Lo sottil ladro che ne gli occhi porti
Vincenzo Pernicone
. Sonetto (Rime dubbie XVII; schema abba abba; cdc dcd) attribuito a D. dai codici Laurenziano Rediano 184 e dall'affine Chigiano L VI 131, [...] ma a CinodaPistoia dal Casanatense 433, dal n. 1289 della bibl. Universitaria di Bologna, dal Trivulziano 1050 - tutti derivati da una medesima tradizione testuale - e dall'esemplare Galvani della Giuntina; le stampe del Pilli (1559) e di padre ...
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Zoozmann, Richard
Theodor W. Elwert
Scrittore tedesco (Berlino 1863 - Herrenalb 1934), traduttore di Dante. Impiegato di banca, poi pubblicista, iniziò la sua carriera letteraria come poeta, ottenendo [...] all'altra.
Inoltre diede una traduzione della Vita Nuova che rifece ben tre volte (1907, 1910, 1912); tradusse anche CinodaPistoia, Dante da Maiano, Cecco Angiolieri (1911, 1927); nel 1927 diede la traduzione del Detto d'amore e del Fiore, rendendo ...
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pruno
Lucia Onder
Per " l'arbore che molte volte produxe molti fiuri e poco frutto " (Lana), " quello che produce la rosa ", in Pd XIII 134 i' ho veduto tutto 'l verno prima / lo prun mostrarsi rigido [...] buona vite.
Il prun (cfr. al v. 4 stecco d'Amor mai non fe' foro, che risponde alla mala spina nel sonetto di proposta di CinodaPistoia) di cui si parla in Rime CXIII 6 Io che trafitto sono in ogni poro / del prun che con sospir si medicina, indica ...
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sfidare
Andrea Mariani
Il verbo compare una volta nelle Rime e in due luoghi del Fiore; in Rime CIII 40 sembra avere, salvo qualche sfumatura, il senso oggi vulgato, come del resto il suo composto equivalente [...] or la mano, e sfida / la debole mia vita.
Sfida " è interpretato comunemente per ‛ toglie fiducia ', ‛ fa disperare ', come in CinodaPistoia, O lasso ch'io credea, vv. 7-8... e in Petrarca, Occhi miei lassi, v. 4... ma qui parrebbe più appropriato ...
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soperchianza
Andrea Mariani
Il sostantivo compare un'unica volta: Cv III XV 6 poco parlar posso di quelle [cose, cioè Dio e la etternitate e la prima materia], per la loro soperchianza, e designa l' [...] soperchianza "; Bondie Dietaiuti Amor quando mi membra 13 " poi che 'n gran soperchianza / torna per me piacere "; e in CinodaPistoia Lasso! ch'amando 17 " non han li miei spiriti tanto ardire / che faccin motto, vegnendo di fore / per soperchianza ...
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flagello
. Attestato solo in If XII 134 quell'Attila che fu flagello in terra, il termine vi appare calco della formula latina flagellum Dei, tradizionale appellativo di Attila fin dal sec. VII (cfr. [...] dovuto a un emendamento del copista, piuttosto che a un errore di trascrizione. Vittima di questo equivoco storico fu anche CinodaPistoia che parla di un " Totila flagello " (Deh, quando rivedrò 'l dolce paese 35) e Giovanni Villani, il quale, pur ...
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Miniadi
Clara Kraus
Le tre mitiche figlie di Mynia, re di Orcomeno, citate quasi sempre assieme, con il patronimico di M. o Minyèidi.
I loro nomi erano Arcippe, Leucippe, Alcitoe. Secondo la versione [...] Ep III 7 D. accenna di sfuggita alle M. (in fabula trium sororum contemtricium in semine Semeles), quando richiama l'attenzione di CinodaPistoia, cui l'epistola è diretta, su di un passo di Ovidio (Met. IV 190-225: la vicenda di Apollo e Leucotoe ...
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Io sento pianger l'anima nel core
Vincenzo Pernicone
. Sonetto (Rime dubbie XII; schema abba abba cde dce) autorevolmente attribuito dalla tradizione manoscritta sia a D. (codici E III 23 della biblioteca [...] " è il più bello dei sonetti ‛ paurosi ' incerti " (Rime 247).
Bibl.-G. Zaccagnini, L'autenticità delle rime di CinodaPistoia secondo le stampe, in " Bull. Stor. Pistoiese " XIV (1912); D. De Robertis, Il canzoniere Escorialense e la tradizione ...
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Naturalmente chere ogni amadore
Mario Pazzaglia
. Sonetto d'incerta attribuzione (Rime III), di risposta per le rime (abba abba; cdc cdc) al sonetto di D. A ciascun'alma presa e gentil core (Vn III [...] 10-12).
Il codice Chigiano L VIII 305 (e così la Giuntina) lo attribuisce a CinodaPistoia; il Magliabechiano VII 1060 a Terino da Castelfiorentino (forse Terino figlio di Nevaldo, mercante in Firenze, piuttosto che Terino Sacchetti: cfr. S. ...
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E' non è legno di sì forti nocchi
Domenico Consoli
. Sonetto di stile ‛ aspro ' e ‛ petroso ', attribuito a D. da un gruppo di manoscritti derivati dalla perduta Raccolta Aragonese, dai manoscritti [...] del codice della Raccolta Aragonese, e Parmense 1081, anonimo, ma tra rime sicuramente di CinodaPistoia, e a questo rimatore sarà assai probabilmente da assegnare, come propone il Barbi con documentato ragionamento.
L'attribuzione a D. dovette ...
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gravita
gravità (ant. gravitate) s. f. [dal lat. gravĭtas -atis, der. di gravis «grave»]. – 1. In fisica, tendenza dei corpi materiali a cadere verticalmente al suolo, dovuta all’attrazione che la Terra esercita su di essi; più propriam.,...
avvegnache
avvegnaché (o avvègna che; raro avvènga che) cong., ant. – 1. Benché, quantunque: Avvegna che la subitana fuga Dispergesse color per la campagna (Dante). 2. Poiché (con l’indic.): avvegna che quel dì niuno ivi appresso era andato...