Benché negli autografi si denomini Iohannes Boccaccius de Certaldo civis, o più semplicemente Iohannes de Certaldo (in volgare, Giovanni di Boccaccio da Certaldo) e poi, nell'opera De montibus e in una [...] versato nella mitologia, come ricorderà più tardi con riconoscenza lo stesso B. nel De genealogiis; e fors'anche il poeta CinodaPistoia, il quale nel 1330-31 si vuole che abbia tenuto cattedra in quella università. A Napoli conobbe pure, in varî ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] legato della Santa Sede in Toscana a nome del consiglio e dell'università di parte bianca; con due accompagna D. sue poesie a CinodaPistoia e a Moroello Malaspina; in un'altra si duole con Oberto e Guido conti di Romena della morte di loro zio A ...
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Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate [...] e vivace comune; onde visse vita discontinua, alternando riduzioni e sospensioni a periodi di splendore. Già nel 1334 vi insegnava diritto CinodaPistoia, e nel '58 Baldo; nel '60 s'istituisce la cattedra di greco - la prima in Italia, e forse in ...
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Nacque a Firenze verso il 1255 da nobile famiglia arricchitasi nei commerci. Suo padre, Cavalcante de' Cavalcanti, tenne di parte guelfa e fu esule a Lucca dopo la vittoria ghibellina di Montaperti (1260). [...] amicizia e ne ammirarono l'ingegno, fra gli altri, Dante, Lapo Gianni, Gianni Alfani, Guido Orlandi, Dino Compagni e CinodaPistoia. Essi lo riconoscevano maestro nel dire in rima i segreti del cuore; fors'anche perché nella sua concezione d'amore ...
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Nato il 27 luglio 1835 a Val di Castello, in quel di Pietrasanta, da Michele, medico di sentimenti liberali, e da Ildegonda Celli, crebbe nella Maremma pisana, a Bolgheri e a Castagneto, educato fortemente [...] dei volumetti nella collezione Diamante (Alfieri, Tassoni, Parini, Monti, Lorenzo de' Medici, Giusti, Rosa, Rossetti, CinodaPistoia e altri trecentisti, A. Marchetti, Menzini, ecc.), alcuni dei quali con bellissime introduzioni: citeremo, ad es ...
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Filologo, nato a Collesalvetti (Livorno) il 21 marzo 1815, morto a Firenze il 4 marzo 1879. Nel 1848 combatté a Montanara e fu fatto prigioniero: di ritorno, entrò nel Ministero dell'istruzione pubblica [...] Buonarroti (Firenze 1869, voll. 2); Le rime di CinodaPistoia (Firenze 1878); ecc.
Come lessicografo, compilò il notissimo avessero una lingua parlata unica, e che essa fosse da formare sul modello della fiorentina. Ma, nonostante le sue ...
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Pittore, nato in Asciano il 10 agosto 1832, morto a Firenze il 17 dicembre 1891. D'umile origine, dopo varie vicende entrò all'Accademia di belle arti in Siena (1850-1855), ove ebbe a maestro Luigi Mussini; [...] quindi a Firenze usufruendo (1860-1866) del pensionato Biringucci di Siena, ed eseguendo alcuni dipinti (Casella. CinodaPistoia e Selvaggia Vergiolesi) ove è evidente l'indirizzo purista mussiniano. Si dedicava intanto alla pittura storica; dava ...
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Sacerdote ed erudito, nato a Pistoia il 31 ottobre 1769, morto demente a Firenze il 14 dicembre 1847. Dal 1803 al 1818 professore di letterature antiche all'universia di Pisa, pubblicò studî su Cinoda [...] correspondenze dell'Italia colla Russia, colla Polonia ed altre parti settentrionali, Firenze 1834-1842.
Bibl.: V. Capponi, Bibliografia pistoiese, Pistoia 1874, pp. 85-115 (elenco delle opere); G. Bindi, Vita di S. C., in Giornale d'erudizione, IV ...
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Raccolta libraria, ordinata e custodita, con opportuni cataloghi, a determinati scopi di cultura; distinta perciò dal deposito, dall'emporio, dalla bottega di libri, con o senza ordine riuniti ad altro [...] (1431), di casa Pallavicini (prima metà del sec. XV, con parecchi libri francesi) e, un secolo prima, del maestro CinodaPistoia (1337). In nessun paese l'influenza dell'Umanesimo italiano fu così forte come in Germania. Qui il terreno era preparato ...
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PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] Della Torre, in Giorn. dantesco, XVI (1908), pp. 69-88, e certo con ragione; con minor ragione vuol autenticare la lettera a CinodaPistoia contro gli studî legali, in Misc. Mazzoni, I, p. 185 segg.; ma vedi Giorn. storico. XCVI, p. 193 segg. (F. Lo ...
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gravita
gravità (ant. gravitate) s. f. [dal lat. gravĭtas -atis, der. di gravis «grave»]. – 1. In fisica, tendenza dei corpi materiali a cadere verticalmente al suolo, dovuta all’attrazione che la Terra esercita su di essi; più propriam.,...
avvegnache
avvegnaché (o avvègna che; raro avvènga che) cong., ant. – 1. Benché, quantunque: Avvegna che la subitana fuga Dispergesse color per la campagna (Dante). 2. Poiché (con l’indic.): avvegna che quel dì niuno ivi appresso era andato...