La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...] , in Letteratura italiana. Le Opere, diretta da A. Asor Rosa, Torino, Einaudi, 4 voll., vol. 1º (Dalle origini al Cinquecento), pp. 27-44.
Bec, Christian (1983), I mercanti scrittori, in Letteratura italiana, diretta da A. Asor Rosa, Torino, Einaudi ...
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Non è facile trovare una collocazione precisa del linguaggio militare nell’ambito dei ➔ linguaggi settoriali. Meglio sarebbe parlare di un linguaggio settoriale composito poiché, come avviene anche per [...] i primi strumenti vanno nella direzione di un lessico tradizionale, recuperato dai grandi scrittori del Quattrocento e del Cinquecento (quando l’italiano era lingua di riferimento in Europa; ➔ italiano in Europa), il dizionario di Carbone & Arnò ...
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La varietà algherese del catalano è parlata ad Alghero (in catalano L’Alguer o, con nome storico vezzeggiativo, Barceloneta), città nella Sardegna nord-occidentale. La popolazione di Alghero, frazioni [...] all’isolamento geografico e alla lunga mancanza di contatti con i paesi catalani; inoltre l’immigrazione, a partire dal Cinquecento, di parlanti sardo o sassarese e l’influsso dell’italiano a partire dal Settecento e, in particolare, dal Novecento ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] (come, ad es., la pronuncia cami[ʧje] di camicie), con un ribaltamento per certi versi paradossale:
mentre [nel Cinquecento] sulla base del modello fonologico fiorentino è stato costruito un sistema grafico abbastanza coerente, oggi invece si tende a ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] sapienza collettiva e buonsenso quotidiano, esso è atto a smascherare la falsità e inconsistenza del sapere acquisito.
Nel Cinquecento, il Decameron viene promosso a paradigma assoluto per la prosa d’arte dalle Prose della volgar lingua di ➔ Pietro ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] alla posizione fissa del verbo in seconda posizione.
Nell’evoluzione di queste varietà si attua, grosso modo dal Cinquecento, l’eliminazione dell’asimmetria tra frase principale e subordinata e l’estensione alla principale delle regole vigenti per ...
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Odonimo è il termine indicante il nome proprio assegnato a una via, a una piazza, a ogni «area di circolazione», cioè «ogni spazio (piazza, piazzale, via, viale, vicolo, largo o simili) del suolo pubblico [...] vie cittadine, per sostituire dei nomi o per denominare nuovi assetti urbanistici. A Bologna, nella seconda metà del Cinquecento, in tempo di Controriforma, con la sostituzione furono cambiati nomi sentiti come disdicevoli o si cercò di ridare decoro ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] in latino proprio da Cicerone. Ma un atteggiamento ostile ai n. pervase ancora l'Umanesimo e, a partire dal Cinquecento, caratterizzò anche le tendenze classicistiche sorte in Italia, che si svilupparono fino a elaborare un canone arcaizzante. Basti ...
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Scrivere e digitare
Giuseppe Antonelli
Il ritorno alla scrittura
Fino a una ventina d’anni fa, il dominio dell’audiovisivo – dei media detti non alfabetici – faceva prevedere una progressiva perdita [...] il parallelismo tra il passaggio all’era moderna (segnato dalla ‘rivoluzione inavvertita’ provocata dalla stampa fra Quattro e Cinquecento) e quello al postmoderno (legato ai media telematici).
Chi pone l’accento sulla scrittura, parla di una «terza ...
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BARDI, Pietro
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze prima del 1570 da Giovanni dei conti di Vernio e Lucrezia Salviati. Giovanissimo, entrò a far parte dell'Accademia degli Alterati, ove fu detto '1'"Avvinato" [...] Firenze il suo Avino Avolio Ottone e Berlinghieri.
Conosciuto comunemente come il Poemone,era stato iniziato alla fine del Cinquecento, ma compiuto (e con una certa rapidità come dimostra la soverchia concitazione dell'ultima parte) solo molti anni ...
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cinquecento
cinquecènto agg. num. card. [comp. di cinque e cento], invar. – 1. Numero formato da cinque volte cento, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 500, nella numerazione romana D): alla velocità di c. km orarî. 2. Come s. m....
cinquecentista
agg. e s. m. e f. [der. di cinquecento] (pl. m. -i). – Del Cinquecento, vissuto nel Cinquecento (cioè nel sec. 16°); si dice comunem. di scrittori o artisti: i poeti c.; uno scultore c.; i nostri maggiori c.; anche, come sost.,...