Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] ), sembrerebbe riconducibile ai Normanni in Sicilia, crocevia di culture e tradizioni mediterranee, spesso di origine orientale.
Dal Cinquecento in poi si allestiscono grandi ricettari nella forma di veri e propri trattati d’arte, in cui sono ormai ...
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LEI, USO DEL
L’italiano contemporaneo prevede due forme di uso dei pronomi ➔allocutivi nei rapporti interpersonali:
– il tu reciproco, riservato in genere ai rapporti informali (amicizie, famiglia, lavoro, [...] dal tu e dal voi come forma di rispetto. Le prime attestazioni del lei risalgono al Quattrocento, e tra Cinquecento e Seicento questo uso si diffonde gradualmente fino a diventare preponderante, probabilmente per l’influsso dello spagnolo usted.
Tra ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] di più con un uso quasi nullo dei tecnicismi grammaticali. Il modello normativo bembiano, che si impose nel corso del Cinquecento, fu poi divulgato in forma più schematica da altri autori.
Le due grammatiche di Fortunio e di Bembo si differenziano ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] , più che di lingua sarebbe corretto parlare di lingue del Duecento e del Trecento. Prima che si affermi, nel Cinquecento, una lingua letteraria nazionale, i diversi volgari (cioè «parlate popolari») che nel XIII secolo si fanno ormai decisamente ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] i riferimenti sono al volume e alla pagina dell’edizione nazionale delle Opere di Galileo, diretta da A. Favaro).
Nel Cinquecento e Seicento, il latino era la lingua ufficiale della scienza, e tale rimase in Italia, al di là della vicenda galileiana ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] , coinciso esattamente con il fiorentino, e sin dal Seicento ha accolto, data anche la mancanza fra il tardo Cinquecento e l’avanzato Ottocento di un centro preminente che imponesse una norma, innovazioni di varia provenienza. La distanza dal ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] per generi e problemi, a cura di F. Brioschi & C. Di Girolamo, Torino, Bollati Boringhieri, 4 voll., vol. 2°: Dal Cinquecento alla metà del Settecento, pp. 323-382 (rist. in Id., Dialoghi col Tasso, a cura di P.V. Mengaldo & D. Santarone ...
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Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] capace tanto di separare tutte le clausole quanto di indicare la struttura retorica del discorso.
Per tutto il Cinquecento, tuttavia, l’uso dell’esclamativo subisce la concorrenza dell’interrogativo, e «timidamente affiora», alla fine del secolo ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] origine l’uso di lei era legato soprattutto all’espressione della formalità, mentre il pronome di cortesia era voi.
Dal Cinquecento, ma soprattutto dal Settecento, questo sistema tripartito fu in uso, salvo alcune resistenze ‘ideologiche’ al lei. Nel ...
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Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] la lingua normalmente usata per le lapidi e le epigrafi è stata il latino. Nel medioevo e ancora nel Cinquecento non mancano esempi di testi scritti integralmente o parzialmente in volgare (per un quadro complessivo dell’Italia settentrionale e ...
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cinquecento
cinquecènto agg. num. card. [comp. di cinque e cento], invar. – 1. Numero formato da cinque volte cento, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 500, nella numerazione romana D): alla velocità di c. km orarî. 2. Come s. m....
cinquecentista
agg. e s. m. e f. [der. di cinquecento] (pl. m. -i). – Del Cinquecento, vissuto nel Cinquecento (cioè nel sec. 16°); si dice comunem. di scrittori o artisti: i poeti c.; uno scultore c.; i nostri maggiori c.; anche, come sost.,...