Pittore su porcellana (Jena 1696 - Meissen 1775). Attivo nella fabbrica di Meissen, preferì forme semplici che offrivano ampie superfici alla pittura; è particolarmente noto per le sue cineserie. ...
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Modellatore di porcellane (m. Madrid 1770). Fu il più grande modellatore della manifattura di Capodimonte. Il suo capolavoro fu il salotto creato, tra il 1757 e il 1759, per la regina Maria Amalia, moglie [...] successivamente nella reggia di Capodimonte. L'ambiente è rivestito da una serie di pannelli in porcellana modellati a rilievo con cineserie, secondo i dettami del gusto rococò. Trasferitosi in Spagna nel 1759, al seguito di Carlo III, G. continuò a ...
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EMANUELE (D'Emanuele), Gaetano
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Catania il 26 marzo 1876 da Damiano, decoratore-scenografo, e Giovanna Battiato. Sin da bambino seguì il padre nel suo lavoro; successivamente [...] dell'E. e degli altri decoratori catanesi di quella stagione si caratterizzarono "per la spregiudicatezza con cui miscelano cineserie e citazioni venete, odalische e amorini, esotismo e simbologie sicilianiste … non si cerca l'accordo tra l'ambiente ...
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BASSAN
Maria Teresa Cuppini
Famiglia di pittori ebrei attivi nel sec. XVIII. Salomone nacque a Verona, probabilmente nel 1696: si specializzò in fiori, frutti, suppellettili domestiche; di lui esisteva [...] scatole laccate: dove l'affinità con le "lacche" del Settecento veneziano è sottolineata dai richiami delle squisite cineserie, care all'iconografia di questa eccentrica "arcadia".
A Verona, per il palazzo Marioni, poi Pellegrini, dipinse anche ...
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rococò
Antonella Sbrilli
Il trionfo della decorazione
Il rococò deve il suo nome a un curioso tipo di decorazione, ispirato alla forma di rocce e conchiglie, usato nelle dimore aristocratiche nella [...] storie gradevoli, spesso di soggetto amoroso. Si prende spunto dall’Oriente per motivi ornamentali esotici, detti cineserie.
Artisti e artigiani si specializzano nella produzione di sovraporte, camini, baldacchini, centrotavola, soprammobili di ogni ...
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GIRARD (de Girardis), Claudio
Cristina Giudice
Figlio di Andrea, nacque a Pinerolo (presso Torino) nel 1683 e fu battezzato il 18 luglio nella parrocchia di S. Maurizio.
La prima notizia della sua attività [...] mensole o camini, oppure come centrotavola in mazzi più complessi, erano un segno della moda crescente per le cineserie che si stava diffondendo nelle corti europee attraverso ceramiche, porcellane, lacche, tessuti: i fiori di seta erano solitamente ...
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BRIATI, Giuseppe
Elena Bassi
Nacque a Murano l'8 genn. 1686 da famiglia iscritta nel Libro d'oro muranese, che da generazioni si tramandava l'arte del vetro. L'8 nov. 1716 venne eletto al Consiglio [...] di fiori policromi. Spesso v'introdusse motivi ispirati dalle pagode (erano, in quel periodo, di grande moda le cineserie), oppure le braccia che si diramano dal fusto centrale terminando come un delfino. Inoltre le sue fornaci produssero grandi ...
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Classe di prodotti ceramici a pasta porosa, colorata (da gialla a rossa), con rivestimento opaco (smalto), o trasparente (vernice).
Classificazione
Le m. si distinguono dalle terraglie per il colore della [...] un influsso su varie officine, specialmente a Siena, ma il gusto proveniente dall’estero prende il sopravvento: le cineserie, gli stili francesi, le decorazioni ‘a piccolo fuoco’ iniziate a Delft alla fine del Seicento determinano la produzione ...
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GRICCI
Susanne Adina Meyer
Famiglia di modellatori attivi, nel XVIII secolo, nella Real Fabbrica delle porcellane di Capodimonte e in quella del Buen Retiro a Madrid.
Giuseppe, figlio di Matteo, nacque [...] ), oltre a una folta schiera di artigiani. Questo ambiente rappresenta uno dei massimi esempi del gusto settecentesco per le cineserie, i cui modelli decorativi si erano diffusi in tutta Europa attraverso le incisioni di Boucher e di Watteau (Giusti ...
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incisione
Silvana Macchioni
Tecnica per tradurre le immagini sulla stampa
La pratica di tracciare segni e figure con uno strumento appuntito su una superficie rigida risale a tempi remoti; lo testimoniano [...] 'influenza delle stampe giapponesi (Hokusai, Utamaro, Hiroshige), giunte in Europa con il diffondersi della moda delle 'cineserie'.
Paul Gauguin, in polemica con il diffondersi, anche nella produzione grafica, dei tecnicismi della civiltà industriale ...
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cineseria
cineserìa (non com. chineserìa) s. f. [adattam. del fr. chinoiserie]. – 1. Al plur., ninnoli della Cina; oggetti d’arte e di curiosità imitati dalla produzione originale cinese. 2. Procedura complicata e formalistica.
chinese
chinése agg., disus. – Variante di cinese (cfr. china3): con un vezzoso increspamento di pelle da mandarino chinese che sorride (A. Verri). ◆ Analogam., chineserìa è variante disus. di cineseria.