Persino il nome è incerto, essendo dalle varie fonti indicato come Diogene Laerzio o Laerzio Diogene quasi appartenente alla famiglia romana Larcia o Larzia; oppure Diogene Laerzio quasi proveniente dalla [...] Lacida, Carneade, Clitomaco), nel V gli aristotelici (Aristotele, Teofrasto, Stratone, Licone, Demetrio, Eraclide), cui seguono i cinici nel VI (Antistene, Diogene, Monimo, Onesicrito, Cratete, Metrocle, Ipparchia, Menippo, Menedemo) e gli stoici nel ...
Leggi Tutto
COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] già a cavallo dei secc. 3° e 4°, dopo premesse di ambito non cristiano costituite da gruppi di asceti sia greci (cinici, pitagorici) sia anche giudaici (esseni, terapeuti). Il più noto e forse anche il più antico esponente del monachesimo fu s ...
Leggi Tutto
Cittadinanza
John Bendix
Introduzione e definizione
Quello di cittadinanza è un concetto squisitamente occidentale, che deve la sua forma attuale alla Rivoluzione francese e alla tradizione repubblicana, [...] sociale e le loro basi filosofiche avevano già subito un considerevole cambiamento in conseguenza del loro declino. Cinici, epicurei e stoici attaccarono il rapporto tradizionale che aveva caratterizzato la condizione individuale nella società antica ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Boezio: il sapere come veicolo di trasmissione di una civilta
Renato De Filippis
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
"Ultimo dei romani [...] platonismo ma senza alcun accenno di soluzione definitiva, tutte le posizioni dei filosofi classici, dal concettualismo dei cinici all’immanentismo aristotelico; è merito di Boezio non solo presentare il problema all’Occidente latino, proponendo così ...
Leggi Tutto
TRIONFO, Aldo
Paolo Puppa
(Cesare Aldo). – Rimosso il primo nome per le implicazioni imperiali (e rimasto il secondo, Aldo, che in ebraico significa capo), ma semplicemente Dado per gli amici, nacque [...] da Trionfo come in altre occasioni a quattro mani con Tonino Conte, in cui signori in abito da sera contemplavano cinici la reiterata agonia della vittima; oppure il salottino pronto a metamorfizzarsi nella giungla di Mompracem per il coevo Sandokan ...
Leggi Tutto
CORBI, Bruno
Giuseppe Sircana
Nato il 4 febbr. 1914 ad Avezzano, in provincia dell'Aquila, da Giovanni e da Eleonora Mattei, fu avviato agli studi classici. Non ancora ventenne, animato già da sentimenti [...] in cui egli aveva sperato e creduto, fossero, a suo giudizio, assenti nella società italiana, dove ormai dominavano i "furbi", i cinici ed i corrotti e dove la Resistenza era divenuta un "ricordo ingombrante e fastidioso".
Morì a Roma il 26 nov. 1983 ...
Leggi Tutto
SOCIALISMO
Rodolfo MONDOLFO
. Termine introdotto per la prima volta da R. Owen in un manifesto del 1820 e usato poi con varie gradazioni di significato (che ne rendono difficile una definizione) a indicare [...] l'umanità in padroni e schiavi, ricchi e poveri, Greci e barbari. E a questo ugualitarismo internazionalistico si aggiunge coi cinici un rovesciamento di valori, esaltante la natura, la fatica, la povertà e i reietti sopra e contro la civiltà, il ...
Leggi Tutto
(fr. barbe; sp. barba; ted. Bart; ingl. beard).
Antico Oriente e mondo musulmano.
L'uso di radersi la barba è antichissimo in Egitto, poiché già nei monumenti delle prime dinastie le figure maschili compaiono [...] barbuti i vecchi e i filosofi. Questa eccentricità dei filosofi trovò imitatori anche nelle età successive, specie fra i cinici e gli stoici; e la barba del filosofo divenne proverbiale anche fra noi.
Si potrebbe supporre che presso gli Etruschi ...
Leggi Tutto
PICARESCA, LETTERATURA
Salvatore Battaglia
. Dal nome del protagonista, il pícaro, si suole indicare con letteratura picaresca quel genere narrativo spagnolo apparso a metà del sec. XVI e sviluppatosi [...] e stilistici del romanzo. Sono accentuati i motivi caricaturali e grotteschi, risultano ancora piu̇ stilizzati i modi cinici della coscienza picaresca, sono investiti sentimenti e aspetti più vasti e più complessi, quali appunto potevano sorgere ...
Leggi Tutto
NEOPLATONISMO
Guido Calogero
. Come tutti i consimili termini, designanti da un lato un periodo storico dell'evoluzione del pensiero umano e dall'altro un atteggiamento generale che torna a manifestarsi [...] semplice superamento di quelle contingenze può provocare.
La teologia greca classica, da Socrate a Platone e ad Aristotele e dai cinici agli stoici e agli epicurei, è una teologia della perfezione, che non può concepire un'attività del perfetto Iddio ...
Leggi Tutto
cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...
Realismo cinico
loc. s.le. m. Movimento artistico cinese sorto negli anni Novanta del Novecento, caratterizzato da uno sperimentalismo libero dagli stereotipi dell’arte di regime dei decenni precedenti. ◆ Esponente del «Realismo cinico», specialista...