Diritto di caccia e legislazione venatoria. - Le manchevolezze sostanziali e formali del Testo Unico del 1931 misero in evidenza la necessità di elaborare nuove leggi in materia, che furono riunite in [...] mentre oggi si usano di preferenza fibre sintetiche; per la cattura di selvaggina di mole considerevole (lepri, tassi, cinghiali, ecc.) sono invece utilizzati, specialmente dai bracconieri, fili di acciaio intrecciati. Attualmente l'uso dei lacci non ...
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. L'afta epizootica, detta anche febbre aftosa, è una malattia infettiva, molto contagiosa, a decorso acuto, clinicamente caratterizzata, nella sua forma più comune, da febbre e da eruzioni vescicolose [...] i ruminanti domestici, nonché la specie porcina; buoi, zebù, bufali, capre, pecore, cammelli, bisonti, cervi, suini e cinghiali. Solo eccezionalmente la malattia può trasmettersi al cavallo, mentre può invece colpire l'uomo. Però, nella specie umana ...
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Gobekli Tepe
– Sito dell’Anatolia sudorientale (Turchia), presso la città di Urfa. Qui scavi archeologici hanno messo in luce un complesso monumentale caratterizzato da grossi pilastri in pietra calcarea [...] , rese in modo naturalistico. Si tratta generalmente di esseri feroci e minacciosi: avvoltoi, scorpioni, serpenti, anatre, felini, cinghiali e così via. Queste monumentali stele litiche erano inserite sia all’interno di muri realizzati in fango ...
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PEGASO (Πήγασος)
E. Paribeni
Nell'arte figurata della Grecia antica, i due motivi paralleli del cavallo alato e di P. - quest'ultimo è a volte rappresentato senz'ali - si affiancano e si incrociano sino [...] alati di personalità ancora più indeterminata appaiono come elementi caratteristici dell'età orientalizzante accanto a leoni, capri e cinghiali alati tanto nella ceramica cicladica o corinzia, quanto in lamine di metallo sbalzato del VII e VI sec ...
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SUNDARBANS (pron. Sanderbans; A. T., 93-94)
Elio Migliorini
Regione del Bengala, formata da quella parte del delta gangetico che è più prossima al mare, la quale si allunga per 250 km. tra l'estuario [...] terreno fertilissimo, in modo che, malgrado le febbri malariche e l'esistenza di animali feroci (tigri, leopardi, cinghiali, coccodrilli, bufali, serpenti), circa un terzo della superficie viene coltivata (specie a riso) da una popolazione laboriosa ...
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CIVININI, Guelfo
Felice Del Beccaro
Nacque a Livorno il 1º ag. 1873 da Francesco e da Quintilia Lazzerini. Il padre, di origine pistoiese, esercitava una modesta attività commerciale che, poco dopo [...] e la città si trovava nel cuore di una natura in gran parte ancora selvaggia, dove erano numerosi bufali e cinghiali e cavalcavano i butteri. Questo ambiente ebbe un forte potere suggestivo sul piccolo C., segnandone il temperamento avventuroso e la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I Romani e gli animali
Cristiana Franco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel mondo antico in generale il rapporto della specie umana [...]
In età imperiale il gusto per l’inconsueto si spinge fino a organizzare esibizioni circensi di leopardi o tigri o cinghiali aggiogati come muli, di tori che portano sul groppone bambini e acrobati, di elefanti che si inchinano davanti all’imperatore ...
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GILAN (A. T., 73-74, 92)
Giuseppe CARACI
Una delle più piccole (11 mila kmq.), ma più ricche provincie persiane, sull'angolo SO. del Caspio, fra questo e i monti che lo dividono dalle provincie interne [...] metri da un'imponente foresta di latifoglie, nella quale trova ricetto una fauna ricca di fiere (leopardi, tigri, linci, cinghiali, ecc.).
Il suolo si presta a colture svariate: cereali (grano, orzo, riso), cotone, canna da zucchero, vite, alberi da ...
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Medicina
Lesione vescicolare della mucosa orale (più raramente dei genitali), che rompendosi dà luogo a una piccola abrasione o ulcerazione. Può essere unica o multipla, e tende facilmente a recidivare, [...] malattia contagiosa, a decorso acuto, che colpisce buoi, zebù, bufali, capre, pecore, cammelli, bisonti, cervi, maiali e cinghiali; eccezionalmente si trasmette al cavallo e all’uomo. È caratterizzata da eruzioni vescicolose sulla mucosa boccale, sui ...
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VIVARIO (Vivarium; ζωγρεῖον, ϑηριοτροϕεῖον)
Con questa parola che, all'età di Augusto, sostituì l'antico nome di leporarium (originariamente "allevamento di lepri", ma poi usata con più larga accezione), [...] , badava alla riproduzione e, eventualmente, alla vendita degli animali: per lo più daini, gazzelle, cervi, caprioli, cinghiali, onagri, selvaggina di cui i Romani erano ghiotti. In speciali recinti si tenevano lepri (leporarium), ghiri (glirarium ...
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cinghiale
(pop. tosc. cignale, ant. cinghiare e cinghiaro) s. m. (f. cinghiala o cinghialéssa, pop. tosc. cignala, tutti poco com.) [lat. (porcus) singularis «porco che vive solitario», incrociato con cinghia per la fascia di setole bianco-giallognole...
porchereccio
porcheréccio agg. e s. m. [der. di porco; per il sign. 1, cfr. lat. mediev. porcaricius], ant. – 1. agg. (pl. f. -ce) Relativo a porci, o anche a cinghiali; è usato spec. nell’espressione spiedo p., quello impiegato per la caccia...