Bernardo da Bologna
Augusto Vasina
Fu uno dei poetantes Bononiae, vissuto in questa città nella seconda metà del Duecento, che non deve essere confuso con un omonimo e più famoso scrittore, pure esso [...] dedicatario di un sonetto (Rime dubbie X) attribuito da alcuni codici a D., ma ritenuto comunemente di CinodaPistoia; ebbe rapporti con Cino, Guido Cavalcanti e Onesto, poeta bolognese contemporaneo di D. e da questo ricordato in VE I XV 6. Alcune ...
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Bernardo, io veggio ch'una donna vene
Vincenzo Pernicone
Sonetto (Rime dubbie X; schema ABBA ABBA CDD CDD) attribuito a D. dal codice Chigiano L VIII 305 e dai suoi affini; a CinodaPistoia, invece [...] alte se si pensa alla contemporaneità col Cavalcanti " (Contini). Il fatto che sia attestata una corrispondenza poetica di Cino con Bernardo da Bologna, e nulla direttamente testimoni invece una simile relazione di Bernardo con D., non è elemento ...
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Io mi credea del tutto esser partito
Vincenzo Pernicone
. Questo sonetto (Rime CXIV) fu inviato da D. a CinodaPistoia, nominato al v. 2, che rispose per le rime col sonetto Poi ch'i' fu', Dante, dal [...] con le prime terzine del canto II del Paradiso, e ne deduceva che D., quando componeva il sonetto da inviare a Cino, era intento alla composizione del Paradiso. Accettando la collocazione cronologica proposta dal Barbi, il sonetto appare come una ...
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I' ho veduto già senza radice
Vincenzo Pernicone
. Con questo sonetto (Rime XCV) D. rispose per le rime al sonetto Novellamente Amor mi giura e dice, che CinodaPistoia gli aveva inviato chiedendo [...] in cui si era venuto a trovare: poiché, da una parte Amore lo invita a non tirarsi indietro dinanzi al difetto fa riguardo (vv. 5-6), così il verde della donna di Cino può essere fittizio, senza radici, e perciò incapace di dare quei frutti di ...
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Avvegna ched el m'aggia più per tempo
Mario Pallaglia
. Canzone consolatoria di CinodaPistoia a D., per la morte di Beatrice, il cui incipit è citato in VE II VI 6, con altre canzoni di diversi autori. [...] per tempo.
Bibl. - G. Zaccagnini, Le rime di CinodaPistoia, Ginevra 1925; CinodaPistoia, Le rime, introd. e comm. di G. Zaccagnini, Pistoia 1937; Barbi-Maggini, Rime 127-132; D. De Robertis, Cino e le " imitazioni " delle rime di D., in " Studi ...
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urbanus
Pier Vincenzo Mengaldo
Il concetto di urbanitas, cioè di purezza linguistica del latino colto di città, si contrappone già in Cicerone alla rusticitas, o peculiarità del latino rustico, da una [...] centro delle città; altrove (XVII 3) ai ‛ rusticani accentus ' diffusi nelle parlate d'Italia risponde il volgare u. di CinodaPistoia e di D. stesso; la costruzione di grado più elevata, unica confacente allo stile tragico, è dichiarata in II VI 4 ...
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Vasari, Giorgio
Maria Donati Barcellona
Artista (Arezzo 1511 - Firenze 1574), fu per gl'interessi e le attività molteplici tipico uomo del suo tempo: pittore fecondo, anche se non eccelso; architetto [...] quadri, e fra gli altri uno, in cui era Dante, Petrarca, Guido Cavalcanti, il Boccaccio, CinodaPistoia e Guittone d'Arezzo, il quale fu poi da Luca Martini, cavato dalle teste antiche loro accuratamente: del quale ne sono state fatte poi molte ...
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Dante, i' non so in qual albergo soni
Vincenzo Pernicone
. È il sonetto (Rime XCVII) col quale CinodaPistoia rispose per le rime al sonetto di D. Perch'io non trovo chi meco ragioni. La tradizione [...] in " Bull. Stor. Pistoiese " XXIII (1921) 172-176; XXV (1923) 69-72; ID., Da Giacomo da Lentini a Francesco Petrarca, Napoli 1949, 24; G. Zaccagnini, Le Rime di CinodaPistoia, Ginevra 1925; Contini, Rime 143; D.A., Rime, a c. di D. Mattalia, Torino ...
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ANGIÒ, Carlo d'
Giuseppe Coniglio
Figlio di Filippo, principe di Taranto e di Ithamar Comnena, nipote quindi di Roberto d'Angiò, nacque a Napoli intorno al 1297, come si ricava dal sermone di Remigio [...] "I reali di Napoli nella rotta di Montecatini" (edita a cura di E. Teza in Rime di M. CinodaPistoia e d'altri del secolo XIV ordinate da G. Carducci, Firenze 1928, pp. 609-621), diede motivo a un famoso episodio di vendetta medievale: infatti ...
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Se 'l viso mio a la terra si china
Vincenzo Pernicone
Sonetto (Rime dubbie XI; schema abba abba; cde dce) attribuito a D. da alcuni manoscritti (come il Barberiniano lat. 3953 della Vaticana, il Magliabechiano [...] il sonetto, di gusto ciniano, s'incontra pure in Dante (cfr. O dolci rime, v. 14) ".
Bibl. - G. Carducci, Rime di m. CinodaPistoia e d'altri del sec. XIV, Firenze 1862; E. Lamma, Studi sul Canzoniere di D., in " Il Propugnatore " XIX 1(1886)133-199 ...
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gravita
gravità (ant. gravitate) s. f. [dal lat. gravĭtas -atis, der. di gravis «grave»]. – 1. In fisica, tendenza dei corpi materiali a cadere verticalmente al suolo, dovuta all’attrazione che la Terra esercita su di essi; più propriam.,...
avvegnache
avvegnaché (o avvègna che; raro avvènga che) cong., ant. – 1. Benché, quantunque: Avvegna che la subitana fuga Dispergesse color per la campagna (Dante). 2. Poiché (con l’indic.): avvegna che quel dì niuno ivi appresso era andato...