Eastwood, Clint
Antonio Rainone
Attore, regista e produttore cinematografico statunitense, nato a San Francisco il 31 maggio 1930. Inizialmente tacciato di scarse possibilità espressive, nel corso degli [...] giustizia i suoi linciatori, entrando in conflitto con un giudice che abusa della legge. Con questo film E. si liberò del cinismo dell'"uomo senza nome" (the man with no name, come era stato ribattezzato negli Stati Uniti il personaggio dei film di ...
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Gitai, Amos (propr. Gitai Weinraub, Amos)
Daniela Turco
Regista cinematografico israeliano, nato a Haifa l'11 ottobre 1950. Regista anomalo, inquieto, apolide per necessità e per vocazione, G. ha fatto [...] documentari Bangkok-Bahrein e Ananas (noto anche con il titolo Pineapple), che anticipano lo sguardo critico sul cinismo delle multinazionali nei loro modi di sfruttamento indiscriminato del lavoro.Presentato al Festival di Cannes del 1986, vincitore ...
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Ferreri, Marco
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico, nato a Milano l'11 maggio 1928 e morto a Parigi il 9 maggio 1997. Il suo approccio al cinema avvenne nel segno del grottesco e dell'humour [...] palloncino risulti gonfiato al massimo senza scoppiare) che lo porterà al suicidio in un finale che è un trionfo di crudele cinismo. Dopo Marcia nuziale (1966), altro film a episodi tutti diretti da F. pur con esiti alterni, L'harem (1967) segnò una ...
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Double Indemnity
Piera Detassis
(USA 1943, 1944, La fiamma del peccato, bianco e nero, 106m); regia: Billy Wilder; produzione: Joe Sistrom per Paramount; soggetto: dall'omonimo romanzo di James M. Cain; [...] convenzioni, senza un errore o un cedimento, intenti a restituire, con poche parole, il male e la disillusione, il cinismo come unico compagno della lussuria. Non si può non rimanerne soggiogati. "Come potevo sapere che il delitto ha qualche volta ...
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Die Ehe der Maria Braun
Serafino Murri
(RFT 1979, Il matrimonio di Maria Braun, colore, 120m); regia: Rainer Werner Fassbinder; produzione: Michael Fengler per Albatros/Trio-Film/WDR; soggetto: Rainer [...] della Germania, narrato con grandi ellissi cronologiche, e fonde inscindibilmente in ognuno dei suoi sfaccettati personaggi romanticismo e cinismo, coraggio e viltà, in un orizzonte crudo di sopravvivenza, dove non esiste redenzione. Di fatto, ogni ...
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GENTILI, Tommaso Maria
Elisabetta Corsi
Nato a Chieti il 14 febbr. 1828, nel 1846 entrò nell'Ordine dei predicatori presso il convento di Penne, concludendo il noviziato con la professione solenne del [...] rivolgimenti sociali dei quali il G. fu testimone, nulla traspare però, dalle sue pagine, della brutalità e del cinismo europei. Gli eventi legati alle guerre dell'oppio sono narrati con assoluto distacco, nel solo interesse di vedere assicurata ...
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Regista e operatore cinematografico statunitense, nato a Pasadena (California) il 23 febbraio 1889 e morto a Cottonwood (Arizona) il 6 gennaio 1949. Attivo fin dai tempi del muto, F. ha costituito un esempio [...] fatto di dolorose malinconie (si pensi alla leggerezza con la quale viene raccontata una vita non vissuta, scandita dal cinismo dello star system in Bombshell) e di indagini morali, come sempre più spesso avverrà anche nei successivi film pervasi ...
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Sciuscià
Mino Argentieri
(Italia 1946, bianco e nero, 93m); regia: Vittorio De Sica; produzione: Paolo William Tamburella per Alfa Cinematografica; sceneggiatura: Sergio Amidei, Adolfo Franci, Cesare [...] stessi, traditi, umiliati, ingannati, uccisi dal mondo degli adulti. La requisitoria è aspra e investe, oltre al cinismo e all'indifferenza degli individui, le istituzioni: la giustizia ingiusta degli adulti, il reclusorio come scuola di delinquenza ...
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Piccoli, Michel (propr. Jacques Daniel Michel)
Paolo Marocco
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Parigi il 27 dicembre 1925. Interprete singolare dalla lunga e ricca carriera (ha recitato [...] da Ferreri, per il quale P. ricoprì ruoli di alti prelati e agiati professionisti, in bilico fra humour nero e cinismo surreale; tra le numerose prove si ricordano: Dillinger è morto (1969), L'udienza (1972), La cagna (1972), La grande bouffe ...
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The Narrow Margin
Mario Sesti
(USA 1952, Le jene di Chicago, bianco e nero, 70m); regia: Richard Fleischer; produzione: Stanley Rubin per RKO; soggetto: Martin Goldsmith, Jack Leonard; sceneggiatura: [...] con Fleischer, gravita interamente intorno a questo conflitto portandolo alle estreme conseguenze. Il contrasto tra il cinismo dei criminali e la dedizione dei poliziotti, l'opportunismo delle istituzioni e il sacrificio taciturno del protagonista ...
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cinismo
s. m. [dal lat. tardo cynismus, gr. κυνισμός; v. cinico]. – 1. non com. La dottrina e la setta dei filosofi cinici. 2. Comportamento da persona cinica; impudente ostentazione di disprezzo verso le convenienze e le leggi morali e verso...
cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...