disdire (desdire; disdicere)
Riccardo Ambrosini
Nella forma riflessiva - attestata nella Commedia soltanto in Pg III 109 Quand'io mi fui umilmente disdetto - il verbo è sembrato significare " dir di [...] le braccia / ciaschun giorno disbraccia / quel de la Mangna ") ritroviamo, anche se come contrasto non soltanto formale, in un sonetto di CinodaPistoia a D. (Rime XCIV 1 ss. " Novellamente Amor mi giura e dice / ... Io c'ho provato po' come disdice ...
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Iacopo, i' fui, ne le nevicate alpi
Vincenzo Pernicone
. Sonetto con coda di due versi a rima baciata (Rime dubbie VII), assegnato a D. dalla rubrica del codice Laurenziano Rediano 184 (c. 96 r), adespoto [...] l'anima, Lo sottil ladro, tre sonetti pure d'incerta attribuzione (Rime dubbie XIII, XII, XVII) tra D. e CinodaPistoia.
Il componimento allude a un viaggio compiuto dall'autore in luogo montagnoso e innevato per abboccarsi coi parenti di una donna ...
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Vitali, Giovanni di Meo
Franco Lanza
Giureconsulto bolognese, fiorito tra il secondo e il quarto decennio del Trecento, e noto per due sonetti di corrispondenza con un poeta che fu a lungo identificato [...] subito dopo altri d'indubbia paternità ciniana, è stata divulgata dalla prima edizione a stampa di Faustino Tasso (Rime toscane di CinodaPistoia, Venezia 1589) che integrò tra l'altro i vv. 7-8 del primo sonetto In verità questo libel di Dante ...
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orgoglio
Vincenzo Valente
La parola ha incontrato la sua maggiore fortuna nella lirica amorosa, specializzata a indicare il disdegno amoroso, l'alterezza inaccessibile della donna verso l'amante (in [...] presso i rimatori siciliani e toscani fino a CinodaPistoia (cfr. Dante da Maiano Ben veggio, Amore 3 " ver' te al petto schermo, dove o. è " superbia ", " alterigia " derivanti da onori o rango sociale.
In If XVI 74 La gente nuova e i sùbiti ...
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Questa donna che andar mi fa pensoso
Vincenzo Pernicone
donna che andar mi fa pensoso. Sonetto (Rime dubbie XIV; schema abba abba; cde dce; c ed e sono assonanzate) assegnato a D. da alcuni codici, [...] Rediano 184 della Laurenziana e il Il IV 114 della Nazionale di Firenze, il n. 820 della Capitolare di Verona; a CinodaPistoia l'assegnano invece il Chigiano L VIII 305 e il Vaticano lat. 3214 della biblioteca Vaticana, il n. 1289 della biblioteca ...
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Degnofa voi trovare ogni tesoro
Vincenzo Pernicone
. - Come risulta dalla rubrica preposta al testo poetico nei codici Laurenziano Rediano 184 e Chigiano L IV 131 che risalgono a una fonte comune del [...] ; ma l'autore ne è D., che risponde appunto in nome del marchese (Laur.-Red. 184: " Sonetto di messer CinodaPistoia Mando al marchese Malispina "; " Risposta fa Dante in persona del detto marchese ").
Senza la specifica indicazione del Rediano, il ...
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Novellamente Amor mi giura e dice
Vincenzo Pernicone
. Questo sonetto (Rime XCIV), inviato daCinodaPistoia a D. che rispose per le rime col sonetto I' ho veduto già senza radice (Rime XCV; v.); [...] 4). Ma Cino si mostra restio a seguire Amore, memore delle mortali ferite dell'altro amore. Che deve fare? Da una parte su " come si dee mutar lo scuro in verde ", e il lamento che Cino fa nel sonetto Dante, i' ho preso l'abito di doglia (Rime XCVIII ...
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Poi ch'i' fu', Dante, dal mio natal sito
Mario Pazzaglia
. Sonetto (Rime CXV) di CinodaPistoia, responsivo per le rime (abba abba; cde dce) al dantesco Io mi credea del tutto esser partito.
È presente [...] coerenza di una storia umana e poetica, contrapposta alla dispersione biografica presente. Cfr., anche per la bibliografia, le voci CINOdAPISTOIA; IO MI CREDEA DEL TUTTO ESSER PARTITO.
Bibl. - Rimatori del Dolce stil novo, a c. di L. Di Benedetto ...
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crudele
Emilio Pasquini
Aggettivo assai raro nella prosa, più frequente invece in poesia (ma escluso per motivi intuibili dalla terza cantica), mostra una gamma di significati o di sintagmi piuttosto [...] 26 questa crudel che m'è data per donna; CIII 54 la crudele che 'l mio [cuore] squatra. Anche nella spuria (forse di CinodaPistoia, ma fra le autentiche in Fraticelli e Moore) È non è legno di sì forti nocchi 3 " esta crudel, che mia morte perpetra ...
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Io sono stato con Amore insieme
Vincenzo Pernicone
. Con questo sonetto (Rime CXI) D. rispose per le rime (ma con diversa disposizione di esse nelle quartine) al sonetto indirizzatogli daCinodaPistoia, [...] e quindi la cronologia può aggirarsi intorno a qualche anno prima della fine dell'esilio di Cino (1306).
Richiamandosi alla sua personale esperienza amorosa incominciata da quando aveva nove anni, D. dice che sa come Amore ora rallenta e ora sprona e ...
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gravita
gravità (ant. gravitate) s. f. [dal lat. gravĭtas -atis, der. di gravis «grave»]. – 1. In fisica, tendenza dei corpi materiali a cadere verticalmente al suolo, dovuta all’attrazione che la Terra esercita su di essi; più propriam.,...
avvegnache
avvegnaché (o avvègna che; raro avvènga che) cong., ant. – 1. Benché, quantunque: Avvegna che la subitana fuga Dispergesse color per la campagna (Dante). 2. Poiché (con l’indic.): avvegna che quel dì niuno ivi appresso era andato...