La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] sociali in un processo per stregoneria, in Id., Rinascimento dal basso. Il nuovo spazio del volgare tra Quattro e Cinquecento, Roma, Bulzoni, pp. 185-290.
Trovato, Paolo (1991), Con ogni diligenza corretto. La stampa e le revisioni editoriali dei ...
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Il punto interrogativo (detto anche, meno spesso, punto di domanda) è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura), composto da un punto sormontato da un tipico ricciolo ‹?›, che contrassegna l’interrogazione [...] , «si diffuse nei secoli successivi anche al di fuori dei testi religiosi» (ibid.; Parkes 1992: 35-37).
Nel Cinquecento, Coluccio Salutati e poi Jacopo Vittori da Spello individuano come peculiarità dell’interrogativo il «dimandare con desiderio di ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] e anche sul passato, grazie a testi didattici e a puntuali osservazioni di diversi autori, che già per il Cinquecento davano indicazioni su come parlare in italiano. Nel 1539 circa Benedetto Di Falco raccomanda di «parlar regolatamente», dicendo, per ...
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Con il termine ispanismi si intendono le parole, i costrutti o le espressioni che dallo spagnolo (cioè dal castigliano) sono penetrati, più o meno durevolmente, in altre lingue, nel nostro caso in italiano. [...] causa che l’ha portato alla ribalta perché sparisca, come è successo con centinaia di ispanismi penetrati nell’italiano del Cinquecento e del Seicento, poi rimasti semplici relitti.
D’altra parte un ispanismo, come qualsiasi altro forestierismo, non ...
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L’espressione italianizzazione dei dialetti fa riferimento in generale al processo per cui i dialetti tendono ad evolversi verso una riduzione della loro distanza strutturale con l’italiano, a tutti i [...] regionale).
Dal punto di vista diacronico, il contatto linguistico ‘verticale’ tra italiano e dialetti risale almeno al Cinquecento, quando il toscano fiorentino si afferma come varietà di prestigio, letteraria e cancelleresca, acquisendo uno status ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] cura di I. Luzzana Caraci), pp. 1055-1222.
Pozzi, Mario (1994), Le lingue esotiche nella letteratura di viaggio del Cinquecento italiano, in L’età delle scoperte geografiche nei suoi riflessi linguistici in Italia 1994, pp. 23-65.
Ricci, Laura (2005 ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] da Rotterdam e allacci ando con lui uno dei rapporti più singolari e complessi della storia religiosa e culturale del Cinquecento europeo. il soggiorno dell'A. a Venezia e la sua collaborazione con il Manuzio offrirono infatti l'occasione di una ...
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Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] testuale» 3, pp. 171-178.
Giovanardi, Claudio (1998), La teoria cortigiana e il dibattito linguistico nel primo Cinquecento, Roma, Bulzoni.
Mazzacurati, Giancarlo (1967), Baldassar Castiglione e l’apologia del presente, in Id., Misure del classicismo ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] si andrà presto perdendo. L’accento grave sulla è godeva di una buona diffusione nei testi a stampa già a inizio Cinquecento, come si nota dalla sistematicità con cui ricorre nelle edizioni di Dante e di Petrarca curate da ➔ Pietro Bembo (1501-1502 ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] , 1525;
(c) italiano moderno, dalla riforma di Bembo fino ad oggi (probabilmente da suddividere a sua volta approssimativamente dal Cinquecento all’Ottocento e dall’Ottocento a oggi).
È all’inizio della terza fase che l’uso della lingua degli autori ...
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cinquecento
cinquecènto agg. num. card. [comp. di cinque e cento], invar. – 1. Numero formato da cinque volte cento, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 500, nella numerazione romana D): alla velocità di c. km orarî. 2. Come s. m....
cinquecentista
agg. e s. m. e f. [der. di cinquecento] (pl. m. -i). – Del Cinquecento, vissuto nel Cinquecento (cioè nel sec. 16°); si dice comunem. di scrittori o artisti: i poeti c.; uno scultore c.; i nostri maggiori c.; anche, come sost.,...