(App. II, I, p. 4; III, I, p. 4; IV, I, p. 12)
− Fisica. − Anche negli ultimi quindici anni il ritmo di sviluppo degli a. di particelle è stato straordinariamente rapido. Le energie rese disponibili per [...] eguale (p+ contro p+ o ione contro ione) occorre utilizzare due camere da vuoto separate e, in generale, due separati circuitimagnetici.
I più ambiziosi progetti per il futuro sono: LHC in progetto al CERN e SSC, approvato negli USA nel 1989. Si ...
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PILA
Giovanni Giorgi
. Si dà il nome di pile elettriche, in generale, a quei generatori di corrente elettrica che non hanno organi in movimento e quindi non trasformano energia meccanica, ma solamente [...] era la dottrina sui calcoli delle dinamo, prima del 1888, quando non si conosceva ancora la teoria dei circuitimagnetici, e si procedeva al calcolo con formule complicate contenenti coefficienti di valore sconosciuto.
Bibl.: D. Tommasi, Traité des ...
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Fisico britannico (Rock, Alnwick, 1841 - Tenerife 1912); lettore di matematica a Oxford (1868), poi (1881) prof. di acustica nell'Accademia di musica a Londra. Si occupò di acustica e, soprattutto, di [...] magnetismo ed elettromagnetismo; indipendentemente da J. Hopkinson enunciò (1883) la legge fondamentale dei circuitimagnetici, talvolta ricordata appunto come legge di Bosanquet. ...
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Ingegnere elettrotecnico austriaco (n. Mauer, Vienna, 1852 - m. in Gran Bretagna 1922). Gli si debbono notevoli ricerche teoriche e pratiche sui circuitimagnetici e sulle macchine elettriche, specie alternatori [...] e trasformatori ...
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Insieme di linee, reali o ideali, che si intrecciano formando incroci e nodi e dando luogo a una struttura complessa. Più in particolare, infrastruttura tecnica per la distribuzione di un segnale (tipicamente [...] di Maxwell (grandezze relative ai campi elettrici e magnetici), le grandezze scalari tensione e intensità di corrente . 3), o la rappresentazione [Y] o delle ammettenze di corto circuito. R. accessibili esternamente da una o più porte possono a loro ...
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isteresi
istèresi [Der. del lat. hysteresis, dal gr. hystéresis "ritardo"] [LSF] Fenomeno, detto anche fenomeno di ereditarietà, per cui il valore istantaneo di una grandezza che è determinata da un'altra [...] . ◆ [FTC] [EMG] Perdite per i.: in una macchina elettrica a corrente variabile, in partic. alternata, con circuitimagnetici a nuclei ferro- o ferrimagnetici, le perdite che si hanno in questi nuclei a causa della degradazione in calore di energia ...
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L'Ottocento: fisica. Tecnologie dell'elettricita
Sungook Hong
Ido Yavetz
Tecnologie dell'elettricità
Nel corso del XIX sec. si affermarono quattro grandi settori dell'industria elettrica: la telegrafia, [...] loro teorie. Partendo da un'analogia con la legge di Ohm nell'elettricità, Kapp sviluppò una teoria dei circuitimagnetici per la progettazione delle dinamo. A complemento di questa, Swinburne formulò una teoria della reazione d'indotto, inventando ...
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FUSINIERI, Ambrogio
Paolo Campogalliani
Nacque a Vicenza il 10 febbr. 1775 da Giovan Battista e da Domenica Bonariva. Il padre, avvocato, avviò il figlio, unico maschio, alla professione forense, iscrivendolo [...] dire, curiosamente i termini in accordo con esponenti della fisica tedesca del tempo: un conduttore percorso da corrente va concepito come un sistema di circuitimagnetici normali al suo asse (cfr. Memorie sopra la luce, il calore, l'elettricità, il ...
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magnete
magnète [Der. del gr. Mág✄nes (líthos) "pietra di Magnesia (al Silipo)", lat. magnes -etis] [STF] [EMG] Denomin. data inizialmente a rocce naturalmente capaci di attirare oggetti di ferro, le [...] In linea generale, si tratta di circuitimagnetici (v. magnetostatica nella materia: indotto: denomin. di ogni corpo che, avvicinato a un m., si magnetizza sensibilmente: v. magnetismo: III 521 d. ◆ [STF] [EMG] M. lineare o a sbarra: v. ...
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elettromagnete
elettromagnète [Comp. di elettro- e magnete] [EMG] (a) Generic., qualunque dispositivo che utilizza una o più correnti elettriche per generare un campo magnetico; è tale, quindi, ogni [...] certe volute caratteristiche o che serve per un determinato scopo; in genere, è costituito da un nucleo ferromagnetico realizzante un circuitomagnetico ad ampio traferro (forme tipiche sono quelle a U, a E e, per rotazione di quest'ultima, toroidali ...
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magnetismo
s. m. [der. di magnetico]. – 1. a. Genericam., quel fenomeno, noto sin dall’antichità, per cui particolari minerali (per es., la magnetite), detti magneti naturali, sono in grado di attrarre piccoli pezzi di ferro e di trasmettere...
magnetico
magnètico agg. [dal lat. tardo magnetacus, gr. Μαγνητικός, der. di magnes, Μάγνης: v. magnete] (pl. m. -ci). – 1. Relativo al magnetismo o alla magnetizzazione: campo m., inclinazione e declinazione m., induzione m., isteresi m.,...