Leander, Zarah
Francesco Costa
Nome d'arte di Zarah Stina Hedberg, attrice cinematografica e teatrale svedese, nata a Karlstad il 15 marzo 1907 e morta a Stoccolma il 23 giugno 1981. Bruna e imponente, [...] ) e La Habanera (Habanera), entrambi del 1937.Iniziò a recitare e cantare sulle scene svedesi nel 1929 e debuttò nel cinema nel 1931 in Dantes mysterier (I misteri di Dante) di Paul Merzbach, in cui appariva ancora acerba, interpretando nello stesso ...
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Bost, Pierre
Marzia G. Lea Pacella
Autore e sceneggiatore cinematografico e teatrale francese, nato a Lasalle (Gard) il 5 settembre 1901 e morto a Parigi il 10 dicembre 1975. La sua carriera si intrecciò [...] Si dedicò anche al giornalismo, come critico letterario e poi cinematografico, e nel 1928 curò un fascicolo della collana Le cinéma romanesque intitolato La passion et la mort de Jeanne d'Arc, in occasione della presentazione del film di Carl Theodor ...
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Attore italiano (Milano 1920 - Pettenasco, Novara, 2020). Attore versatile, con una dizione chiara e con vena ironica, ha saputo interpretare personaggi diversi riuscendo a far emergere la loro natura [...] si ricordano Enrico '61 (1961) e My Fair Lady (1964) di Garinei e Giovannini. Pur recitando anche come doppiatore e per il cinema, è stato in teatro che ha espresso meglio le sue doti, passando dai classici all'amato Pirandello, da Goldoni a Ionesco ...
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Attore e regista italiano (n. Firenze 1942). Fin dalle esperienze con la cooperativa Granteatro da lui fondata nel 1971, sia come regista, sia come interprete caratterizzato dalla recitazione fortemente [...] e la virtù, 1976) e T. Bernhard (Claus Peymann compra un paio di pantaloni e viene a mangiare con me, 1990). Nel cinema ha interpretato, tra le altre pellicole: Morte di un matematico napoletano di M. Martone (1992), La scorta di R. Tognazzi (1993 ...
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Drammaturgo britannico (Manchester 1935 - Boston Spa, West Yorkshire, 2024). Dedicatosi all'insegnamento di lingua e letteratura inglese, ha lavorato successivamente per la BBC (1965-72). L'ideologia marxista [...] quanto una testimonianza importante, anche se di parte, delle lotte operaie in Inghilterra. Ha scritto anche la sceneggiatura, per il cinema, di Reds (1981) e These are the times. A life of Thomas Paine (2005) e, per la televisione, di diversi ...
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Attore italiano (Roma 1919 - ivi 2011). Dopo una lunga attività in varie compagnie di prosa (A. G. Bragaglia, Gassmann, Gioi-Cimara) e di rivista (Paone, Tognazzi-Masiero), dove si mise in evidenza per [...] , Dürrenmatt, Terron, Orton), senza trascurare un autore italiano del primo Ottocento ingiustamente dimenticato come G. Giraud (Il galantuomo per transazione). Con ruoli quasi sempre da comprimario, si è dedicato anche al cinema e alla televisione. ...
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sceneggiata Genere di spettacolo teatrale, parlato e cantato, tipicamente napoletano, che trae per lo più origine da una canzone popolare, dalla quale derivano il titolo e il tema, con pochi personaggi-maschere [...] Lacreme napulitane musicati da L. Bovio. Rivalutata negli anni 1970 dalla critica, in quanto singolare esempio di teatro popolare ed epico, la s. è stata rilanciata da nuovi interpreti come M. Merola, che hanno riproposto il genere anche nel cinema. ...
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Hecht, Ben
Francesco Di Pace
Sceneggiatore, regista cinematografico, scrittore e commediografo statunitense, nato a New York il 28 febbraio 1894 e morto ivi il 18 aprile 1964. Definito lo 'Shakespeare [...] del governo inglese, verso la cui politica in Palestina egli fu molto critico. In quegli anni il suo apporto al cinema, a parte i contributi non ufficiali, fu piuttosto di routine e può essere ricordato soprattutto per la sceneggiatura di Miracle ...
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Rey, Fernando (propr. Casado D'Arambillet Veiga Rey, Fernando)
Marco Pistoia
Attore teatrale e cinematografico spagnolo, nato a La Coruña il 20 settembre 1917 e morto a Madrid il 9 marzo 1994. Anche [...] dei due mondi), A las cinco de la tarde (1961). Sempre nel 1961 vi fu il decisivo incontro con Buñuel del cui cinema R. divenne una vera icona: in Viridiana (1961), Tristana (1970) e Cet obscur objet du désir (1977; Quell'oscuro oggetto del desiderio ...
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sceneggiatura La ripartizione in scene di un’opera teatrale, cinematografica o radiotelevisiva e il testo in cui è fissata.
Nella cinematografia, la s. è l’ultima fase dell’elaborazione scritta del soggetto [...] produttore o da un attore, che invitano lo sceneggiatore a lavorare sul progetto. Mentre nel cinema italiano il soggetto originale è la regola, nel cinema americano è più frequente che si parta da un’opera preesistente, in grado di offrire maggiori ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...