EURICLEA (Εὐρύκλεια)
A. Comotti
Figlia di Ops, nutrice di Odisseo. Gli resta sempre fedele ed è lei a riconoscerlo, mentre gli lava i piedi per ordine di Penelope, dalla cicatrice della ferita che gli [...] era stata inferta da un cinghiale sul Parnaso (Od., I, 429; xix, 401 ss). Strabone (xiv, 641) ricorda una statua di E., opera di Thrason, in Efeso. L'episodio del riconoscimento è rappresentato in varî modi. La raffigurazione più antica è quella di ...
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GLAUKYTES (Γλαυκύτης)
S. Stucchi
Ceramista attico del gruppo dei maestri miniaturisti (Kleinmeister), la cui attività è da porre attorno alla metà del VI sec. a. C. Ha firmato tre coppe decorate a figure [...] nere: Londra B 400, con acclamazione a Hippekritos con due scene di combattimento; Monaco 2243, con il cinghiale calidonio e Teseo e il Minotauro in collaborazione con Archikles; e Berlino 1761, senza decorazione figurata, con sole palmette.
Bibl.: J ...
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EURISTEO (Εὐρυσϑεύς)
A. Rumpf
Figlio di Stenelo, nipote di Perseo. In seguito al responso dell'oracolo egli diviene, quale Perside nato primogenito per volere di Hera, re di Micene, Tirinto e Midea. [...] le note dodici fatiche. In una di esse E. è solito comparire anche nell'arte figurata. Quando Eracle gli riporta vivo il cinghiale dell'Erimanto, egli si nasconde in un pìthos di bronzo, che si trova nel cortile del suo palazzo. Questo è uno dei ...
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ROUEN 531, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico operante entro il terzo venticinquennio del VI sec. a. C.
La sua opera, che rientra in margine a quella del Pittore di Camtar e di Londra B 76 è [...] limitata a due anfore ovoidali, connesse tra loro anche per l'identico soggetto, la caccia al cinghiale calidonio, nel museo di Rouen e a Rodi. In questi due vasi le immagini posseggono una loro grezza irruenza nelle forme schiette e semplificate.
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ARISTOPHON (᾿Αριστοϕῶν, Aristŏphon)
F. Magi
Pittore greco di Taso, della prima metà del sec. V a. C., figlio di Aglaophon e fratello più giovane di Polignoto (Plat., Gorg., 448 b), menzionato fra i migliori [...] pittori del suo tempo (Plin., Nat. hist., xxxv, 138). Sue opere sono: Anceo (l'argonauta) ferito da un cinghiale, con Astipaleia (la madre) che partecipa al suo dolore; una rappresentazione complessa su tavola, in cui sono Priamo, Elena, la Credulità ...
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CAMTAR, Pittore di
S. Stucchi
Ceramografo attico, deriva il nome dall'unione della prima parte dei nomi di Cambridge e di Tarquinia, città dove sono conservate due delle anfore a collo attribuitegli. [...] L'anfora di Tarquinia ha il n. RC 5564 e reca su un lato Eracle in lotta con le Amazzoni e sull'altro il cinghiale calidonio; l'anfora del Fitzwilliam Museum di Cambridge, proveniente da Vulci, ha il n. 44 e presenta su un lato la stessa scena con ...
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ALCESTI (῎Αλκηστις, Alcēstis)
A. de Franciscis*
Mitica eroina greca. Figlia di Pelia, non partecipò con le sorelle all'uccisione del padre, cui erano state indotte da Medea.
Tra i molti suoi pretendenti, [...] , aiutato da Apollo, riuscì a vincere la prova con cui la ottenne in sposa, aggiogando ad un cocchio un leone e un cinghiale. Sposa fedele, quando Admeto deve morire, ella si offre di morire per lui, salvandolo in virtù di un privilegio concesso al ...
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MASCHERONE
F. Coarelli
Termine architettonico entrato in uso nel XIV sec. per designare un elemento ornamentale a forma di volto umano grottesco o stilizzato, adoperato per lo più come bocca di fontana.
L'uso [...] è ampiamente documentato nella ceramica attica a partire dal VI secolo. Comunissime sono le teste di leone, un po' meno quelle di cinghiale e di pantera, rare quelle di cavallo o di mulo. Solo in un caso, però, appare una testa di sileno (hydrìa ...
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KAPROS (Καπρός)
E. Joly
2°. - Personificazione di un fiume della Frigia, noto da monete di Laodicea, ove appare raffigurato con il Lykos, altro fiume della regione. Tipi monetali dell'età di Commodo [...] come giovani recumbenti ai piedi del genio di Laodicea o di Zeus Laodikàios. I due fiumi sono a volte raffigurati come un cinghiale e un lupo ritti o accosciati su tipi monetali di Giulia Domna e su monete autonome.
Bibl.: W. Drexler, in Roscher, II ...
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IDAS
B. Conticello
(῎Ιδας). − Figlio di Afareo e di Arene, discendente dalla stirpe di Perieres (o Oibalos, re di Sparta).
Suoi fratelli erano Linceo e Pisos; cugini Castore e Polluce per parte di Tindaro, [...] a Meleagro. Regnò sulla Messenia. Con il fratello Linceo partecipò all'impresa di Giasone e fu tra coloro che cacciarono il cinghiale calidonio. Al centro del mito sta il dissidio con i cugini Castore e Polluce. Se ne conoscono due episodî: a) lotta ...
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cinghiale
(pop. tosc. cignale, ant. cinghiare e cinghiaro) s. m. (f. cinghiala o cinghialéssa, pop. tosc. cignala, tutti poco com.) [lat. (porcus) singularis «porco che vive solitario», incrociato con cinghia per la fascia di setole bianco-giallognole...
cacciarella
cacciarèlla s. f. [dim. di caccia1]. – Caccia al cinghiale con battute di cani, battitori e cacciatori, i quali attendono il cinghiale alle poste per colpirlo col fucile a palla: in uso, ancora di recente, nel Lazio e in parte...