Vedi STRATONIKOS dell'anno: 1966 - 1997
STRATONIKOS (v. vol. VII, p. 516)
P. Moreno
Alle testimonianze raccolte si aggiunge la possibilità di annoverare tra le opere toreutiche di S. gli «stratonìkeia» [...] mantello, un braccio e la testa. Un pezzo di bravura nella loro minuziosa evidenza sono le trochàdes, calzate tra i cinici anche da Cratete di Tebe nella pittura dalla Farnesina. Corrispondono all'Antistene il trattamento della barba e dei baffi, il ...
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Poeta francese (n. Parigi 1431 - m. dopo il 1463); di cognome Montcorbier, portò quello di un ecclesiastico, Guillaume de V., che lo protesse giovinetto. Baccelliere nella facoltà delle Arti dell'univ. [...] altri uomini stretti, fra il delitto e il castigo, in una sola catena di sventure. La sua arte ha toni aspri, amari, cinici, inquieti, ma sempre su un fondo di sofferta umanità; secondo la sua luminosa parola egli ha il "riso in pianto". I moderni ...
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SAVOIA CARIGNANO, Odone (Oddone), di. – Nato a Racconigi l’11 luglio 1846, fu il quarto figlio di Vittorio Emanuele principe di Piemonte, e più tardi re di Sardegna e d’Italia come Vittorio Emanuele [...] di rilievo politico – a causa dell’isolamento in cui fu a lungo tenuto, sia per obiettive ragioni di salute che per cinici motivi d’immagine (il padre parve elaborare nei suoi confronti una sorta di rimozione) – la sua breve esistenza è tuttavia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Scuole socratiche minori
Roberto Brigati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sono così denominate le scuole fondate, vivente Socrate o dopo [...] di quest’ultimo assume meno il carattere aporetico che l’appello alla cura dell’anima e alla purezza morale. In generale i cinici non sono maieuti: anzi sempre più nel corso dei secoli la loro attività si presenta come una predicazione (non a caso ...
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CRATETE (Κράτης)
G. Sena Chiesa
Filosofo cinico, nato a Tebe. Visse nella I metà del IV sec. a. C. Un'erma del Museo Nazionale di Napoli, derivata, insieme ad altre copie, da una statua bronzea della [...] un uomo maturo dalla folta barba e dai capelli spioventi in ciocche disordinate sulla fronte, secondo il tipo del filosofo cinico. La bocca incurvata, gli occhi infossati e la linea diritta del naso dànno al ritratto una viva espressione individuale ...
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INTERNAZIONALE e internazionalismo
Rodolfo Mondolfo
Nel senso più generale questi termini qualificano tutte le relazioni o tendenze ideali o pratiche, che stringano forze individuali o collettive in [...] fra Greci e Barbari; e si concreta nelle rivendicazioni della natura, dell'ἄγραϕος νόμος e del cosmopolitismo di sofisti, cinici e stoici. Ma con il cristianesimo l'idea di umanità si ravviva nell'affermazione della fratellanza fra gli uomini, tutti ...
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Filosofo cinico, scolaro di Diogene di Sinope, vissuto dagli ultimi decennî del secolo V fino alla seconda metà del sec. IV a. C. Prima scolaro dell'Accademia, fu attratto dal fascino di Diogene e, sbarazzatosi [...] quindi largo scandalo. Nel suo temperamento C. doveva attenuare con una certa grazia e nobiltà nativa la tipica rudezza cinica, ma nella sua posizione dottrinaria il suo cinismo era schietto e rigoroso: svalutazione totale della realtà di fronte alla ...
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Filosofo greco (Ierapoli di Frigia 50 d. C. - Nicopoli, Epiro, 138 d. C.), schiavo di Epafrodito liberto di Nerone. Emancipato, fu a Roma scolaro dello stoico Musonio Rufo e quindi insegnò egli stesso [...] corpo, ecc.). L'uomo saggio è felice, libero e virtuoso se desidera solo ciò di cui può disporre. La compresenza di motivi cinici e motivi stoici, i primi svalutatori del mondo e della società, i secondi affermanti invece la loro razionalità, rende ...
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"Bene" oggi ha due significati, a volte avvicinati, a volte contrapposti: vuol dire, per un verso, "benessere", felicità, per un altro, "bontà", moralità. Il concetto del "bene" è passato dall'uno all'altro [...] nemico. Questa separazione, operata da Socrate, tra "far bene" e "star bene" diè luogo a indirizzi opposti: di chi, come i cinici e più tardi gli stoici, cercava il "far bene", la virtù, spregiando lo "star bene", o trovando la vera felicità nella ...
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WEDEKIND, Frank
Giuseppe Gabetti
Poeta tedesco, nato a Hannover il 24 luglio 1864, morto a Monaco di Baviera il 9 marzo 1918. Dapprima direttore dell'Ulficio Propaganda dei "Dadi Maggi" in Svizzera; [...] borghese e il superamento - in sede realistica - del puro naturalismo. Aggressivo, beffardo, mordace, naturalmente portato verso atteggiamenti cinici e satanici, W. fu, per così dire, l'istrione nato che - mostrando alla società lo specchio dei suoi ...
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cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...
Realismo cinico
loc. s.le. m. Movimento artistico cinese sorto negli anni Novanta del Novecento, caratterizzato da uno sperimentalismo libero dagli stereotipi dell’arte di regime dei decenni precedenti. ◆ Esponente del «Realismo cinico», specialista...