Regista tedesco (Amburgo 1891 - Berlino 1966); esordì ad Amburgo nel 1918 come regista ai Kammerspiele; nel 1922 fu a Monaco, dove collaborò tra l'altro con il giovane B. Brecht, e dal 1923 a Berlino, [...] 1947) e quindi del Berliner Ensemble di Brecht-Weigel sin dalla fondazione. Dal 1931 fu attivo anche come regista cinematografico: Fünf von der Jazzband (1932); Pygmalion (1935); ... nur ein Komödiant (Il re dei commedianti, 1935); Mädchenjahre einer ...
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Le misèrie d'Monssù Travèt Commedia (1863) in dialetto piemontese del letterato italiano V. Bersezio (1828-1900).
Rappresentazione, divenuta proverbiale, delle peripezie di un povero impiegato, Travet, [...] , col matrimonio della figlia e con un nuovo impiego presso un fornaio, anche la vita di Monssù Travet volgerà al sereno.
Un'ottima versione cinematografica se ne ebbe nel 1945 (Le miserie del signor Travet), per la regia dello scrittore e regista ...
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Falconetti, Renée
Alessandro Cappabianca
Attrice teatrale e cinematografica francese, nata a Sermano (Corsica) nel 1892 e morta a Buenos Aires il 12 dicembre 1946. Il suo nome rimane legato soprattutto [...] de Somerive di Georges Denola e in Clown di Maurice de Féraudy, entrambi del 1917, la F. ebbe una carriera cinematografica sostanzialmente limitata al film di Dreyer. Il regista, alla ricerca di un'attrice dal volto intenso e 'vero' da perlustrare ...
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Drammaturgo, attore e regista teatrale inglese (Teddington 1899 - Port Maria, Giamaica, 1973). Più che dalla brillante produzione drammatica (Vortex, 1924; Fallen angels, 1925; To-night at eight-thirty, [...] . Personalità estremamente versatile, fu anche sceneggiatore (Blithe spirit, 1945, e Brief encounter, 1946, diretti da D. Lean), attore cinematografico (tra l'altro, in Our man in Havana, 1959, di C. Reed), poeta (Not yet the Dodo, 1967), saggista ...
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Drammaturgo russo (Jaroslavl´ 1913 - Mosca 2004). Nel periodo del disgelo post-staliniano diede fortunati lavori spesso incentrati sulla contrapposizione tra gli ideali e le inquietudini giovanili e l'ipocrisia [...] opere successive si ricordano Gnezdo glucharija ("Il nido dell'urogallo", 1975) e Doma ("A casa", 1989), dedicato al dramma della guerra in Afghānistān. Sceneggiatore cinematografico, adattò inoltre per il teatro romanzi di Dostoevskij e Gončarov. ...
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VALENTE, Antonio
Paolo Zippel
Scenografo e architetto, nato a Sora il 14 luglio 1894, morto a Roma il 30 giugno 1975. Compiuti gli studi presso la Scuola superiore d'ingegneria e quella di architettura [...] di Jorio di G. D'Annunzio (Firenze 1938) e per opere di autori teatrali quali U. Betti, G. Forzano, ecc., e cinematografici (lo stesso Forzano, G. Alessandrini, J. Losey, ecc.). A V. si deve inoltre la progettazione e la realizzazione (1929) dei ...
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GRASSI, Ernesto
Carlo D'Alessio
Nacque a Napoli, il 24 sett. 1900, da Luigi e da Orestina Gallo.
Il padre, commerciante di preziosi, a seguito della crisi economica tra le due guerre fu costretto a [...] capo. Nel dopoguerra, il suo nome resta legato soprattutto all'attività al Roma (1950-54), in veste di critico teatrale e cinematografico ma anche di condirettore, e a La Tribuna d'Italia, che diresse dal 1954 al 1956.
Il G., inoltre, anche con ...
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Drammaturgo inglese (Wakefield, Yorkshire, 1928 - Haifa 1980). Di origine operaia, si affermò negli anni Sessanta con opere di forte denuncia sociale, sviluppando in termini quasi ossessivi il tema del [...] 1965); Belcher's luck (1966); After Haggerty (1970); Duck song (1974). M. ebbe riconoscimenti come soggettista e sceneggiatore cinematografico per Morgan! di K. Reisz (1965), tratto dalla sua commedia televisiva A suitable case of treatment (1962), e ...
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Drammaturgo russo e teorico del teatro (Mosca 1879 - Parigi 1953). Per E. la finzione è alla base della vita; donde la sua teoria della "teatralità della vita", della "teatrocrazia" e della funzione essenziale [...] dell'anima, Ciò che più importa, 1925). Lasciata la Russia dopo la rivoluzione, E. ha continuato a lavorare a Parigi, dove ha pubblicato una Histoire du théâtre russe (1947) e si è anche cimentato come regista cinematografico (Fécondité, 1929). ...
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Pittore e scenografo (Pietroburgo 1884 - New York 1946). Si formò nell'ambito delle tendenze impressioniste, post-impressioniste e simboliste dell'arte russa dell'inizio del sec. 20º. Espose sue opere [...] caffè e cabaret artistici. Nel 1920 emigrò a Parigi e nel 1923 negli USA, dove realizzò molte scenografie per il Metropolitan opera house, soprattutto per i balletti di I. Stravinskij. Lavorò anche come scenografo cinematografico a Hollywood. ...
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cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...