Piccoli, Michel (propr. Jacques Daniel Michel)
Paolo Marocco
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Parigi il 27 dicembre 1925. Interprete singolare dalla lunga e ricca carriera (ha recitato [...] giovanissimo, si rivelò nel ruolo del ricco borghese riservato e dai modi eleganti, sotto i quali però celava una personalità oscura, cinica e stravagante. Nei circa 170 film a cui ha preso parte, diversi tra loro per carattere e valore, P. ha quasi ...
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FOÀ, Arnoldo
Leonardo Spinelli
Ferrarese di nascita, fiorentino di formazione, romano d’adozione, nacque a Ferrara il 24 gennaio 1916 da una famiglia di origine ebraica, secondogenito di Valentino [...] periodo postbellico. A partire dal cinema dove, impiegato per personaggi secondari, si specializzò in caratteri per lo più cinici e gaglioffi a cui talvolta impresse il sigillo «della sua personalità irrequieta, ribelle a ogni forma di costrizione ...
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Goodfellas
Giacomo Manzoli
(USA 1990, Quei bravi ragazzi, 145m); regia: Martin Scorsese; produzione: Irwin Winkler per Warner Bros.; soggetto: dal romanzo Wiseguy: Life in a Mafia Family di Nicholas [...] lo squallore dell'anonimato e l'euforia tossica del prestigio. E, fra le righe, si potrebbero leggere non pochi riferimenti, cinici e lucidissimi, a un perverso sistema di produzione della ricchezza e di circolazione del denaro, rispetto al quale la ...
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Star Wars
Alberto Farina
(USA 1977, Guerre stellari, colore, 121m, 125m nell'edizione del 1997); regia: George Lucas; produzione: Gary Kurtz per Lucasfilm; sceneggiatura: George Lucas; fotografia: Gilbert [...] ne mina affatto le fondamenta, intrise di un misticismo che suona come precisa reazione ai toni problematici e talora cinici della fantascienza del decennio precedente. Ma il film è anche uno straordinario contenitore di suggestioni culturali, per la ...
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Jordan, Neil
Bruno Roberti
Regista, sceneggiatore e scrittore irlandese, nato a Sligo il 25 febbraio 1950. Caratterizza il suo cinema lo slittamento progressivo da una situazione realistica a dimensioni [...] dannata' di vampiri, ma soprattutto il torbido richiamo sessuale che emana dalla loro malinconica solitudine di 'eslegi' insieme cinici, sanguinari, fragili e disperati e il cui rapporto con il 'femminile' si racchiude nel pallore delicato e perverso ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] ricerca e pratica di saggezza si presenta nella sua forma più specifica nelle scuole epicurea e stoica, e si ritrova anche nei cinici, nei cirenaici e negli scettici. Il nuovo accento che la f. acquista sta nell’assunto che la verità è in funzione ...
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Carné, Marcel
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 18 agosto 1909 e morto a Clamart (Hauts-de-Seine) il 31 ottobre 1996. Le peculiarità stilistiche del suo cinema sono nella [...] lupi), dove la pretesa scabrosità delle situazioni in cui C. implica i giovani sbandati, le bande di blousons noirs, i cinici beatniks, denunzia uno sguardo in fondo viziato da moralismo. A partire dalla fine degli anni Cinquanta nel lavoro di C. si ...
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Catastrofico, film
Mauro Gervasini
Sviluppatosi nell'ambito del cinema spettacolare statunitense, il f. c. ha come principale motivo d'attrazione il disastro materiale causato da elementi naturali (tempeste, [...] s Peak (1997; Dante's Peak ‒ La furia della montagna) di Roger Donaldson, un geologo si batte contro i soliti politici cinici che non vogliono far evacuare una cittadina costruita alle pendici di un vulcano che sta per tornare in attività. Mentre nel ...
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Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] . In fondo è come se, nella commedia, il cinema statunitense si concedesse un angolo, appunto, 'sofisticato', riservato ai cosiddetti cinici (da Ernst Lubitsch a George Cukor), ai registi 'adulti' che preferiscono (come diceva Billy Wilder) filmare l ...
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Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] , che compone un ritratto acido e sarcastico, e non teme l'evidenza della volgarità, del sottobosco hollywoodiano all'alba dei cinici ed edonisti anni Ottanta; o come Gods and monsters (1998; Demoni e dei) di Bill Condon, con la rievocazione degli ...
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cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...
Realismo cinico
loc. s.le. m. Movimento artistico cinese sorto negli anni Novanta del Novecento, caratterizzato da uno sperimentalismo libero dagli stereotipi dell’arte di regime dei decenni precedenti. ◆ Esponente del «Realismo cinico», specialista...