Scrittrice e sceneggiatrice statunitense (Sisson, California, 1893 - New York 1981). Formatasi nell'ambiente intellettuale più spregiudicato dell'America tra le due guerre, lavorò come sceneggiatrice fin [...] (da cui furono tratti due film omonimi nel 1926 e nel 1953), L. ha continuato a firmare alcuni dei migliori copioni del cinema americano (The struggle di D. W. Griffith, 1931; San Francisco di W. Van Dyke, 1936; The women di G. Cukor, 1939), ha ...
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L’attività di cercare clandestinamente di acquisire in vario modo, a favore proprio o di altri, notizie che dovrebbero rimanere riservate.
Diritto
Delitto commesso da chiunque si procura, a scopo politico [...] servizi (I tre giorni del Condor, 1975, di S. Pollack). In generale si può dire che sicuramente è stato il cinema a far nascere il mito dell’agente segreto super-eroe scaltro ed elegante, dotato di straordinarie capacità atletiche e di eccellenti ...
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incomunicabilità Incapacità o impossibilità di comunicare con altri, o più spesso con tutti gli altri, di stabilire un rapporto vivo e profondo di conoscenza con sé stessi e con gli altri, da cui deriva [...] molta letteratura del Romanticismo e, più ancora, del primo Novecento (culminante in Italia nell’opera di L. Pirandello), confluiscono nel dopoguerra nel più ampio motivo dell’alienazione esistenziale, trovando anche espressione artistica nel cinema. ...
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VARESE, Claudio
Anna Dolfi
Critico e saggista, nato a Sassari il 23 agosto 1909. Allievo e perfezionando della Scuola Normale Superiore di Pisa, ove si era laureato con A. Momigliano, di cui fu assistente [...] la fusione di elementi culturali, artistici e figurativi (i suoi interventi su Cinema, Bianco e nero, Cinema nuovo furono poi raccolti nel volume Cinema arte e cultura, 1963), e a interessarsi delle implicazioni scenografiche, registiche della parola ...
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Scrittore italiano (Napoli 1902 - ivi 1963). Collaborò a varî periodici e giornali, fra cui il Corriere della sera. I suoi volumi di narrativa, per lo più racconti napoletani di ispirazione anche se l'ambiente [...] , 1958; Gli alunni del tempo, 1960; Le milanesi, 1962; Il teatrino del Pallonetto, post., 1964; ecc.). Si occupò anche di cinema, sia come sceneggiatore, sia come critico, ma di una critica che si risolve spesso in uno spettacolo personale, carico di ...
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Scrittore e professore universitario italiano (Roma 1919 - ivi 1969), figlio di Antonio. Anglista, prof. (dal 1955) all'univ. di Roma, si è occupato particolarmente di J. Webster, di Melville, del teatro [...] Shakespeare (1963); Le rondini dell'Orfeo (volume di ricordi, 1965); Le acque rosse del Potomac (raccolta di saggi sul cinema e sulla televisione, 1967). Postumi sono stati pubblicati i volumi Abitare la battaglia (1970) e Memorietta sul colore del ...
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Sabatini, Mariano. – Giornalista e scrittore italiano (n. Roma 1971). Dagli anni Novanta ha scritto di cultura e spettacoli su quotidiani (tra gli altri, Il Tempo, Il Messaggero e i quotidiani del gruppo [...] Mattina), ideatore e conduttore di ATuXTv e Techetechemé su InBlu Radio, dopo avere pubblicato i saggi La sostenibile leggerezza del cinema (2001), Trucchi d’autore (2005), Altri trucchi d’autore (2007), Ci metto la firma! (2009), L’Italia s’è mesta ...
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JHABVALA PRAWER, Ruth
Rosario Portale
Scrittrice inglese figlia di genitori polacchi, nata in Germania, a Colonia, il 7 maggio 1927. Rifugiatasi con la famiglia in Inghilterra nel 1939, divenne cittadina [...] ove rimase fino al 1975, quando si trasferì negli Stati Uniti. È autrice di romanzi, racconti, commedie e sceneggiature per il cinema (quasi tutti i film di J. Ivory) e la televisione. Fra i vari riconoscimenti ottenuti, il Booker Award nel 1975 per ...
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Brancati, Vitaliano
Raffaele Manica
Scrittore e sceneggiatore, nato a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907 e morto a Torino il 25 settembre 1954. La causticità e persino il timbro allucinato e sferzante [...] la prospettiva di un moralismo superiore capace di far ridere eppure di testimoniare la radicalità della polemica. Con il cinema B. ebbe un duplice rapporto. Da un lato, infatti, molti registi si sono ispirati direttamente alla sua opera. Senza ...
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Badiou, Alain. – Filosofo, romanziere e drammaturgo francese (n. Rabat 1937). Docente dell’École normale supérieure dal 1999, poi professore emerito, direttore del Collège international de philosophie [...] le subtil, 1984; Ahmed philosophe, 1995; Les Citrouilles, 1996; L'incident d'Antioche. Tragedie en trois actes, 2013). Al cinema come forma di espressione dei paradossi e dei nodi dell’esistenza B. ha dedicato articoli e saggi, riuniti in edizione ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...