Poeta, autore teatrale e regista giapponese (Misawa 1935 - Tokyo 1982), principale esponente del teatro d'avanguardia (in giapp. angura, dall'ingl. underground), fiorito in Giappone attorno agli anni Sessanta. [...] ("Gli eretici", 1971), Knock (1975), Nuhikin ("Istruzioni per i domestici", 1978). È stato attivo anche come regista cinematografico, dal linguaggio surreale pur nel suo dichiarato autobiografismo. Tra i suoi film migliori: Sho o suteyo, machi e deyo ...
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Pittrice italiana (Roma 1924 - ivi 2005). Figlia del critico d'arte Enrico, iniziò precocemente a dipingere, sollecitata anche dall'ambiente intellettuale riunito intorno alla famiglia. Dopo la prima personale [...] del dinamismo futurista, seguì una figurazione caratterizzata da soggetti fissati dalla folgorazione di un fotogramma cinematografico (Macchine al tramonto, 1960). Dopo un soggiorno in Austria ritornò definitivamente a Roma, alternando frequenti ...
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Attore italiano (Fontana Liri 1924 - Parigi 1996); dalla compagnia del centro universitario teatrale di Roma passò alla compagnia di L. Visconti, con la quale recitò negli anni 1948, 1949, 1951, 1952 (La [...] anche con successo nella commedia musicale (Ciao Rudy, 1969), ma la sua popolarità è dovuta soprattutto alle interpretazioni cinematografiche: Parigi è sempre Parigi (1951); Le ragazze di piazza di Spagna (1952); Cronache di poveri amanti (1954); Le ...
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Attore, nato a Fiesole il 20 agosto 1923; laureato in architettura nel Politecnico di Milano. Si è impegnato con grande successo tanto nel teatro classico (dalla Giulietta e Romeo, del 1954, all'Amleto, [...] un Idiota rielaborato dal romanzo dostoevskijano e un Dottor Jekill e Mister Hayde dal romanzo di Stevenson. Nel campo cinematografico è stato regista di una Gradiva (1971), poco fortunata, e ha interpretato, dopo un non buono Lorenzaccio (1951), l ...
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Russell, Rosalind
Francesca Vatteroni
Attrice teatrale e cinematografica statunitense, nata a Waterburg (Connecticut) il 4 giugno 1908 e morta a Hollywood il 28 novembre 1976. Bruna, raffinata, dallo [...] seguito, fu ancora attrice drammatica in Mourning becomes Electra (1947; Il lutto si addice ad Elettra) di Dudley Nichols, adattamento cinematografico del dramma di E. O'Neill e in Picnic (1955) di Joshua Logan. Il suo talento comico tornò a brillare ...
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Regista italiano (n. Taleggio 1953). Esordì come attore nel gruppo teatrale milanese dell'Elfo (1973), che si ispirava alle esperienze collettive del Théâtre du soleil di A. Mnouchkine e della Schaubühne [...] ); Morte accidentale di un anarchico di Dario Fo (2002, con F. Bruni). Ha diretto ancora: Il Mercante di Venezia di Shakespeare (2003); La Monaca di Monza di G. Testori (2004). Rare le sue performances da attore cinematografico (Il caimano, 2006). ...
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Spettacolo
Marco Mele
Il settore dello s. dal vivo, in Italia, è largamente dipendente dal finanziamento pubblico. Musica, lirica, teatro, danza e spettacoli circensi hanno avuto introiti complessivi [...] introiti del cinema americano, nel mondo, è stato stimato nel 2005 tra i 4 e i 5 miliardi di dollari.
La sala cinematografica, in ogni caso, rimane il luogo deputato a stabilire il successo o meno di un prodotto e a determinare, di conseguenza, il ...
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GUGLIELMINO, Gian Maria
Caterina Cerra
Nacque a Genova il 25 genn. 1922 da Carlo Otto, giornalista e scrittore genovese, e da Isa Ingolotti, maggiore di quattro fratelli. Dopo aver frequentato il liceo [...] e cinema, 1967, n. 2-3, pp. 14-21; Miklós Jancsó, Torino 1970; Cinema sì. I film "segnalati" dal Sindacato critici cinematografici italiani, Roma 1982.
Il G. morì a Roma il 17 febbr. 1985.
Fonti e Bibl.: Notizie biografiche sul G. sono state fornite ...
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Sartre, Jean-Paul
Arnaldo Colasanti
Scrittore, drammaturgo e filosofo francese, nato a Parigi il 21 giugno 1905 e morto ivi il 15 aprile 1980. Protagonista del dibattito novecentesco nell'ambito del [...] ; Huis-clos (1954) di Jacqueline Audry, tratto anche questo dalla sua pièce. Le sue esperienze di lavoro cinematografico, però, risultano importanti, solo quando sanno offrire un segno preciso nel cammino della sua maturazione di intellettuale. Per ...
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Arletty
Catherine McGilvray
Nome d'arte di Léonie Marie Julie Bathiat, attrice teatrale e cinematografica francese nata a Courbevoie (Hauts-de-Seine) il 15 maggio 1898 e morta a Parigi il 24 luglio [...] vista, che dal 1962 si aggravarono fino a renderla quasi cieca; nel 1963 fu perciò costretta a porre fine all'attività cinematografica, e nel 1966 anche a quella teatrale. Conquistò in seguito una nuova popolarità con alcuni libri di memorie dal tono ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...