Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] amici, tutti fiorentini (Lapo Gianni, D. Frescobaldi, G. Alfani, ai quali fa eco un altro giovane, CinodaPistoia), reagisce alla poesia guittoniana, che viene definita plebea, municipale, persino ‘stolta’. Sono degli aristocratici, alcuni anche per ...
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Gentildonna pistoiese (sec. 13º-14º), moglie d'un Focaccia de' Cancellieri, con la quale viene identificata, sempre che sia persona reale, la Selvaggia cantata daCinodaPistoia. ...
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Storico, nato a Pistoia il 2 settembre 1855, morto a Firenze il 17 giugno 1936. Avvocato, coltivò liberamente gli studî, dando numerosi contributi ricchi d'erudizione in un primo tempo soprattutto alla [...] di storia patria (dal 1930).
I suoi scritti maggiori sono: Vita e opere giuridiche di CinodaPistoia (Pistoia 1881); I manoscritti giuridici di Pistoia (in Archivio giuridico, XXXIV-XXXV, 1884-85); Lo studio bolognese nelle sue origini e nei ...
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CASTIGLIONCHIO, Lapo da
Marco Palma
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, con ogni probabilità a Firenze, da Lapo di Albertuccio e da Bilia Ferrantini.
La sua famiglia, anche se non magnatizia, apparteneva [...] all'università di Firenze, dapprima senza stipendio e poi con compensi crescenti che lo ponevano, insieme con CinodaPistoia, al vertice della gerarchia accademica.
Il terreno preferito della sua dottrina canonistica era costituito dal sesto libro ...
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Nacque a Roma il 20 luglio 1900 da Filippo, di famiglia borghese di solida e rigorosa tradizione cattolica, e da Adele Santambrogio. Dal padre Filippo, docente di letteratura latina medievale nell'università [...] il ruolo svolto da grandi giuristi quali Iacopo da Belviso, CinodaPistoia, Bartolo da Sassoferrato, Baldo si veda inoltre Atti e doc. della DC, 1943-1967, a cura di A. Da Milano, I-II, Roma 1968, ad Indices; F. Froio, Università e classe politica ...
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MALASPINA, Moroello (Moroello il Giovane)
Enrica Salvatori
Figlio di Manfredi di Corrado, ramo dello Spino Secco, capostipite della linea di Giovagallo, e di Beatrice, di casato ignoto, nacque verosimilmente [...] (Padoan).
È possibile tuttavia che l'amicizia tra il poeta e il M. si sia sviluppata grazie al ruolo di mediazione svolto daCinodaPistoia (Cino Sighibuldi). Cino, guelfo di parte nera, fu esule dal 1303 all'aprile 1306, quando la conquista di ...
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Figlio (n. 1269 circa - m. 1348) di Ludovico I, ereditò (1302) l'appannaggio paterno; fu ambasciatore (1310) dell'imperatore Enrico VII a Firenze e a Roma, dove fu eletto senatore (1310), ed ebbe al proprio [...] seguito CinodaPistoia. Fu spesso in lotta con il vescovo di Losanna. Essendogli premorto il figlio Giovanni (m. 1339), ottenne di lasciare i dominî alla figlia Caterina che, d'accordo col suo terzo marito Guglielmo di Fiandra conte di Namur, li ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] e bibliografia
Per i manoscritti e le edizioni del Liber Constitutionum v. i §§ 2 e 3 del precedente cap. II.
CinodaPistoia, Super Codice et Digesto veteri lectura, Lugduni 1527.
Odofredo, In primam codices partem complectentem I, II, III, IV, et V ...
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KANTORÓWICZ, ERNST HARTWIG
RRoberto Delle Donne
Nacque a Posen (oggi Poznań) da un'agiata famiglia di industriali ebrei il 3 maggio 1895. Nella città natale, allora capitale dell'omonima provincia prussiana, [...] della lex regia, aprendo la strada alla distinzione tra Impero e imperatore, già suggerita da Accursio e poi sostenuta più recisamente daCinodaPistoia.
È proprio nell'acutezza delle analisi e nell'ampiezza euristica, nella straordinaria capacità ...
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gravita
gravità (ant. gravitate) s. f. [dal lat. gravĭtas -atis, der. di gravis «grave»]. – 1. In fisica, tendenza dei corpi materiali a cadere verticalmente al suolo, dovuta all’attrazione che la Terra esercita su di essi; più propriam.,...
avvegnache
avvegnaché (o avvègna che; raro avvènga che) cong., ant. – 1. Benché, quantunque: Avvegna che la subitana fuga Dispergesse color per la campagna (Dante). 2. Poiché (con l’indic.): avvegna che quel dì niuno ivi appresso era andato...