MAIUSCOLE, USO DELLE
L’uso delle maiuscole è obbligatorio in una serie di casi.
• All’inizio di testo o di una sua parte (capitolo, paragrafo ecc.)
Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno [...] a prendere il latte
• Con i nomi di secoli, di decenni, di periodi e avvenimenti storici di rilievo
il Cinquecento, gli anni Settanta, il Risorgimento, la Resistenza
La maiuscola si usa solo per l’iniziale della prima parola
Prima guerra ...
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In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua, e l’insieme delle norme che lo regolano.
Teoricamente l’o. di una lingua [...] . alla fine del 16°, ha da allora un suo sistema abbastanza stabile, alla cui formazione contribuirono soprattutto, nel corso del Cinquecento, prima P. Bembo, poi P.F. Giambullari, infine L. Salviati e, dietro di lui, l’Accademia della Crusca. Questi ...
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La portata complessiva dell’➔interferenza russa nella lingua italiana è stata largamente sottovalutata. In effetti, sia in età zarista sia nella fase compresa tra la Rivoluzione d’ottobre e la dissoluzione [...] sulla posizione geografica, l’aspetto fisico, la storia, gli ordinamenti e gli usi di quelle popolazioni. Nel Cinquecento, poi, alle esperienze di viaggio si aggiungono i risultati delle frequenti missioni diplomatiche, intraprese per esplorare la ...
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La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica [...] colori e, talvolta, di figure portatrici di un messaggio per il lettore-osservatore (Jackson 1988: 74-101). Soltanto tra Cinquecento e Seicento, però, nei testi di grammatica compaiono i primi tentativi di codificazione dei numerosi casi d’uso delle ...
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L’etimologia (gr. etymología, lat. etymologĭa) è lo studio dell’origine delle parole. La sua tradizione risale a più di 2500 anni fa: riflessioni etimologiche si conoscono già dai tempi degli antichi Indiani [...] allo studio delle relazioni genetiche tra le lingue e del loro sviluppo in epoca storica.
A partire dal Cinquecento parecchi autori riuscirono a scoprire la corretta etimologia di singole parole (benché, tutto sommato, la quota delle interpretazioni ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] come di un latinismo stilistico e lo ha riconosciuto come figura poetica e non prosastica, fondamentale a partire dal Cinquecento e in grado di innestare nelle varie lingue europee un manierismo stilistico specifico.
La tradizione antica, che non ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] oscillanti. Un personaggio chiave nella storia della grafia italiana è il tipografo veneziano Aldo Manuzio che, nei primi anni del Cinquecento, dette l’avvio a una collana di libri di dimensioni e prezzo ridotti in cui per la prima volta comparve ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] Commedia. Il De vulgari eloquentia, appena menzionato da ➔ Giovanni Boccaccio, cominciò a essere considerato solo nel Cinquecento, nelle polemiche sulla ➔ questione della lingua, divulgato nella traduzione di ➔ Gian Giorgio Trissino (fatta circolare ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] di semplicità e praticabilità che offriva, sulle posizioni divergenti e di reazione al bembismo nel corso del Cinquecento, in alcuni casi e per certi aspetti riconducibili anch’esse a opzioni tradizionalistiche se non propriamente classicistiche ...
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Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] da maiuscola).
Nel Seicento «vengono lasciate cadere le distinzioni tra i vari tipi di punto» vigenti nel Cinquecento e si arriva a una stabilizzazione della terminologia relativa alla punteggiatura nella trattatistica, che però «non risulta recepita ...
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cinquecento
cinquecènto agg. num. card. [comp. di cinque e cento], invar. – 1. Numero formato da cinque volte cento, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 500, nella numerazione romana D): alla velocità di c. km orarî. 2. Come s. m....
cinquecentista
agg. e s. m. e f. [der. di cinquecento] (pl. m. -i). – Del Cinquecento, vissuto nel Cinquecento (cioè nel sec. 16°); si dice comunem. di scrittori o artisti: i poeti c.; uno scultore c.; i nostri maggiori c.; anche, come sost.,...