FOÀ, Arnoldo
Leonardo Spinelli
Ferrarese di nascita, fiorentino di formazione, romano d’adozione, nacque a Ferrara il 24 gennaio 1916 da una famiglia di origine ebraica, secondogenito di Valentino [...] periodo postbellico. A partire dal cinema dove, impiegato per personaggi secondari, si specializzò in caratteri per lo più cinici e gaglioffi a cui talvolta impresse il sigillo «della sua personalità irrequieta, ribelle a ogni forma di costrizione ...
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Diogene (Diogenès)
Giorgio Stabile
Il Diogene nominato in If IV 137 (Dïogenès, Anassagora e Tale), abitatore del ‛ nobile castello ', è senz'altro da identificare con il filosofo greco Diogene nato a [...] mor. I III 104 [" De paupertate "], III VII 2 [" De detestatione avaritiae "]; Spec. hist. III 68-69, su Diogene e i cinici, e Spec. doctr. V 63 sulla sua sopportazione del dolore), che, nell'ideale di totale autosufficienza, infrange la sua ciotola ...
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Goodfellas
Giacomo Manzoli
(USA 1990, Quei bravi ragazzi, 145m); regia: Martin Scorsese; produzione: Irwin Winkler per Warner Bros.; soggetto: dal romanzo Wiseguy: Life in a Mafia Family di Nicholas [...] lo squallore dell'anonimato e l'euforia tossica del prestigio. E, fra le righe, si potrebbero leggere non pochi riferimenti, cinici e lucidissimi, a un perverso sistema di produzione della ricchezza e di circolazione del denaro, rispetto al quale la ...
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Star Wars
Alberto Farina
(USA 1977, Guerre stellari, colore, 121m, 125m nell'edizione del 1997); regia: George Lucas; produzione: Gary Kurtz per Lucasfilm; sceneggiatura: George Lucas; fotografia: Gilbert [...] ne mina affatto le fondamenta, intrise di un misticismo che suona come precisa reazione ai toni problematici e talora cinici della fantascienza del decennio precedente. Ma il film è anche uno straordinario contenitore di suggestioni culturali, per la ...
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Jordan, Neil
Bruno Roberti
Regista, sceneggiatore e scrittore irlandese, nato a Sligo il 25 febbraio 1950. Caratterizza il suo cinema lo slittamento progressivo da una situazione realistica a dimensioni [...] dannata' di vampiri, ma soprattutto il torbido richiamo sessuale che emana dalla loro malinconica solitudine di 'eslegi' insieme cinici, sanguinari, fragili e disperati e il cui rapporto con il 'femminile' si racchiude nel pallore delicato e perverso ...
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PESARO, Luigi
Gregorio Piaia
PESARO, Luigi (Alvise). – Nacque a Venezia il 23 luglio 1541, terzogenito del patrizio Marino, del ramo di S. Sofia.
Studiò filosofia nello Studio di Padova, avendo come [...] delle «scuole» filosofiche sorte dopo Socrate, bensì con la loro contrapposizione dottrinale: gli epicurei sono così opposti ai cinici, i cirenaici agli stoici, gli scettici ed eraclitei agli Accademici, fino ad Aristotele, alle cui dottrine è ...
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NAUDIN, Emilio Clodovaldo
Piero Faustini
NAUDIN, Emilio Clodovaldo. – Nacque a Parma il 23 ottobre 1823 da Giuseppe e da Margherita Leoni.
Il padre, parmense di origine francese, grazie al buon nome [...] di Lucia, forse il personaggio più congeniale) ma anche, grazie a sottili qualità interpretative, in quelli più ambivalenti, cinici o spregiudicati, come il Duca di Mantova o Fra Diavolo.
Fonti e Bibl.: Stabilimenti musicali privati, in Il pirata ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] ricerca e pratica di saggezza si presenta nella sua forma più specifica nelle scuole epicurea e stoica, e si ritrova anche nei cinici, nei cirenaici e negli scettici. Il nuovo accento che la f. acquista sta nell’assunto che la verità è in funzione ...
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La letteratura classica. - Naturale ed essenziale strumento d'arte per ogni forma letteraria dei Greci - almeno del buon tempo, che ogni loro intuizione traducevano in mimesi drammatica, in vita sensibile, [...] forma, che in compenso invade altri dominî. Il poetico se ne va; il dialogo è semplice lustro o degenera nella diatriba; tra cinici e stoici non è più che un nome. Forma degna di rilievo resta il "simposio", riflesso d'abitudini di vita.
A Roma ...
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Nel linguaggio comune s'indica col termine delinquente colui che ha commesso un delitto o più delitti, attribuendosi al termine stesso un significato che implica riprovazione morale per la gravità della [...] , cioè coloro che vivono sui beni altrui per forza o con la destrezza o con la furberia; 4. cinici, cioè coloro che, difettando d'energia morale, compromettono la loro riputazione per soddisfare bassi istinti sessuali.
Secondo la classificazione ...
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cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...
Realismo cinico
loc. s.le. m. Movimento artistico cinese sorto negli anni Novanta del Novecento, caratterizzato da uno sperimentalismo libero dagli stereotipi dell’arte di regime dei decenni precedenti. ◆ Esponente del «Realismo cinico», specialista...