PECENEGHI
Giorgio Vernadskij
Popolo nomade turcomanno, uscito probabilmente da una mescolanza con la razza iranica. Nelle fonti bizantine viene chiamato πατζινακῖται. Nei secoli VI-VIII d. C., essi [...] aveva il suo centro nel Semirecie (la parte sud-orientale dell'attuale Kazakistan). Caduto quel regno, sotto i colpi dei Cinesi da una parte, degli Arabi dall'altra, alcune singole tribù, cioè i Peceneghi, emigrarono. Nel sec. IX essi già facevano ...
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L'archeologia del Sud-Est asiatico. Indonesia
Peter Bellwood
Fiorella Rispoli
Timbul Haryono
Edwards E. McKinnon
Ian C. Glover
Pierre-Yves Manguin
Wilhelm G. Solheim II
Tim Reynolds
David Bulbeck
Sue [...] pre-musulmano, ubicato forse nella baia del Brunei: infatti nel 1225 il funzionario portuale Chau Ju-kua, inviato nel Borneo dalla dinastia cinese Song, descrive una città cinta da mura, P'o-ni, con 10.000 abitanti e retta da un re riccamente vestito ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Silvana Musella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’idea che l’Europa costituisca un insieme di popoli che si riconoscono in un’unica civiltà [...] europei (basti citare le Lettere persiane di Montesquieu del 1721). L’ammirazione per le antiche civiltà, in primo luogo i Cinesi, pone il problema di accordare la superiorità del Vecchio Continente con la lunga storia di questi popoli, ai quali sono ...
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Mihirakula
Sovrano dell’India settentrionale (od. Malwa, parte del Panjab e dello Zabulistan) che, figlio di Toramana, visse nella prima metà del 6° sec. d.C. È ritenuto da molti un re degli huna (o [...] eftaliti), ma tale interpretazione è smentita dalle sue monete e da iscrizioni a lui riferibili. Fu noto per la sua crudeltà sia alle fonti cinesi (Xuanzang, 7° sec.) sia alla tradizione indiana (Rajatarangini, 12° sec.). ...
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Taewongun
Titolo rivestito dal reggente coreano Yi Ha-ung (n. 1821-m. 1898). Padre del re di Corea, dal 1864 al 1873 come reggente tentò di introdurre riforme volte a migliorare la macchina militare, [...] rafforzare la fiscalità e le istituzioni ecc. Si oppose al trattato con il Giappone del 1876 e favorì la sommossa antigiapponese del 1882. Arrestato dai cinesi, fu deportato in Cina per tre anni. ...
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criminalità organizzata Forma di delinquenza associata che presuppone un’organizzazione stabile di più persone al fine di commettere più reati, per ottenere, direttamente o indirettamente, vantaggi finanziari [...] : per i gruppi che si collocano a cavallo tra queste due dimensioni viene usato oggi il termine mafie (cinese, giapponese, russa, albanese, turca, colombiana, cecena). Molto spesso questi gruppi fanno base in zone periferiche, del tutto sottratte ...
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Stato insulare dell’Oceano Indiano, formato da diversi gruppi di isole sparsi su un’ampia superficie marina a N del Madagascar e a E della costa orientale del continente africano.
Caratteristiche fisiche
Il [...]
Popolazione
La popolazione è costituita per il 93% da creoli; per il resto da Europei (4,8%) e da immigrati asiatici (Cinesi, Indiani). Gli abitanti si concentrano in massima parte nell’isola di Mahé, dove sorge la capitale, Victoria (25.000 ab. nel ...
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Il maggiore fiume della Cina, sia per lunghezza sia per bacino e portata. I dati sulla lunghezza sono diversi e variano dai 5200 ai 5800 km; analogamente, il bacino idrografico ha un’ampiezza stimata da [...] alla foce è di oltre 30.000 m3/s. Il corso superiore (dall’origine fino a Yibin) è chiamato con nomi diversi, tibetani e cinesi, tra i quali il più diffuso è Jinsha Jiang.
Il C. nasce al centro dell’altopiano del Tibet (a circa 4800 m), scende dopo ...
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Nome col quale s’indicarono genericamente i vari tipi di edifici sacri dei paesi dell’Oriente, e soprattutto le imitazioni che se ne fecero in Europa nel 18° secolo. Il termine è rimasto nell’uso corrente [...] la foggia di alcuni elementi architettonici derivati da quegli edifici, come il tetto a p., a linee curve, imitate dalle p. cinesi e giapponesi (v. fig.), le cupole a p., a estradosso rialzato come quello delle costruzioni indiane, e simili.
In ...
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Poeta e sinologo inglese (Tunbridge Wells 1889 - Londra 1966); figlio di D. F. Schloss, assunse nel 1914 il nome materno. Dal 1912 al 1930 fu assistente nel dipartimento delle stampe del British Museum, [...] orientali. Autore di numerose opere sulla cultura, l'arte e la storia orientali, è ricordato soprattutto come traduttore di liriche cinesi, di cui ha pubblicato quattro volumi. Tra le opere: 170 Chinese poems (1918); The tale of Genji (6 voll., 1925 ...
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-cinesi
-cinèṡi [dal gr. κίνησις «movimento»]. – Secondo elemento di parole composte derivate dal greco o formate modernamente (come autocinesi, cariocinesi, ecc.), che significa «movimento» (v. anche -cinesia). Solo in rari casi, e per singoli...
cinesi
cinèṡi s. f. [dal gr. κίνησις «movimento»]. – In etologia, termine generico con cui si designa una classe di reazioni motorie cui possono essere soggetti organismi non sessili (animali, vegetali unicellulari, batterî), che sono dovute...