Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] l’estesa diffusione di un italiano parlato (➔ lingua parlata; ➔ sociolinguistica), favorita anche da nuovi mezzi tecnici (radio, cinema, televisione), permise di porre su nuove basi il problema dell’uniformità della pronuncia e del lessico: di fatto ...
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I cosiddetti corpora (sing. corpus) linguistici sono collezioni, per lo più di grandi dimensioni, di testi orali o scritti prodotti in contesti comunicativi reali (per es., registrazioni di discorsi o [...] = Bortolini, Tagliavini & Zampolli 1971). Il LIF, che campiona circa 500.000 parole (tratte da testi teatrali, periodici, romanzi, cinema e sussidiari, in parti uguali), fu utilizzato, tra l’altro, da Tullio De Mauro per determinare la lista di ...
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L’➔accordo morfologico (di ➔ genere e di ➔ numero) tra i diversi elementi presenta varie forme.
Una sequenza di soggetti può presentare profili diversi e, quanto all’accordo, esiti diversi:
(a) se uno [...] mi ha guardata come se fossi uno scarafaggio, Bordiglioni & Badocco 2002), le canzoni (esempi in De André, Guccini, Vanoni) e il cinema (cfr. Telve 2008b: 157 e 160).
L’accordo del participio con l’oggetto è invece obbligatorio con ne usato come ...
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Gli elementi formativi sono elementi morfologici non autonomi, tratti dalle lingue classiche (greco e latino), impiegati per formare composti (➔ composizione), di norma in combinazione con un altro elemento [...] ricavati per accorciamento più usati nella lingua comune possono acquisire autonomia ed essere impiegati come nomi invariabili (cinema, foto, moto), e talora anche con funzione attributiva in posizione postnominale (per es., trasmissione stereo, film ...
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L’epiteto (dal gr. epítheton «aggiunta») è un nome, un aggettivo o una locuzione che si aggiunge a un nome a cui può essere legato da diversi gradi di necessità. Nei testi di retorica è indicato come figura [...] Andreotti, il divo; Palmiro Togliatti, il migliore; Gianni Agnelli, l’avvocato; Silvio Berlusconi, il cavaliere) e del cinema (Vittorio Gassman, il mattatore).
Dionisio Trace (1883), Ars grammatica, edidit G. Uhlig, in Grammatici Graeci recogniti et ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] volumetto Cronologia della lingua italiana e Bruno Migliorini saranno date o nuove:
(7) La data d’inizio in Italia del cinema sonoro non figura nel volumetto Cronologia della lingua italiana (1975) di Bruno Migliorini («La Crusca per voi» 25, 2002, p ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] a diffondere livelli omogenei e condivisi di competenza linguistica e lessicale. La stampa quotidiana e periodica, il cinema, la radio, la televisione e, da ultimo, l'informatica e le reti telematiche svolgono contemporaneamente i ruoli ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] regionali e di modi del parlato, anche basso e becero. Tale varietà domina ormai nei media (televisione, radio, cinema) e appare spesso anche nella stampa d’informazione. Ciò ha dato luogo alla radicale ➔ semplificazione di alcune strutture (come ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] posto del congiuntivo e del condizionale, del tipo se ero alto giocavo a pallacanestro, se venivi prima andavamo al cinema, ecc.
I costrutti vanno dal controfattuale (indicante irrealtà nel passato) al possibile (Mazzoleni 1992: 177 segg.):
(24) Se ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] parte della popolazione. Questa nuova padronanza linguistica diffusa, assieme all’impatto esercitato su un ampio pubblico dal cinema del Neorealismo, introdusse nel teatro un’ampia gamma di varietà e registri e consentì agli autori di orchestrare ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...