Archeologo e viaggiatore inglese (Budapest 1862 - Kābul 1943); prof. al Collegio orientale di Lāhōr e all'univ. del Panjāb, compì lunghe spedizioni nel Turchestan cinese (1899-1901), raccogliendo materiali [...] archeologici. Viaggiò poi nell'Asia centrale e nella Cina occidentale (1906-08), e quindi nell'Iran (1913-16), nell'Iraq e in Transgiordania (1926). Pubblicò numerose relazioni dei viaggi compiuti ...
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Uomo politico e viaggiatore (Dragley Beck, Lancashire, 1764 - Londra 1848); membro della prima ambasciata inglese in Cina (1793), scrisse alcuni saggi di letteratura e lingua cinese. Tornato in patria [...] (1794), tre anni dopo accompagnò come segretario privato Lord G. Macartney nella nuova colonia del Capo di Buona Speranza, ove risiedette con varî incarichi fino al 1804. Da allora tenne per quarant'anni ...
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Missionario, sinologo e geografo (Trento 1614 - Hangzhou 1661), gesuita. Fu a Goa nel 1640, in Cina dal 1643 al 1651 e dal 1658 alla morte. Compose opere religiose in cinese e opere storiche in latino. [...] (1655) contiene una buona rappresentazione cartografica della Cina con accurato commento. La sua Sinicae historiae decas prima (1658) è il primo riassunto stampato in Europa di storia cinese. È autore anche di una De bello tartarico historia (1654). ...
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Sinologo (Torino 1810 - St. Martin-les-Boulangis, Seine-et-Marne, 1862); recatosi in Cina (1835), vi divenne nel 1842 interprete del governo francese. Studiò, oltre al cinese, anche il coreano. Lasciò [...] un Systema phoneticum scripturae sinicae (1841) e il primo volume di un Dictionnaire encyclopédique de la langue chinoise (1845) ...
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Figlio (n. 572 - m. 621) dell'imperatore giapponese Yōmei (586-87). Appoggiò il buddismo, inviando in Cina la prima ambasceria ufficiale (607) e adottando il calendario cinese. Promulgò (604) un codice [...] in 17 articoli, che dava al Giappone per la prima volta una nuova nozione di stato con l'imperatore a capo, e un canone di diritti e doveri basato sulla morale confuciana e sul buddismo ...
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Sinologo svedese (Jönköping 1889 - Stoccolma 1978); prof. di sinologia nell'univ. di Stoccolma (dal 1945), ha apportato valido contributo allo studio della grammatica e della pronuncia del cinese antico. ...
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Imperatore del Giappone (sec. 3º); è venerato come dio della guerra sotto il nome di Hachiman. Durante il suo regno fu introdotta (210) in Giappone la scrittura cinese. ...
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Missionario (Lecce 1611 - Macao 1683), gesuita. Dall'India, dove giunse nel 1637, fu mandato nel Tonchino e poi in Cina (1659). Ha lasciato opuscoli catechistici in lingua cinese. ...
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Avvocato e sinologo (Firenze 1821 - ivi 1894); fra le sue opere: Le leggi penali degli antichi cinesi (1878); Il dente di Budda (1883), parziale traduzione del romanzo cinese Shui-hu Chuan. ...
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Missionario gesuita (Lecce 1575 - Macao 1620). In Cina dal 1603, fu tra i più intimi collaboratori del padre Matteo Ricci, che, in punto di morte, lo nominò superiore di tutta la missione cinese. Introdusse [...] nel paese macchine idrauliche, che illustrò in un trattato in cinese. Si rifugiò a Macao per sfuggire alla persecuzione contro i cristiani. ...
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Cinese
(cinese), s. m. Per antonomasia, Sergio Cofferati, esponente politico del centrosinistra e già segretario generale della Cgil, così soprannominato per il taglio a mandorla dei suoi occhi. ◆ L’hanno capito anche i cinesi: la scorsa settimana...
cinese
cinése agg. e s. m. e f. – 1. Della Cina: storia, letteratura, arte c.; padiglione alla c., chiosco; ombre c., gioco di ombre fatte con le mani su una parete; piatto c., strumento musicale a percussione che fa parte della batteria (v....