PAOLO di Lazzarino
Roberto Paolo Novello
PAOLO (Paoluccio) di Lazzarino (Paolo di Lazzarino da Lucca). – Figlio di Lazzarino di Luporo, anch’egli pittore, nacque verosimilmente a Lucca, forse tra il [...] S. Giovanni Fuorcivitas a Pistoia (poi eseguita, in forma di polittico, da Taddeo Gaddi); dal documento possibile arbitro per la valutazione dei lavori lignei del fiorentino Simone di Cino per S. Michele in Foro.
Paolo morì, verosimilmente a Lucca ...
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COVONI, Covone
Franco Cardini
Figlio di Naddo di Iacopo, personaggio ricco e cospicuo della fine del sec. XIII, nacque a Firenze in data non conosciuta ma da collocarsi, comunque, entro l'ultimo ventennio [...] 'Impruneta. Ancora, nel 1334-35, lo si inviò a Pistoia per proporre a quel Comune, a nome di quello fiorentino, con Tessina di Lippo Corbizzi, vedova di Cino Rinuccini e madre di Francesco Rinuccini. Da Bartolomea egli ebbe cinque figli: Tommaso, nato ...
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CANIGIANI, Giovanni
Michael Mallett
Nato il 28 novembre del 1404, era figlio di Antonio di Iacopo e di Taddea di Piero degli Albizzi. Fu uno dei principali consiglieri di Cosimo e Lorenzo de' Medici [...] cancelliere. Nel 1461 andò a Pistoia in qualità di podestà e in relazione all'imminente vendita di Imola da parte di Milano a Firenze. In , Firenze 1845-49, III, pp. 89, 113; Filippo di Cino Rinuccini, Ricordi stor., a cura di G. Aiazzi, Firenze 1840 ...
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BRACALI, Polidoro
Giancarlo Savino
Nacque a Pistoia intorno al 1428 da Antonio e da Giovanna Gariboldi. I documenti pubblici serbano copiose notizie di lui, e si conservano anche alcune filze dell'amministrazione [...] forse motivo del suo trasferimento nella bottega di Tommeo di Cino, avvenuto nel 1467. Tuttavia, essendo morto nel 1474 Lorenzo tutti il nome del cardinale Niccolò Forteguerri, tornato da Roma a Pistoia apposta per farsi curare, e che a guarigione ...
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gravita
gravità (ant. gravitate) s. f. [dal lat. gravĭtas -atis, der. di gravis «grave»]. – 1. In fisica, tendenza dei corpi materiali a cadere verticalmente al suolo, dovuta all’attrazione che la Terra esercita su di essi; più propriam.,...
avvegnache
avvegnaché (o avvègna che; raro avvènga che) cong., ant. – 1. Benché, quantunque: Avvegna che la subitana fuga Dispergesse color per la campagna (Dante). 2. Poiché (con l’indic.): avvegna che quel dì niuno ivi appresso era andato...