Scrittrice austriaca (Vienna 1888 - Hollywood 1960). Visse molti anni a Berlino, poi emigrò negli USA (a Hollywood). I suoi romanzi, spesso a sfondo pseudosociale (Stud. chem. Helene Willfüer, 1929; Menschen [...] im Hotel, 1929; Marion lebt, 1946; Schicksalsflug, 1947) hanno avuto ovunque molto successo, anche in riduzioni cinematografiche. Postumo è stato pubblicato un suo volume di ricordi (Es war alles ganz anders, 1962). ...
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Doig, Peter
Doig, Peter. – Artista britannico (n. Edimburgo, 1959). Attento sia alla pittura di Egon Schiele e di Gustav Klimt sia a quella di Paul Gauguin, i suoi soggetti preferiti sono i paesaggi, [...] di Venezia e lo stesso anno la passione per il cinema lo porta a organizzare nel suo studio una rassegna cinematografica settimanale, FilmStudioClub, con l’artista di Trinidad Che Lovelace, per la quale oltre a proiettare e selezionare i film ...
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Branagh, Kenneth (propr. Kenneth Charles)
Luigi Guarnieri
Attore e regista teatrale e cinematografico irlandese, nato a Belfast il 10 dicembre 1960. Attore di solida formazione teatrale, suggestivamente [...] fondando nel 1987, con D. Parfitt, una sua compagnia, la Renaissance Theatre Company. Nel 1989 ha debuttato come regista cinematografico con Henry V (Enrico V), in un immediato confronto a distanza con la versione girata nel 1945 da Laurence Olivier ...
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Soprannome (propriamente "il diavolo") del principe romeno Vlad II. Alla fama di crudeltà di questo principe e del figlio di lui Vlad III l'Impalatore si deve il nome Dràcula, che attraverso tradizioni [...] popolari, opere letterarie (soprattutto il romanzo Dracula pubblicato nel 1897 dall'irlandese Bram Stoker) e cinematografiche, è diventato simbolo di vampiro. ...
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Showgirl e attrice italiana (n. Sassari 1978). Dopo aver conquistato il pubblico italiano in Striscia la notizia (1999-2002), negli anni Duemila ha presentato diversi programmi TV (Controcampo e Festivalbar [...] fra gli altri), ma ha anche recitato in alcune produzioni televisive (come Carabinieri e Love Bugs) e cinematografiche (quali Natale a New York, 2006, e La seconda volta non si scorda mai, 2008). Consolidata la notorietà in patria, è volata negli ...
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Industriale (Hull, Yorkshire, 1888 - Winchester 1972); interessato nel commercio dei cereali, nel 1933 si dedicò al cinema come mezzo di propaganda per la Chiesa metodista fondando la Religious film society. [...] organizzò la Gaumont-British e nel 1944 la Eagle-Lion per la distribuzione nel mondo di film inglesi di varie case e l'esercizio di sale cinematografiche. Nel 1946 costituì la Arthur Rank Organization, che comprendeva tutte le branche dell'industria ...
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Scrittore statunitense (Cleveland, Ohio, 1934 - Los Angeles 2018). Appassionato di fantascienza, negli anni Cinquanta si è trasferito a New York dove ha iniziato a collaborare con le riviste amatoriali [...] del settore pubblicando numerosi racconti, saggi e articoli. Dopo una breve parentesi come sceneggiatore di serie televisive e cinematografiche (tra cui Star Trek, The twilight zone e Babylon 5), E. si è dedicato completamente alla narrativa, ...
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Redmayne, Eddie (propr. Edward John David). – Attore teatrale e cinematografico britannico (n. Londra 1982). Ha debuttato con felici esiti nella recitazione teatrale (La dodicesima notte, 2002; The goat [...] interpretative nelle serie televisive Doctors (2003) e Elizabeth I (2005), cui ha fatto seguito la recitazione in pellicole cinematografiche quali Like minds (Symbiosis - Uniti per la morte, 2006), The Good Shepherd (The Good Shepherd - L'ombra del ...
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Attrice italiana (Milano 1941 - Roma 2013). Dopo una breve attività teatrale (partecipò, tra l'altro, all'Orlando furioso di L. Ronconi, 1969), si è affermata come attrice brillante nei film di L. Wertmüller [...] Euripide, 1987; La bisbetica domata di Shakespeare, 1992; L'affare Makropoulos di K. Čapek, 1993). Tra le sue interpretazioni cinematografiche si ricordano ancora: Panni sporchi (1999); Un uomo per bene (1999); L'amore ritorna (2004); Vieni via con ...
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Attrice drammatica (Adelaide 1898 - Santa Barbara, Los Angeles, 1992); trasferitasi negli USA, nel 1918 esordì a New York e nel 1928 a Broadway. Acclamata interprete del teatro di O'Neill (Strange interlude, [...] 1930; Mourning becomes Electra, 1931), di Shakespeare (Hamlet, 1936), nel 1937 interpretava a Londra il Macbeth. Delle sue interpretazioni cinematografiche la più nota resta quella di Mrs. Danvers in Rebecca, la prima moglie di Hitchcock. ...
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cinematografare
v. tr. [der. di cinematografo] (io cinematògrafo, ecc.). – Ritrarre, una scena o un paesaggio, con una macchina da presa cinematografica.