Nome d'arte dell'attore statunitense Frederick McIntyre Bickel (Racine, Wisconsin, 1897 - Los Angeles 1975); dal 1920 attore teatrale, dal 1928 lavorò anche nel cinema, dove si affermò con il duplice ruolo [...] in Dr. Jekyll and Mr. Hyde (1932) di R. Mamoulian, per il quale vinse l'Oscar. Tra i film successivi: The sign of the cross (1932); Design for living (Partita a quattro, 1933); Death takes a holiday (1934); ...
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Attore (Pietroburgo 1906 - Castelldefels, Barcellona, 1972); educato in Gran Bretagna, dopo una breve parentesi nell'industria tessile, esordì quasi contemporaneamente in teatro e nel cinema inglese. Tra [...] i film più noti di questo attore elegante e sottile, spesso impiegato in parti di aristocratico e di avventuriero, ricordiamo: Lloyds of London (1937); Rebecca (1940); The moon and sixpence (1942); The ...
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Spettacolo
Marco Mele
Il settore dello s. dal vivo, in Italia, è largamente dipendente dal finanziamento pubblico. Musica, lirica, teatro, danza e spettacoli circensi hanno avuto introiti complessivi [...] , mentre in Germania, Francia e Spagna si oscilla tra l'1,4 e l'1,5%. In Francia, gli investimenti pubblici nel cinema sono superiori, da soli, all'importo dell'intero FUS italiano destinato a tutte le attività di s., compresi i circhi equestri.
In ...
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Bíró, Lajos
Riccardo Martelli
Scrittore, produttore e sceneggiatore cinematografico ungherese, nato a Nagyvárad (od. Oradea, Romania) il 22 agosto 1880 e morto a Londra il 9 settembre 1948. Lavorò per [...] di Bagdad) di Ludwig Berger e Michael Powell (in collaborazione con altri). Riprese quindi l'attività letteraria; tornò al cinema poco prima della morte, collaborando nuovamente con A. Korda per la commedia An ideal husband (1948; Un marito ideale ...
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Borelli, Lyda
Margherita Pelaja
Attrice cinematografica e teatrale, nata a La Spezia il 22 marzo 1884 e morta a Roma il 2 giugno 1959. Una delle prime dive del cinema muto, rappresentò sullo schermo [...] interpretazione di rilievo per l'atmosfera estetizzante che riuscì a creare intorno alla figura della protagonista. Nel 1913 esordì nel cinema con Ma l'amor mio non muore!, adattamento di un feuilleton diretto da Mario Caserini. Come Elsa Holbein, la ...
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Commediografo e critico italiano (Vicenza 1903 - Bologna 1968). Cultore del teatro dialettale (Il teatro veneto, 1948), critico estroso e anticonformista di teatro (Bene gli altri, 1933) e di cinema (Vecchio [...] cinema italiano, 1940), fu autore di originali commedie in dialetto veneto (La fumara, 1933; Quando al paese mezogiorno sona, 1936), di grande forza satirica. ...
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Pilotto, Camillo
Stefania Carpiceci
Attore cinematografico e teatrale, nato a Roma il 6 febbraio 1888 e morto ivi il 27 maggio 1963. Figlio d'arte, dopo aver calcato giovanissimo le tavole del palcoscenico, [...] . Recitò allora, con irruenza e generosità giovanili, accanto a Dina Galli, Emma Gramatica e Armando Falconi.
Nel 1916 passò al cinema, rivestendo in Il sopravissuto di Augusto Genina, il ruolo del cattivo in una piccola parte. Il successo gli arrise ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] 1949, 19-20 (con scritti di J. Auriol, M. Verdone, C. Autant-Lara, L.H. Eisner, J. Manuel).
La moda e il costume nel cinema, a cura di M. Verdone, Roma 1950.
G. Annenkov, En habillant les vedettes, Paris 1951 (trad. it. Milano-Roma 1955).
M. Verdone ...
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Trauberg, Leonid Zacharovič
Ornella Calvarese
Sceneggiatore e regista teatrale e cinematografico ucraino, nato a Odessa il 17 gennaio 1902 e morto a Mosca il 14 novembre 1990. Il nome di T. resta indissolubilmente [...] totale da ogni esigenza realista e assumeva un'intensità che ne fa tuttora uno dei pochi film autenticamente epici del cinema sovietico degli anni Venti. Due anni dopo T. e Kozincev realizzarono il loro primo film sonoro con le musiche originali ...
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Regista tedesco, nato a Bad Wörishofen, in Baviera, il 31 maggio 1946. Quasi venticinque film in dieci anni (dal 1966), una decina e più di testi per il teatro (dal 1968), dodici radiodrammi, altrettante [...] pur partendo da rigorose posizioni intellettuali; con uno stile che, nonostante il distacco oggettivo professato dal "Giovane cinema", tende, pur senza coinvolgere, a far partecipare in favore dei personaggi proposti; osservati, di solito, fra le ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...