Orazio Flacco, Quinto
Giorgio Brugnoli (Pp. 173-178a
Roberto Mercuri (pp. 178b-fine
Poeta latino (Venosa 65 a.C. - Roma 8 d.C.). La fortuna nel Medioevo feudale di O. satiro (autore dei Sermones e [...] in tutta la letteratura satirica romana; ma anche e soprattutto per le possibilità di utilizzazione che offrivano i miti epicurei, cinici e stoici che vi erano trattati, quali il mito del disinteresse per la vita sociale, il mito della superiorità ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Paideia
Giuseppe Cambiano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il termine paideia si indica il processo educativo dei giovani nell’antica [...] nel senso pieno della parola non significa più semplicemente diventare buoni cittadini. Punta estrema in questa direzione si mostrano i cinici, che conducono una vita itinerante, sradicati da ogni città e vita politica e ostili a tutte le forme della ...
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VARRONE, Marco Terenzio (M. Terentius Varro)
Plinio Fraccaro
Principe degli eruditi romani e uno dei più fecondi poligrafi dell'antichità. Nacque a Rieti nel 116 a. C. (perciò detto anche Reatinus) e [...] la più importante opera poetica di Varrone, i 150 libri di Saturae Menippeae, composte nello spirito delle satire del cinico Menippo da Gadara (sec. III) e col proposito di ammaestrare scherzando. Cicerone le fa così definire dallo stesso Varrone ...
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Poeta, vissuto nei primi decennî del sec. III a. C. Cantò, tra l'altro, la distruzione della sua patria per opera di Lisimaco di Tracia (circa il 290). Pare che svolgesse la maggior parte della sua attività [...] del canto popolare (tale in F. il "canto della rondinella"); si assomigliava alle diatribe filosofiche specialmente coltivate dai Cinici e dagli Stoici. Su questa linea di sviluppo stanno, insieme con F., parecchi suoi contemporanei come Escrione di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La filosofia ellenistica: luoghi, scuole e caratteristiche
James Warren
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il periodo ellenistico della [...] , quella degli stoici e quella degli epicurei. Ma è importante ricordare anche altri movimenti più piccoli (per esempio i cinici e i cirenaici) come pure ciò che rimane dell’Accademia di Platone e dei peripatetici.
Sulle idee filosofiche del periodo ...
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Peppard, George
Daniela Cioni
Attore cinematografico statunitense, nato a Detroit il 1° ottobre 1928 e morto a Los Angeles l'8 maggio 1994. Di una bellezza seducente ma a tratti fredda, non riuscì a [...] e ironia, attraverso una recitazione caratterizzata da toni indolenti e disincantati. Successivamente scelse di interpretare personaggi inquieti, cinici e tormentati, in perenne conflitto con la loro personalità. Significativa in tal senso la sua ...
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CIMARA, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 19 luglio 1891 da Giuseppe, che era prima guardia nobile del Vaticano, e da Giovanna Putti. Dalla sua aristocratica famiglia il C. ereditò "quella distinzione [...] e il figlio ne La vena d'oro di Zorzi), in cui dava vita a personaggi d'amoroso inquieti e un po' cinici. Con la Di Lorenzo il C. iniziò un progressivo mutamento di stile, passando dall'interprete "brutale e violento" del film Passione tzigana ...
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socratiche, scuole
Il processo e la tragica morte di Socrate nel 399 a.C. segnarono profondamente gli ambienti culturali e politici ateniesi, suscitando un’intensa eco, destinata a mantenersi viva nel [...] , che sfociava in una radicale esclusione di ogni molteplicità. La più importante delle scuole socratiche deve considerarsi quella cinica (➔ cinici), fondata dall’ateniese Antistene e trasformata da Diogene di Sinope e Cratete di Tebe in un indirizzo ...
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Filosofo greco, nato, secondo la datazione di Apollodoro, nel 341 a. C. a Samo, dove il padre Neocle, ateniese, era cleruco, e morto tra il 271 e il 270 ad Atene. Già in Samo, ancora ragazzo, poté ascoltare [...] comandare di occuparsi seriamente degli altri, e le cure dello stato erano da lui respinte allo stesso modo che dai cinici e dai cirenaici. Κρύπτε τὸν σὸν βίον, λάϑε βιώσος, "vivi nascosto". All'ombra del suo hortus conclusus, l'epicureo assisteva ...
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Aristippo è il fondatore della scuola cirenaica. La cronologia della sua vita è assai incerta. Non conosciamo né l'anno della sua nascita, né quello della sua morte; sappiamo tutt'al più, da alcune fonti, [...] mi lego con alcun vincolo di cittadinanza; ma vivo ospite in qualunque luogo".
Personalità interessante quella d'Aristippo: non lo persuade il precetto dell'abstine cinico; e così, rispetto al piacere, egli non fugge da esso, non lo abborre, come i ...
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cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...
Realismo cinico
loc. s.le. m. Movimento artistico cinese sorto negli anni Novanta del Novecento, caratterizzato da uno sperimentalismo libero dagli stereotipi dell’arte di regime dei decenni precedenti. ◆ Esponente del «Realismo cinico», specialista...