Stato dell’Europa settentrionale; i confini hanno una lunghezza che raggiunge i 4400 km, di cui circa un terzo rappresentati da coste (a S Golfo di F.; a O Golfo di Botnia, entrambi dipendenze del Mare [...] di preghiere (Rucouskiria, 1544) e di una versione del Nuovo Testamento (Se Wusi Testamenti, 1548).
Nella seconda metà del Cinquecento e nei due secoli successivi si alternano come lingue letterarie il finnico e lo svedese. E. Sorolainen compose in ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] straniere, soprattutto castigliane, del Marchese di Santillana o di Garcilaso). E si può dire che la cultura critica del Cinquecento e Seicento si è largamente sviluppata in rapporto all'intelligenza di V. e del suo grande poema epico. Da esso ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] .
La tradizione portoghese in Asia
Il ritorno alla Cina di Macao, avvenuto il 20 dicembre 1999, sembra chiudere simbolicamente i cinquecento anni di presenza portoghese in Asia. Nel maggio del 1498, l'arrivo in India, a Calicut, della flotta di Vasco ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] Pozzi, La parola dipinta, Milano 1981.
Storia della letteratura italiana, diretta da E. Malato, 5° vol., La fine del Cinquecento e il Seicento, Roma 1997.
A. Battistini, Il Barocco. Cultura, miti, immagini, Roma 2000.
G. Getto, Il Barocco letterario ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] dell'età barocca è piena di germi e fermenti; anzi è più inventiva e sciolta che non quella media dell'aureo Cinquecento.» E cotesti germi e fermenti il Flora viene enucleando e proponendo all'attenzione dei lettori in una copiosa filza di citazioni ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] . Il L., eletto a guida l'interlocutore, lesse i trecentisti con l'interesse prima riservato agli autori del Cinquecento ma soprattutto colse l'occasione di aprire un varco nella propria solitudine intellettuale. A Giordani egli parve il "perfetto ...
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FACIO, Bartolomeo
Paolo Viti
Figlio di Paolino, nacque a La Spezia, probabilmente prima del 1405, e comunque non oltre il 1410.
La sua famiglia, originaria di Fabiano (una frazione poco lontana dalla [...] "ore del libro", emblematiche delle abitudini intellettuali del circolo napoletano), accusò il Valla di aver commesso non meno di cinquecento errori nel solo primo libro dei tre dei Gesta: ed oltre a ciò il Panormita ne rivendicò la scoperta proprio ...
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BRANCA, Vittore
Franco Cardini
Nacque a Savona il 9 luglio 1913 da Antonio, ingegnere, direttore del centro di studi dell’ILVA di Priamar, e da Lucia Branca, figlia dello scultore Giulio, sua lontana [...] Firenze lo accolse con tutti gli onori come cittadino onorario nel corso di una solenne cerimonia nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. In tale occasione, alle soglie dei novant’anni, volle formulare il suo sintetico testamento spirituale ...
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DATI, Leonardo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze, probabilmente nel 1408 (nell'autunno del 1407, se si accettano i dati forniti dal suo epitaffio), terzo figlio di Piero di Giorgio e di Zenobia Soderini.
I [...] con gli autori (poeti e prosatori, ma anche filosofi) della piena e della tarda classicità.
Si è discusso fino dal Cinquecento sulle teorie origeniane e neoplatoniche intorno al destino delle anime accolte ne La città di vita e sulle reali intenzioni ...
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Narrare con la voce
Bruno Tognolini
La voce che parla nel buio all'inizio del tempo
C'è una voce che parla da molto lontano. La notte è nera, la brace è poca, là fuori ci sono orrori che non dormono. [...] alle spalle che faceva figure di danza; qualcuno diede voce a quel coro, perché dialogasse con il narratore. Circa cinquecento anni prima di Cristo Eschilo, il primo grande scrittore greco di teatro tragico, aggiunse al narratore unico un secondo ...
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cinquecento
cinquecènto agg. num. card. [comp. di cinque e cento], invar. – 1. Numero formato da cinque volte cento, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 500, nella numerazione romana D): alla velocità di c. km orarî. 2. Come s. m....
cinquecentista
agg. e s. m. e f. [der. di cinquecento] (pl. m. -i). – Del Cinquecento, vissuto nel Cinquecento (cioè nel sec. 16°); si dice comunem. di scrittori o artisti: i poeti c.; uno scultore c.; i nostri maggiori c.; anche, come sost.,...