xin
Termine cinese solitamente tradotto come «cuore» o «mente». È l’organo supremo e sovrano dell’uomo che regola la complessa e ricca attività della mente e la mutevole vita dei sentimenti. Il pensiero, [...] la volontà e ogni sorta di desiderio sono in effetti governati da xin; molte parole cinesi che esprimono tali attività, come, per es., si («riflettere», «pensare»), wu («odio», «odiare»), ai («amore», «amare») e altre ancora, recano nella forma ...
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Mozi
Filosofo cinese (5°-4° sec. a.C.). Il suo nome personale (ming) era Di, ma fu noto anche come Mo Di. Poco si conosce della sua vita, se non che fu attivo in un periodo compreso fra la morte di Confucio [...] (479 a.C.) e la nascita di Mencio (372 a.C. ca.) e che verosimilmente fu originario di una famiglia di artigiani. Studiò le dottrine di Confucio, ma ne divenne un acceso critico, contestando soprattutto ...
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Rivoluzione culturale
Campagna politica cinese, il cui nome completo è Grande rivoluzione culturale proletaria (Wuchan jieji wenhua da geming), lanciata da Mao Zedong durante il suo ultimo decennio di [...] 12 agosto 1966), con il pretesto di ripulire il partito dai «revisionisti controrivoluzionari», Mao incitò le nuove generazioni cinesi a ribellarsi contro i «quattro vecchi» (vecchie correnti di pensiero, vecchia cultura, vecchie abitudini e vecchie ...
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Xiong Shili
Filosofo cinese (Huanggang 1885 - Shanghai 1968). Nato in una famiglia umilissima, poté comunque ricevere un’educazione classica basata sullo studio dei testi della tradizione confuciana. [...] È considerato unanimemente il fondatore del neoconfucianesimo contemporaneo e l’originalità e la profondità del suo pensiero attrassero un gran numero di discepoli, alcuni eminenti come Tang Junyi, Mou ...
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xu
Termine cinese solitamente tradotto come «vuoto», «vacuo», «vacuità» e spesso usato nella stessa accezione di wu («non essere») e kong («vacuo o vacuità»), sebbene quest’ultimo sia più ricorrente [...] nella tradizione buddista per significare l’assenza di ogni carattere specifico. Vi è un vuoto o una vacuità in sé e per sé, ontologica, come affermato nel Daode jing (➔) e nello Zhuangzi (➔). Tutto diviene, ...
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Zhou Dunyi
Filosofo cinese (Yingdao 1017 - Lushan 1073). Originario di una famiglia di eruditi confuciani, si ignora se abbia mai conseguito il titolo di dottore (jinshi), pur vantando un padre, Zhou [...] Fucheng, e uno zio materno, Zheng Xiang, di elevatissimo rango. Ricoprì solo cariche minori nell’amministrazione periferica dell’impero e nonostante ciò riunì attorno a sé, grazie alla sua condotta esemplare ...
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Wang Fuzhi
Filosofo cinese (1619-1692). Nato in una famiglia di eruditi della provincia dello Hunan, studiò giovanissimo i tredici Classici (Shisan jing) della tradizione confuciana. Visse gli anni più [...] drammatici del declino della dinastia Ming (1368-1644), dando prova di esemplare fedeltà alla casata imperiale, tanto da ricusare ogni successiva offerta da parte della nuova classe dirigente; trascorse ...
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Yan Yuan Filosofo cinese (Boye 1635 - ivi 1704). Vissuto in un’epoca di generale instabilità politico-sociale, segnata soprattutto dal drammatico epilogo della dinastia Ming (1368-1644), condusse una [...] culturali di Pechino, ma anche della Cina meridionale. Il decadimento della dinastia Ming, e ancor più dei costumi dei cinesi, furono, a detta di Y., un inevitabile effetto del lento smarrimento del dao. Ancora vivissimo nella condotta virtuosa dei ...
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Zhang Zai
Filosofo cinese (1020 - 1077). Sollecitato dall’erudito Fan Zhongyan a studiare «Il giusto mezzo» (Zhongyong), tornò alla tradizione confuciana dopo aver frequentato per vari anni ambienti [...] taoisti e buddisti, e averne studiato le dottrine. A Kaifeng, capitale della dinastia Song, si distinse per lo studio e l’insegnamento del Classico dei mutamenti (Yijing) e nell’anno 1057, insieme al nipote ...
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xing
Termine cinese solitamente tradotto come «natura» e derivato da sheng che significa «vita», «nascere», «far nascere», «produrre». Xing può anche semplicemente indicare la «natura umana», da cui [...] l’uso invalso di renxing, dove ren sta a significare propriamente «essere umano» o «esseri umani». Prima che il riferimento alla natura umana divenisse quasi univoco e prevalente, xing più in genere esprimeva ...
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Cinese
(cinese), s. m. Per antonomasia, Sergio Cofferati, esponente politico del centrosinistra e già segretario generale della Cgil, così soprannominato per il taglio a mandorla dei suoi occhi. ◆ L’hanno capito anche i cinesi: la scorsa settimana...
cinese
cinése agg. e s. m. e f. – 1. Della Cina: storia, letteratura, arte c.; padiglione alla c., chiosco; ombre c., gioco di ombre fatte con le mani su una parete; piatto c., strumento musicale a percussione che fa parte della batteria (v....