Mitchell, Cameron
Roberto Pisoni
Nome d'arte di Cameron McDowell Mizell, attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Dallastown (Pennsylvania) il 4 novembre 1918 e morto a Pacific Palisades [...] aspro lo relegò a ruoli da antagonista e comprimario, facendogli caratterizzare talvolta personaggi burberi ma probi, più spesso temperamenti cinici, tormentati e crudeli.
Formatosi alla Theatre School di New York, debuttò a Broadway nel 1939 e nello ...
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Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.
Ecologia
Protezione della natura
Per protezione [...] fondamento e non dipende dalle opinioni mutevoli degli uomini. Socrate, che si rivolge al mondo dell’uomo, e i cinici, che propugnano l’ideale della vita secondo n., contribuiscono a una prima definizione della sfera della n. in contrapposizione ...
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STOICISMO
Guido CALOGERO
. Termine designante, nella storia del pensiero antico, una dottrina e una tradizione fra le più importanti. Etimologicamente esso deriva dal greco στοά "portico" giacché sotto [...] del tutto nuovo, giacché la "natura" stoica non è più la semplice forma di vita naturale e animale che al cinico appare preferibile alle raffinatezze della civiltà per il suo maggior grado d'indipendenza dai bisogni, ma bensì la natura razionale e ...
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PEDAGOGIA
Ernesto Codignola
(gr. παιδαγωγία).
La pedagogia greca. - La riflessione scientifica sul problema dell'educazione si sveglia in Grecia coi sofisti, con i quali s'inizia propriamente il pensiero [...] dello spirito come assoluta libertà. Donde anche la loro superiorità sui sofisti. Il piacere dei cirenaici, come l'autarchia dei cinici, non è un dono di natura, ma una conquista attraverso una severa educazione dell'animo di modo che essi finiscono ...
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Poeta e predicatore (Londra 1571 o 1572 - ivi 1631). È il principale dei poeti cosiddetti metafisici e, sebbene la sua coscienza appaia sempre divisa fra una tradizione medievale e il pensiero scientifico [...] cattolica non resisté a lungo al dubbio. Fece per qualche tempo vita di società, scrivendo singolari versi d'amore, ora cinici, ora sensuali, ora animati da alta spiritualità. Partecipò (1596-97) alle spedizioni marittime del conte di Essex. Divenuto ...
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MONIMO (Μόνιμος)
G. Sena Chiesa
Filosofo cinico, scolaro di Diogene da Sinope, vissuto nel IV sec. a. C.
Del filosofo M. non sono stati fino ad ora sicuramente identificati dei ritratti.
Il suo nome, [...] già all'ellenismo.
Gli scheletri sono atteggiati in varie situazioni, che aiutano a caratterizzarli: M. e Cratete, i due cinici, sono inseguiti da cani rabbiosi.
Bibl.: K. Schefold, Die Bildnisse der antiken Dichter, Redner und Denker, Bsilea 1943, p ...
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Filosofo greco del sec. IV a. C. La tradizione, che ha tipizzato la sua figura in quella del più caratteristico rappresentante della filosofia cinica, l'ha insieme arricchita d'una così vasta fioritura [...] ). Di qui l'opinione di alcuni (come lo Schwarz) che la tradizione cinica sia stata propriamente iniziata da D., non potendo esservi altro "cinico" prima del "cane" (anzi primo cinico essendo a rigore solo il primo seguace del cane, e cioè Cratete di ...
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Anarchismo
George Woodcock
di George Woodcock
Anarchismo
sommario: 1. La dottrina anarchica. 2. Sviluppi storici dell'anarchismo. 3. Il protoanarchismo. 4. L'anarchismo nel XIX e nel XX secolo. □ Bibliografia.
1. [...] hanno individuato una tradizione di rifiuto dell'autorità politica che risale all'antichità classica, agli stoici e ai cinici; una tradizione che si riscontra nei gruppi religiosi giudeo-cristiani miranti a un ordinamento comunitario, come gli Esseni ...
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Arte
Figurazione pittorica o plastica di un concetto astratto. Si esprime soprattutto per mezzo di personificazioni e simboli. In quanto strumento di complesse rappresentazioni o programmi iconografici, [...] che altro fosse quanto intendeva dire il poeta. All’interpretazione allegorica ricorsero molti e tra questi il filosofo cinico Antistene. Dai cinici l’a. passò allo stoicismo che ravvisò nei miti allusioni ai fenomeni della natura permeata tutta dall ...
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PISANDRO (Πείσανδρος, Pisanda)
Camillo Cessi
Di Camiro in Rodi, figlio di Pisone e di Aristecma, fiorì, secondo Suida, circa il 645, secondo altri (Wilamowitz) non può essere più antico del sec. VI a. [...] ed Esiodo. Nella prima età ellenistica fu tenuto in grande onore, forse per il culto reso a Eracle dai Diadochi e dai Cinici. Quintiliano ne fa grandi lodi (X,1, 56). Lo pseudo-Apollodoro ne deriva la storia delle dodici fatiche. Per la fama goduta ...
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cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...
Realismo cinico
loc. s.le. m. Movimento artistico cinese sorto negli anni Novanta del Novecento, caratterizzato da uno sperimentalismo libero dagli stereotipi dell’arte di regime dei decenni precedenti. ◆ Esponente del «Realismo cinico», specialista...