Nolte, Nick (Nicholas King). - Attore statunitense (n. Omaha, Nebraska, 1941). Caratterizzato da una prorompente fisicità e dal fascino deciso dell’uomo sicuro di sé, grazie alle notevoli qualità recitative [...] affinate dalla lunga esperienza teatrale, a partire dalla fine degli anni 1970 ha interpretato sul grande schermo personaggi duri, cinici, spesso sbandati, di cui, con grande sensibilità, ha saputo far emergere fragilità e debolezze. Tra i suoi film: ...
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Conversazione o conferenza diretta dagli antichi filosofi a un pubblico più vasto di quello ristretto della scuola, e pertanto di tono più popolare e rivolta con preferenza a questioni di etica. Iniziata [...] praticamente da Socrate, e seguita poi da Senofonte e, nel periodo ellenistico, da Diogene e da cinici e stoici, assunse un carattere letterario con Bione di Boristene (3° sec. a.C.) i cui scritti sono conosciuti però soltanto attraverso citazioni di ...
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Sallustio cinico
Filosofo (5° sec. d.C.). Fu uno dei rappresentanti dell’estrema fioritura del cinismo. Nonostante il rigore della sua concezione cinica della vita, che lo portava ad avversare ogni scienza [...] e filosofia di indirizzo sistematico, ebbe contatti con il neoplatonismo ed esercitò l’arte della divinazione, non ammessa dai cinici. ...
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Cuny, Alain
Serafino Murri
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Saint-Malo (Ille-et-Vilaine) il 12 luglio 1908 e morto a Parigi il 16 maggio 1994. Con il suo volto scavato e la figura [...] alta e sottile raggiunse un certo successo nel cinema, interpretando personaggi introversi, problematici, cinici o austeri, tra cui spiccano il crudele arcidiacono Frollo di Notre-Dame de Paris (1956) di Jean Delannoy, il grigio giornalista, marito ...
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Attore e regista italiano (Roma 1920 - ivi 2003); la sua prima popolarità nacque alla radio, con sketch e personaggi entrati nella storia del costume degli anni Quaranta. Nel cinema divenne noto come la [...] mondiale acquistò grande popolarità con numerose interpretazioni cinematografiche in cui diede vita a personaggi comici o cinici in superficie, ma spesso tragicamente amari nel fondo. Difficile immaginare un altro attore capace di rappresentare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Ferdinando Galiani
Pier Luigi Porta
Ferdinando Galiani è universalmente considerato tra i massimi economisti di ogni tempo. Appartiene infatti al gruppo ristretto di economisti italiani annoverati tra [...] economica. Scrittore brillante, mente precoce e geniale, è anche noto per i suoi giudizi sprezzanti, non di rado cinici, e per i suoi cambiamenti di opinione, sempre fonte di stimolanti riflessioni, su questioni economiche di grande rilievo. È ...
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Attore (Le Havre 1800 - Parigi 1876); esordì nei teatri minori e fu ai Funambules come mimo. Nel 1823 all'Ambigu ottenne un grande successo nell'Auberge des Adrets, dramma patetico che trasformò in un'esilarante [...] ; il tipo da lui creato divenne popolare e ispirò poi a H. Daumier una celebre serie di disegni (1840-41) sui cinici uomini d'affari del tempo. Fu poi alla Porte Saint-Martin, di nuovo all'Ambigu, al Variétés, alla Renaissance. Ebbe successo ...
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cirenàici Seguaci del filosofo greco Aristippo di Cirene (ca. 435 - 366 a.C.). Tale movimento filosofico, di derivazione socratica e sofistica, riteneva che il bene coincidesse con il desiderabile e il [...] , i c. miravano all'autarchìa, ossia al dominio di sé pur nell'appagamento del desiderio. I c. concordavano con i cinici nella svalutazione di ogni realtà diversa dall'interesse individuale e nel disinteresse per il problema religioso, che giunse all ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La filosofia ellenistica
Tommaso Braccini
L’innovazione attestata in ambito letterario è rispecchiata, nel contesto filosofico, dalla nascita di una serie di scuole che hanno una grande influenza nello [...] incontro al crescente bisogno di misticismo caratteristico dell’epoca.
Gli stoici e gli epicurei; Pirrone e gli scettici; i cinici
Le scuole filosofiche fondate da Platone e Aristotele continuano a prosperare per molto tempo anche dopo l’età di ...
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Drammaturgo norvegese (Cristiania 1857 - ivi 1929). La sua produzione teatrale, che anche dal punto di vista tecnico segue la falsariga di H. Ibsen, costituisce una mordace satira del riformismo sociale [...] ("Il balcone", 1894) e Kjaerlinghetens tragedie ("La tragedia dell'amore", 1904), suscitando scandalo per i toni beffardi e cinici con cui era aggredita l'ipocrisia borghese sul problema sessuale. Scrisse anche saggi di critica teatrale (Ibsen og ...
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cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...
Realismo cinico
loc. s.le. m. Movimento artistico cinese sorto negli anni Novanta del Novecento, caratterizzato da uno sperimentalismo libero dagli stereotipi dell’arte di regime dei decenni precedenti. ◆ Esponente del «Realismo cinico», specialista...