Tiranno dell'antica Corinto, giunto al potere rovesciando la stirpe regale dei Bacchiadi, alla quale tuttavia la tradizione lo riconnetteva. Resse la città, secondo la tradizione, dal 657 al 628 a. C. [...] (ma per una diversa cronologia v. Cipselidi). A ricordo del proprio salvataggio dalle mene dei Bacchiadi, C. avrebbe dedicato in Olimpia un'arca di cedro (arca di Cipselo) intarsiata d'oro e d'avorio con scene mitiche a rilievo. ...
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Famiglia corinzia così detta dal suo capostipite Cipselo; tiranneggiò Corinto dal 657 al 584 a. C. (secondo alcuni studiosi moderni, tra il 620 e il 540), quando l'ultimo membro, Psammetico, fu ucciso. ...
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Tiranno di Corinto (sec. 7º-6º a. C.). Successe al padre Cipselo; la sua tirannide è da collocarsi tra il 627 e il 585 a. C. (per alcuni, circa 40 anni dopo). Fu così saggio che alcuni lo annoverarono [...] tra i sette sapienti (ma altri videro in lui un tiranno crudele). Sotto di lui, comunque, Corinto raggiunse la massima potenza politica, fondando le colonie di Apollonia, Epidamno e Potidea e recuperando ...
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Nobile famiglia ateniese che si diceva discendente da Fileo, figlio di Aiace Telamonio, e di Tecmessa. Della famiglia sono noti specialmente Ippoclide di Tisandro, arconte nel 566 a. C. e Milziade figlio [...] di Cipselo, che durante la tirannide di Pisistrato fu signore nel Chersoneso di Tracia. Con suo nipote Milziade, il vincitore di Maratona, e il figlio di lui, Cimone, la famiglia dei F. raggiunse in Atene grandissima autorità. I F. furono di parte ...
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Tirannide
Giovanni Giorgini
La tirannide antica
La tirannide è una forma di gestione del potere e quindi una realtà della politica, ma il concetto di tirannide non è l'immediato rispecchiamento di questa [...] , mentre Sparta ne fu esente e attuò sempre una politica estera contraria alle tirannidi. A Corinto nel 657 a.C. Cipselo, un polemarco, ossia un comandante militare, rovesciò l'oligarchia dei Bacchiadi, cui pure apparteneva per parte di madre, e ...
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