(russo Zyrjane) Popolazione ugro-finnica appartenente al gruppo dei Komi, stanziata prevalentemente nei territori della Repubblica autonoma dei Komi (➔). La lingua siriena (o sirieno) fa parte del gruppo [...] e Komi dello Jaz’va.
Il sirieno è, dopo l’ungherese, la lingua ugrofinnica più anticamente documentata: alcuni frammenti di testi religiosi, scritti in un alfabeto modellato su quello cirillico, risalgono infatti alla seconda metà del 14° secolo. ...
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Il più antico alfabeto slavo, creato dai santi Cirillo e Metodio nella seconda metà del 9° secolo. Derivato dai caratteri del greco corsivo dell’epoca ma caratterizzato anche da tratti che denotano un [...] slavo dei testi liturgici. Il g. fu presto sostituito in quasi tutto il mondo slavo (Bulgaria, Serbia, Russia) dall’alfabeto cirillico, ma è sopravvissuto tra i Croati di rito romano e si è conservato più a lungo nell’ufficiatura ecclesiastica, sino ...
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slave, lìngue Famiglia linguistica indoeuropea, generalmente divisa in tre grandi gruppi: lo slavo orient., con il russo, l'ucraino e il bielorusso; lo slavo occid., con il polacco, il casciubo, il sorabo, [...] aree culturali dell'Europa: la Slavia orient. o greco-bizantina e la Slavia occid. o latina. L'alfabeto usato dalle l.s. è, oltre al glagolitico ormai morto, il cirillico per le lingue della Slavia greca e il latino per le lingue della Slavia latina. ...
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(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con [...] originario (serbo hleb, croato kruh, «pane»; serbo ostrvo, croato otok, «isola»).
L’alfabeto usato è per il serbo quello cirillico, per il croato quello latino, completato da alcuni segni diacritici che servono a differenziare ć ‹č’› e č ‹č› da c ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] ‘sacra’ di riferimento fu lo slavo-ecclesiastico, l’alfabeto in cui furono scritte fu un alfabeto ‘straniero’: il cirillico. Questa situazione di dicotomia tra la lingua di origine romanza e la cultura cui essa faceva riferimento caratterizzò lo ...
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(gr. Μακεδονία; bulg., maced. e serbocr. Makedonija) Regione storica della penisola balcanica (circa 70.000 km2 con circa 3 milioni di ab.), divisa politicamente tra Bulgaria (10%), Grecia (51%) e la [...] . Dopo il Congresso di Berlino (1878) la divisione politica ha favorito il differenziamento tra macedone e bulgaro. L’alfabeto, cirillico, comprende alcune lettere serbe, segni diacritici (Ќ, Ѓ ‹t’, d’›) e possiede la lettera S ‹ʒ›. L’accento è ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] si è arricchito di prestiti germanici e neolatini. L’alfabeto usato dalle lingue slave è, oltre al glagolitico ormai morto, il cirillico per le lingue della Slavia greca e il latino per le lingue della Slavia latina.
Religione
Le conoscenze sulla ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] di stampa»), decretato dalle autorità zariste (1864-1904), il vescovo Valančius, per boicottare l’imposizione dell’alfabeto cirillico, escogitò di far stampare libri lituani nella vicina Prussia e oltreoceano; libri, riviste e giornali vennero così ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] in Afghanistan, dove è lingua ufficiale accanto al pashtō, e come tagiko nell’omonima repubblica, dove è scritto in caratteri cirillici; il curdo, parlato nelle regioni curde di Iran, Turchia, Iraq e Siria e in alcune repubbliche ex sovietiche; il ...
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cirillico
cirìllico (meno com. cirilliano) agg. [dal nome di s. Cirillo (827-869), al quale si attribuisce l’invenzione di quest’alfabeto (ma che in realtà fu l’inventore del glagolitico)] (pl. m. -ci). – Alfabeto c.: alfabeto introdotto nel...
glagolitico
glagolìtico agg. e s. m. [dal russo, serbo, ecc. glagolica «alfabeto glagolitico», der. dello slavo comune glagolŭ «suono, parola»] (pl. m. -ci). – Denominazione del primo e più antico alfabeto slavo, creato nella seconda metà...