Nelle riprese fotografiche o cinematografiche, esposizione per un tempo di posa inferiore a quello di corretta esposizione: quando è effettuata volontariamente (s. controllata) tende a ottenere particolari [...] effetti, come un maggiore contrasto e una maggiore saturazione dei colori ...
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Titolo di alcune produzioni cinematografiche.
Film (1943; trad. it. Il cielo può attendere, 1949) del regista tedesco E. Lubitsch (1892-1947).
Film (1978; trad. it Il paradiso può attendere, 1979) scritto, [...] diretto, con B. Henry, e interpretato da W. Beatty, che sviluppa il tema canonico della reincarnazione del morto in un corpo diverso ...
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Nelle imprese cinematografiche, il responsabile dell’opera cinematografica in senso industriale e commerciale, la cui attività si estende dal campo finanziario a quello tecnico. Può essere infatti il finanziatore [...] , una persona particolarmente esperta, che talvolta proviene dal settore artistico (regista, sceneggiatore, musicista), cui una casa cinematografica affida l’organizzazione di uno o più film ecc.
Nel campo della televisione, p. esecutivo, funzionario ...
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sovraesposizione Nelle riprese fotografiche o cinematografiche, esposizione per un tempo di posa superiore al valore ottimo; nell’immagine l’eccessiva luminosità di alcune parti rende irriconoscibile i [...] dettagli ...
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ANICA
Sigla di Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche e Affini, il sindacato nazionale dell'industria cinematografica indipendente italiana, il cui campo di attività si è esteso nel corso [...] a Roma il 10 luglio del 1944 con la sigla ANIC, come rappresentanza e organo di espressione dei soli produttori cinematografici, si allargò subito ai noleggiatori e agli stabilimenti di sviluppo e stampa, aggiungendo alla sigla la A di 'Affini', e ...
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cinetoscòpio Primo apparecchio per la visione di pellicole cinematografiche: in particolare quello brevettato da T.A. Edison nel 1891 e presentato per la prima volta a New York nel 1894. Non proiettava [...] su schermo: le immagini potevano essere osservate attraverso un oculare apposito da una sola persona alla volta ...
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Premio cinematografico assegnato annualmente dall’Accademia di arti e scienze cinematografiche di Hollywood e chiamato ufficialmente Academy Award (v. tab.). La prima premiazione avvenne nel 1929 con riferimento [...] alla stagione 1927-28, e l’O. divenne in breve il premio più ambito del cinema. La statuetta, di bronzo dorato, alta circa 35 cm, scolpita da G. Stanley su disegno di C. Gibbons, raffigura un cavaliere ...
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Dramma (1893) del poeta tedesco G. Hauptmann (1862 -1946). Tra le riduzioni cinematografiche si ricorda quella con sceneggiatura e regia di Thea von Harbou, Hanneles Himmelfahrt (L'assunzione di Hannele, [...] 1934) ...
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Attore e produttore statunitense (n. Santa Monica, California, 1975). Dopo una serie di esperienze cinematografiche e televisive, nel 1997 ha ottenuto i primi riconoscimenti grazie al filmThe ice storm [...] Il personaggio che lo ha reso celebre è l’uomo ragno (Spider-man, 2002-04-07-21). A metà degli anni Duemila ha fondato la Maguire Entertainment, società di produzione cinematografica (tra le realizzazioni più note 25th hour, 2002 e Seabiscuit, 2003). ...
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Cinema d'essai
Callisto Cosulich
In Italia si definiscono cinema d'essai le sale cinematografiche che informano la programmazione a criteri di qualità artistica e d'interesse culturale. La prima che [...] générale du Centre national de la cinématographie. D'altra parte, la volontà di caratterizzare in tal senso alcune sale cinematografiche precede di molto l'adozione di questo termine: risale addirittura ai tempi del cinema muto. 'Cinéma d'art et ...
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cinematografare
v. tr. [der. di cinematografo] (io cinematògrafo, ecc.). – Ritrarre, una scena o un paesaggio, con una macchina da presa cinematografica.