FONTANA, Ugolino
Hélène Angiolini
Nacque a Parma intorno alla seconda metà del XIII secolo e frequentò lo Studium cittadino, da poco distaccatosi dalla competenza giurisdizionale vescovile, addottorandosi [...] 1850, pp. 445 s.; G. Mariotti, Memorie e doc. per la storia dell'Univ. di Parma, Parma 1888, p. 64; G.M. Monti, CinodaPistoia giurista, Città di Castello 1924, p. 165; F. Rizzi, I professori dell'Univ. di Parma, Parma 1953, p. 12; M. Bellomo, Le ...
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Bosone de' Raffaelli da Gubbio
Francesco Mazzoni
Poeta e cultore di D., autore di un Capitolo a compendio della Commedia. Nato a Gubbio molto probabilmente nella seconda metà del secolo XIII, morì dopo [...] (Messer Boson, lo vostro Manoello) falsamente attribuito a CinodaPistoia (cfr. Mazzatinti, B. da Gubbio, p. 333, e Zaccagnini, Le Rime di C. daPistoia, Ginevra 1925, 290-291) animato tutto da sentimenti francamente oltraggiosi per la memoria di D ...
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accentuazione
Bruno Migliorini
. L'a. quale appare nell'uso dantesco coincide, salvo pochissimi casi, con quello che possiamo presumere fosse l'uso del suo tempo, e in grandissima parte ancora con l'uso [...] -tr, farètra (Rime CIII 7), geomètra, impètro, penètra (perpètra in una rima apocrifa, E' non è legno, attribuita a CinodaPistoia), con -gr, intègra, con -br, colùbro, latèbra, tenèbra : nel Pd XXX 89 palpebra teoricamente potrebbe avere l'una o l ...
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Ne, le man vostre, gentil donna mia
Marco Pecoraro
- Sonetto (Rime LXVI), che i Giunti attribuirono a D. nell'edizione del 1527, e il padre Faustino Tasso a CinodaPistoia nella stampa del 1589; è [...] Propugnatore " XVIII (1885) 375 (e cfr. anche Questioni dantesche, Bologna 1902, 13); U. Nottola, Studi sul Canzoniere di CinodaPistoia (Contributo all'edizione critica), Milano 1893, 25; Zingarelli, Dante [1904] 361; A. Santi, Il Canzoniere di D.A ...
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De gli occhi de la mia donna si move
Eugenio Chiarini
Sonetto assegnato a D. nella raccolta Giuntina (1527) e registrato dal Barbi tra le " Rime del tempo della Vita Nuova ": " stilnovistico tipico, [...] Letter. ital., Milano 1965, II 29 ss.; M. Apollonio, D. - Storia della " Commedia ", ibid. 19653, 401, 402; D. De Robertis, CinodaPistoia e la crisi del linguaggio poetico, in " Convivium " nuova racc., I (1952) 25; ID., Il libro della ‛ Vita Nuova ...
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tesoro
Luigi Blasucci
Parola attestata in tutte le opere volgari di D.; è presente due volte anche nel Detto. In senso proprio: Cv I IX 6 l'oro, le margarite e li altri tesori che sono sotterrati... [...] XIX 90 Deh, or mi dì: quanto tesoro volle / Nostro Segnore in prima da san Pietro / ch'ei ponesse le chiavi in sua balìa? (per cui cfr. sì dolce e latina (ripresa dell'immagine adoperata daCinodaPistoia nell'incipit del sonetto di proposta: " ...
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Pernicone, Vincenzo
Dante Della Terza
Filologo e critico (Regalbuto, Enna, 1903), professore nelle università di Torino (1942-1956) e di Genova; allievo di M. Casella e di M. Barbi; studioso eminente [...] del P. altri scritti dedicati a D.: un'analisi dei rapporti poetici tra D. e Cino (in CinodaPistoia nel VI centenario della morte, Pistoia 1937, 77-83), un'esposizione dei problemi presentati dalle rime dottrinali di D. (in " Belfagor " XX ...
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ALBERTI DEL GIUDICE, Iacopo
Armando Sapori
Figlio di Alberto di Iacopo, fu nella prima metà del sec. XIV, e specialmente tra il 1330 e il 1350, uno dei primi cittadini di Firenze per l'autorità e per [...] Signoria che chiamò Giotto a sopraintendere alla fabbrica di S. Reparata e, come lettori, allo Studio fiorentino, CinodaPistoia e Ricovero da S. Miniato. Fu di nuovo gonfaloniere di giustizia nella Signoria dal 1° settembre all'ultimo di ottobre ...
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magnalia
Pier Vincenzo Mengaldo
In VE II II 6 ss., dopo aver stabilito secondo il parametro del conveniens che al volgare sommo, illustre, si addicono solo i sommi argomenti, D. passa a determinare [...] esclusivamente su questi, hanno poetato secondo D. i poeti illustri: Bertram dal Bornio sulle armi, Arnaldo Daniello e CinodaPistoia sull'amore, Giraldo da Borneill e D. medesimo sulla rectitudo.
Più avanti (VE II IV 8) D. ribadisce che i supremi ...
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GHERARDO da Castelfiorentino
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Nacque nella seconda metà del XIII secolo, forse intorno agli anni Ottanta, probabilmente a Firenze, dove il padre, Terino (del quale è attestata anche l'attività di [...] 1301 (Zaccagnini, 1918, p. 220). Il documento impegnava con G. altri studenti e professori fiorentini (Tegghia di Caroccio, CinodaPistoia, Lamberto del Negro, Iacopo di Borghino, Andrea di Bruno e Fazio di Rinaldo) nei confronti degli obblighi che ...
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gravita
gravità (ant. gravitate) s. f. [dal lat. gravĭtas -atis, der. di gravis «grave»]. – 1. In fisica, tendenza dei corpi materiali a cadere verticalmente al suolo, dovuta all’attrazione che la Terra esercita su di essi; più propriam.,...
avvegnache
avvegnaché (o avvègna che; raro avvènga che) cong., ant. – 1. Benché, quantunque: Avvegna che la subitana fuga Dispergesse color per la campagna (Dante). 2. Poiché (con l’indic.): avvegna che quel dì niuno ivi appresso era andato...