Stóppa, Paolo. – Attore italiano (Roma 1906 - ivi 1988). Interprete di straordinario talento espressivo e molto dotato dal punto di vista tecnico, ha lasciato un segno indelebile nel teatro italiano, dove [...] vasto repertorio che comprendeva, in partic., A.P. Čechov, C. Goldoni, A. Miller. Importanti anche le sue interpretazioni televisive e cinematografiche: tra queste L'oro di Napoli di V. De Sica (1954) e Il marchese del Grillo di M. Monicelli (1981 ...
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Attore e regista francese (Ginevra 1920 - Parigi 1990), figlio di Georges e Ludmilla. Esordì sulle scene nel 1938 accanto ai genitori. Nel 1949 iniziò a Parigi la sua attività indipendente di regista-attore. [...] cechoviane: Oncle Vania (dal 1950 in poi); Le trois soeurs (1954, 1966); La cerisaie (1965). Tra le sue rare ma intense interpretazioni cinematografiche: Les espions (1957); L'année dernière à Marienbad (1961); La dénonciation (1962); Inferno (1979). ...
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Attrice televisiva e cinematografica statunitense (n. Freeport, Illinois, 1964). Laureatasi in recitazione alla Rutgers University (1987), ha intrapreso la carriera di attrice lavorando in diversi teatri [...] (1997-2002, Golden Globe come migliore attrice nel 1998). Ormai molto nota, F. ha preso parte ad alcune produzioni cinematografiche (si ricorda Frágiles, 2005), senza tuttavia eguagliare il successo ottenuto sul piccolo schermo. Tra il 2006 e il 2011 ...
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Attrice cinematografica e televisiva francese (Saint-Hyppolite 1936 - San Miguel de Allende 2023). Protagonista di numerose pellicole francesi, nel 1960 ha ottenuto un Orso d’argento al Festival internazionale [...] grazie a pellicole italiane quali Piedone lo sbirro (1973) e Il maestro di violino (1976), negli anni Ottanta ha diradato le partecipazioni cinematografiche (come Di padre in figlio del 1982) alternandole a quelle televisive (Molly’O del 1986). ...
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Carpi, Fiorenzo
Paolo Patrizi
Compositore, nato a Milano il 19 ottobre 1918 e morto a Roma il 21 maggio 1997. Fu musicista eclettico, tenacemente alla ricerca del 'nuovo' ma sempre fedele a un'estetica [...] 'ultima, che lo portò a sperimentare nuovi terreni espressivi come le 'musiche di commento' (prima teatrali, poi cinematografiche) e a legarsi ad autori particolari che gli consentissero di sviluppare un personale discorso musicale. Nacquero così i ...
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Attore italiano (Fontana Liri 1924 - Parigi 1996); dalla compagnia del centro universitario teatrale di Roma passò alla compagnia di L. Visconti, con la quale recitò negli anni 1948, 1949, 1951, 1952 (La [...] anche con successo nella commedia musicale (Ciao Rudy, 1969), ma la sua popolarità è dovuta soprattutto alle interpretazioni cinematografiche: Parigi è sempre Parigi (1951); Le ragazze di piazza di Spagna (1952); Cronache di poveri amanti (1954); Le ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1919 - Cracovia 2003). Espresse con severo realismo le esperienze della guerra e dell'occupazione sofferte dalla sua generazione (Polska jesień "Autunno polacco", 1955). Scrisse [...] ", 1964), saggi (Przed nieznanym tribunałem "Di fronte a un tribunale sconosciuto", 1975) e sceneggiature cinematografiche. Altre opere: Maleńka encyklopedia totalizmu ("Breve enciclopedia del totalitarismo", 1990); Mija dzień ("Il giorno scorre ...
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Chandler, Raymond (propr. Raymond Thornton)
Francesco Di Pace
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a Chicago il 23 luglio 1888 e morto a La Jolla (California) il 26 marzo 1959. Per le sue creazioni [...] Farewell, my lovely (1940), seguiti poi da The high window (1942) e The lady in the lake (1943), i cui diritti cinematografici furono ben presto venduti a Hollywood, anche se non sempre l'amaro senso morale della visione di C. fu restituito nei film ...
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Daney, Serge
Rinaldo Censi
Critico cinematografico francese, nato a Parigi il 4 giugno 1944 e morto ivi il 12 giugno 1992. È stato uno degli esponenti di maggior rilievo della riflessione critica successiva [...] autori hollywoodiani, e la battaglia per l'affermazione della politique des auteurs, la rivista mostrava un'apertura verso le nuove cinematografie emergenti in Europa, ma anche in Asia e in America Meridionale. In quegli anni D. sviluppò e affinò la ...
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OZEP, Fedor
Daniele Dottorini
Ozep, Fëdor (propr. Ocep, Fëdor Aleksandrovič)
Sceneggiatore e regista russo, nato a Mosca il 9 febbraio 1895 e morto a Los Angeles il 20 giugno 1949. Emigrato alla fine [...] per il teatro e il cinema. Iniziò a lavorare nel mondo del cinema ‒ dopo una breve esperienza come critico cinematografico negli anni dell'università ‒ come sceneggiatore per Jakov A. Protazanov in Pikovaja dama (1916, La dama di picche), tratto ...
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cinematografare
v. tr. [der. di cinematografo] (io cinematògrafo, ecc.). – Ritrarre, una scena o un paesaggio, con una macchina da presa cinematografica.