Critico letterario italiano (Mantova 1915 - Milano 1998); prof. univ. dal 1965, ha insegnato lingua e letteratura italiana nell'univ. di Torino. Nei saggi di letteratura italiana e francese raccolti negli [...] (1956) ha fatto della critica stilistica lo strumento per un'interpretazione storica degli scrittori. Ha studiato in particolare il Cinquecento (Il classicismo dal Bembo al Guarini, 1966; T. Tasso, 1966; Retorica e invenzione, 1970) e il Settecento ...
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Poeta popolare turco (sec. 17º), appartenente alla tribù turcomanna degli Uç Ok del Tauro. Scarse sono le notizie su di lui: la tradizione vuole che abbia a lungo viaggiato in tutto l'Impero Ottomano. [...] tradizione dei poeti popolari, con il sāz, strumento nazionale a sei corde. Le sue poesie d'amore, più di cinquecento, sono composte secondo il metro sillabico turco tradizionale ed esaltano un amore terreno, lontano da qualsiasi ispirazione mistica. ...
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GONDI, Carlo Antonio
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 24 luglio 1642 da Giovan Battista e da Maria Maddalena Buonaccorsi. Il padre, capo della segreteria di Stato e membro del Consiglio segreto del [...] lungo ambasciatore residente in Francia, paese con cui i Gondi avevano forti legami, specie da quando, nella seconda metà del Cinquecento, un ramo della famiglia vi si era stabilito divenendo poi molto influente a corte. Nel 1660 il G. fu emancipato ...
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Architetto (Padova 1508 - Vicenza 1580). Lavorò prima a Padova, come tagliatore di pietra, nella bottega di B. Cavazza da Sossano (1521), e poi (dal 1524) a Vicenza, nella bottega in Pedemuro dell'architetto [...] , città dove morì il 19 agosto di quell'anno. ▭ La fortuna critica di P. nel panorama dell'architettura del Cinquecento è stata oggetto di approfonditi e controversi studî. Definito da alcuni studiosi "l'ultimo umanista" o "uno degli oracoli dell ...
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Storica delle idee (Southsea, Hampshire, 1899 - Claygate, Surrey, 1981); si è occupata di momenti e problemi del Rinascimento, studiando soprattutto la diffusione e l'influenza della cultura italiana nell'Europa [...] of an Italian in Shakespeare's England (1934), è andata approfondendo le sue ricerche sull'ambiente inglese del secondo Cinquecento, da Shakespeare a J. Dee, e sulla cultura francese (The French academies of the sixteenth century, 1947); entrata nel ...
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Uomo politico francese (Metz 1742 - ivi 1823). Deputato del Terzo stato agli Stati generali del 1789, presidente dell'assemblea nazionale nel 1790, fu sostenitore convinto della Rivoluzione, ma ne combatté [...] , l'autorità del re. Imprigionato (1792) durante il Terrore, riacquistò la libertà dopo Termidoro, e divenne membro dei Cinquecento (1797). Favorevole al colpo di stato del Bonaparte, fu nominato consigliere di stato e partecipò alla compilazione del ...
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DOLCINO (Dulcino, Dulcinio, Dolcin), Stefano
Ugo Rozzo
Nacque a Sambuceto (ora comune di Compiano, provincia di Parma) nel 1462, da una famiglia forse di Busseto.
Non sono esistiti due (o tre) Stefano [...] poeta latino, canonico di S. Maria della Scala a Milano, vissuto tra la fine del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento è uno solo, nonostante le recise affermazioni in contrario di I. Affò, poi riprese da altri studiosi posteriori (tra i quali ...
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DONDUCCI, Giovanni Andrea, detto il Mastelletta
Anna Coliva
Figlio di Andrea, "che faceva i mastelli" (Malvasia, 1678, p. 67), e di Paola, sua moglie, nacque a Bologna il 14 febbr. 1575. Sono scarse [...] per la sua formazione fu lo stretto rapporto con Pietro Faccini, con il quale il D. condivise, sullo scorcio del Cinquecento, le scelte stilistiche, riconoscendo, in quella sorta di "accademia alternativa" che il Faccini aveva fondato a Bologna, in ...
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BONETTI, Luca
Alfredo Cioni
Della famiglia veneziana dei Bonetti si trovano notizie che risalgono al sec. XV: sul finire del Quattrocento un Andrea Bonetti (Andrea de Bonetis) ebbe bottega di tipografo [...] permettano di determinare quale vincolo di parentela sia esistito tra quell'Andrea e il R., che poco dopo la metà del Cinquecento era già tipografo provetto e che attorno al 1565 si trasferì a Firenze, quando la stamperia di Lorenzo Torrentino (morto ...
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Uomo politico francese (Serres, Ariège, 1762 - Parigi 1845). Ecclesiastico eletto alla Convenzione (1792), estraneo alle lotte dei partiti, votò per la morte di Luigi XVI e si segnalò soprattutto nel comitato [...] d'éducation nationale, che, non adottato nel 1793, ebbe miglior fortuna due anni dopo. Membro del Consiglio dei Cinquecento, ebbe sotto il Consolato e l'Impero insegnamenti universitarî, e (1807) divenne ispettore dei pesi e misure. Allontanato ...
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cinquecento
cinquecènto agg. num. card. [comp. di cinque e cento], invar. – 1. Numero formato da cinque volte cento, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 500, nella numerazione romana D): alla velocità di c. km orarî. 2. Come s. m....
cinquecentista
agg. e s. m. e f. [der. di cinquecento] (pl. m. -i). – Del Cinquecento, vissuto nel Cinquecento (cioè nel sec. 16°); si dice comunem. di scrittori o artisti: i poeti c.; uno scultore c.; i nostri maggiori c.; anche, come sost.,...