Promozione
Sergio Toffetti
Il cinema ereditò i primi strumenti promozionali dagli spettacoli di piazza, dal music hall, dal teatro di ombre cinesi, come il parigino Le chat noir che già pubblicizzava [...] quali i giornalisti, che a loro volta dovrebbero moltiplicarne gli effetti promuovendo il film.
Accanto a questi strumenti, il cinema si è alleato sin dalle origini con l'editoria di massa, elaborando progressivamente una vera e propria mitologia per ...
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Pioniere del cinema (Parigi 1861 - ivi 1938); proprietario del Théâtre Robert Houdin (1888), fondò la prima casa di produzione cinematografica, la Star film (1896), e costruì il primo studio a Montreuil-sous-Bois. [...] de Gulliver (1902); À la conquête du Pôle (1912). Inventò i trucchi elementari del cinema, fondò la Chambre syndicale du cinéma français. Scomparso dal mondo del cinema, fu ritrovato nel 1928 venditore ambulante in condizioni di assoluta povertà. ...
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Regista e teorico del cinema e delle arti (Riga 1898 - Mosca 1948). Studente d'ingegneria, soldato nell'esercito rosso, disegnatore e cartellonista, esordì come scenografo nel teatro del Proletkul′t (1920) [...] - gli anni dal 1924 al 1929 si caratterizzano per l'audacia delle innovazioni che E. introdusse nel linguaggio del cinema e che poté diffondere come insegnante di regia nell'Istituto statale di cinematografia (del 1928). Se Stačka ("Sciopero", 1924 ...
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Ungheria
Cinematografia
Il cinema dell'U. fu uno dei più floridi d'Europa tra la fine della Prima guerra mondiale e la fine della Seconda, nonostante una grave crisi attraversata durante gli anni Venti. [...] Napló gyermekeimnek, 1982, ma uscito nel 1984, Diario per i miei figli; Napló szerelmeimnek, 1987, Diario per i miei amori).
Il cinema in U. ha attraversato con relativa facilità i rivolgimenti seguiti alla fine del regime. Nel 1994 la Mafilm è stata ...
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Psicologo, teorico del cinema e critico d'arte tedesco naturalizzato statunitense (Berlino 1904 - Ann Arbor , Michigan, 2007). Tra i maggiori rappresentanti della Gestaltpsychologie, si occupò approfonditamente [...] e della sua autonomia rispetto alle altre arti. Di famiglia ebrea, dal 1933 al 1938 visse a Roma lavorando nell'ambiente del cinema, collaborando con G. Aristarco, F. D'Amico e P. Milano. Promulgate le leggi razziali anche in Italia, emigrò negli USA ...
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Festival Panafricain du Cinéma de Ouagadougou, festival dedicato alle eccellenze del cinema africano; istituito nel 1969, si tiene ogni due anni a Ouagadougou (Burkina Faso) ed è una vetrina d’eccezione [...] , cortometraggi, documentari e serie televisive), ogni edizione prevede dibattiti e riflessioni su tematiche legate all’attualità africana; così F. si propone di promuovere il cinema come strumento per “risvegliare” la coscienza dei popoli africani. ...
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Attrice del cinema muto ungherese (Vése, Somogy, 1901 - New York 1931); ballerina in Germania, il suo successo nel cinema fu segnato da Variété (1925), nel quale diede vita a un personaggio pieno di fascino [...] e di seduzione. Interpretò ancora Manon Lescaut (1926), per passare poi in America a recitare in Sorrows of Satan (Gelosia, 1926), The heart thief (1927), The informer (1929) ...
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Scrittore, teorico del cinema, soggettista e regista cinematografico italiano (Acireale 1902 - Roma 1959); insegnante al Centro sperimentale di cinematografia dal 1936 al 1943, ne fu commissario dal 1944 [...] dei saggi di B. Balász e di R. Arnheim. Tra le sue sceneggiature: La peccatrice (1940); Via delle cinque lune (1941); Caccia tragica (1947). Postumi i voll.: Il film e il risarcimento marxista dell'arte (1960) e Servitù e grandezza del cinema (1962). ...
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Fisiologo e pioniere del cinema (Beaune 1830 - Parigi 1904). Prof. di semiotica cardiologica all'École Pratique di Parigi, poi direttore di un laboratorio di fisiologia e infine (1867) prof. di storia [...] importanti le sue ricerche sul calore animale, sulla funzione muscolare, sulla fisiologia del movimento, sui fenomeni elettrici, sull'azione di alcuni veleni, ecc. Nel campo del cinema si devono a lui numerose geniali e importanti innovazioni. ...
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Attore e regista del cinema muto italiano (Torino 1879 - Roma 1930). Ideatore e interprete del personaggio di Za la Mort (romantico teppista da contrapporre al celebre ladro gentiluomo francese, A. Lupin), [...] femminile di Za la Vie, interpretato dalla sua compagna Kally Sambucini (1892-1963), fu tra le più interessanti figure del vecchio cinema italiano. Tra i numerosi film da lui interpretati e diretti: Za la Mort (1916); Za la Mort contro Za la Mort ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...