dottrine gnostiche nelle pseudo-Clementine, "Prometheus", 5, 1979, pp. 164 ...
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Pelagio I
Claire Sotinel
P., figlio di un certo Giovanni "uicarianus", senz'altro funzionario del Vicariato di Roma, era originario di questa città. Non si hanno notizie sul suo conto, prima di trovarlo [...] fu mandato anche agli altri patriarchi, Vigilio di Roma, Efrem di Antiochia, Zoilo di Alessandria e Pietro diGerusalemme. La condanna di Origene suscitò lo sdegno di Teodoro Askidas, vescovo di Cesarea di Cappadocia, e dei suoi colleghi monofisiti ...
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