Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] famosi versi del leopardiano “Ultimo canto di Saffo” (con un arcaismo, fenno, già definito non toscano da ➔ Pietro Bembo nel Cinquecento):
Ahi di cotesta
infinita beltà parte nessuna
alla misera Saffo i numi e l’empia
sorte non fenno
o ricordare dall ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] linguistico sono Giuseppe Parini e ➔ Vittorio Alfieri, attraverso cui Foscolo filtra ➔ Francesco Petrarca e la lirica del Cinquecento (Martinelli, in Foscolo 1987). Nei Sepolcri la lingua poetica fonde la lezione dell’Ossian di ➔ Melchiorre Cesarotti ...
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FORNACIARI, Raffaello
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 24 febbr. 1837, ultimo dei quattro figli di Luigi e Teresa Martinelli. Avviato agli studi umanistici, il F. frequentò il seminario arcivescovile [...] V. Monti, 1896, ancor oggi significativo per la rarità dei testi antologizzati e per l'ampiezza della prefazione); del Cinquecento nella "Biblioteca" carducciana del fiorentino Sansoni (la silloge, 1901, dalla Storia d'Italia e dalle Opere minori di ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] della cultura popolare stratificatesi nei secoli, sia opere letterarie di un insieme di autori, a partire dalla metà del Cinquecento fino ad oggi. Da una parte, si tratta di un patrimonio trasmesso nel tempo oralmente, comprendente vari generi di ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] e Guicciardini: appunti per un capitolo di storia della prosa italiana, in Id., Lingua e cultura del Cinquecento. Dolce, Aretino, Machiavelli, Guicciardini, Sarpi, Borghini, Padova, Liviana, pp. 49-72.
Ridolfi, Roberto (1939), Genesi della “Storia ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] non mancano opinioni opposte. La polemica tra Italia e Francia sulla supremazia in ambito canoro risale al Cinquecento, allorché Henri Estienne giudica l’italiano monotono e poco cantabile a causa dell’esclusiva terminazione vocalica. Analoga ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] : si pensi alla frequenza della posizione preverbale del complemento oggetto o del complemento d’agente nella prosa latineggiante del primo Cinquecento, per es. negli Asolani di ➔ Pietro Bembo (1505): «e io bene le tue parole non appresi», «ora dalla ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] vi fu maggiore erudizione, stile più scaltrito, ma quella grazia nativa non riapparve più, nemmeno nel Cinquecento; e dopo il Cinquecento sempre maggiore si è fatta la corruzione. Per guarirne non gioverebbe la imitazione del linguaggio fiorentino ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] 335-382.
Marazzini, Claudio (1989), Il predicatore sciacqua i panni in Arno. Questione della lingua ed eloquenza sacra nel Cinquecento, in Formigari & Di Cesare 1989, pp. 12- 20.
Pozzi, Giovanni (1954), Saggio sullo stile dell’oratoria sacra del ...
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La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più [...] e gli inizi del Quattrocento scrive in un misto di italiano e dialetto il poeta petrarchista Leonardo Giustinian. Nel Cinquecento compaiono, in una lingua composita in cui prevale il veneziano, le Cronache di Marin Sanudo e l’ampia produzione ...
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cinquecento
cinquecènto agg. num. card. [comp. di cinque e cento], invar. – 1. Numero formato da cinque volte cento, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 500, nella numerazione romana D): alla velocità di c. km orarî. 2. Come s. m....
cinquecentista
agg. e s. m. e f. [der. di cinquecento] (pl. m. -i). – Del Cinquecento, vissuto nel Cinquecento (cioè nel sec. 16°); si dice comunem. di scrittori o artisti: i poeti c.; uno scultore c.; i nostri maggiori c.; anche, come sost.,...