Famiglia di comici. Capostipite, Nicola, Arlecchino pronto e vivace della seconda metà del Settecento, dapprima con P. Rossi e O. Paganini, poi (1780) solo. La moglie Teresa, elegante e briosa "servetta". [...] scene nel 1935. La sorella Pina (Castroreale, Messina, 1890 - Milano 1984) è stata fra le più note attrici italiane del cinema muto. Tra i film da lei interpretati: Tigre reale (1916); Il padrone delle ferriere (1919); Il romanzo di un giovane povero ...
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Attore italo-tedesco (Trieste 1880 - Vienna 1935); artista di sottili risonanze, ha toccato con varia efficacia tutta la gamma dei personaggi tragici, affermandosi in quelli dalle note più intime e delicate: [...] alla Deutsche Volks bühne di Berlino. Dopo la prima guerra mondiale recitò a Mosca (1924-25) e a Parigi (1927), con compagnia propria. In Italia (1933) interpretò La leggenda di Ognuno, Amleto e Il cadavere vivente. Fu attivo anche nel cinema. ...
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Davis, Bette (propr. Ruth Elizabeth)
Callisto Cosulich
Attrice cinematografica e teatrale statunitense, nata a Lowell (Massachusetts) il 5 aprile 1908 e morta a Parigi il 6 ottobre 1989. Dotata di carattere [...] , piccola società indipendente: la carriera dell'attrice aveva preso una china pericolosa, tanto che la D. pensò di abbandonare il cinema e tornare al teatro. Ma il famoso attore inglese George Arliss la richiese come partner per il film che avrebbe ...
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Leigh, Mike
Giovanni Grazzini
Regista cinematografico e teatrale inglese, nato a Salford (Lancashire) il 20 febbraio 1943. Si è imposto all'attenzione della critica con High hopes (1988; Belle speranze) [...] ), Abigail's party (1977) e Meantime (1983). Dalla fine degli anni Ottanta la sua attività si è rivolta prevalentemente al cinema, dove ha impiegato con successo un metodo di lavoro assai personale, messo a punto nel corso dell'esperienza teatrale e ...
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Comico del varietà italiano (Napoli 1870 - Roma 1945). Canzonettista e attore brillante, dal 1891 s'impose con le sue macchiette creando un fortunato genere di spettacolo comico con spiccate ambizioni [...] S. Di Giacomo, F. Russo, R. Bracco, E. Murolo, C. Veneziani, Trilussa, L. Locatelli. Il suo successo durò fino alla prima guerra mondiale; negli ultimi anni ebbe un momento di popolarità come attore di cinema (Kean, 1940; Miseria e nobiltà, 1941). ...
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Regista italiano (Verona 1924 - Milano 2022). Tra il 1948 e il 1952 creò a Padova, per il Teatro dell'università da lui fondato, le prime moderne rappresentazioni di testi del Ruzzante e di B. Brecht, [...] Koestler, J. B. Priestley, U. Betti, G. Greene, G. B. Shaw, P. Levi. Attivo anche nel teatro d'opera, nel cinema (Il terrorista, 1963; La Betìa, 1971) e nella televisione (Mosè, 1976), direttore del Teatro Stabile di Torino (1957-68) e sovrintendente ...
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Commediografo inglese (Islington 1925 - Twickenham 2004). Nella sua vasta produzione teatrale si avverte l'eco dissimulata di una tematica psicologica che, partendo da Pirandello, arriva a Beckett e a [...] The borage pigeon affair (1970); Games (1973); Bodies (1979); Fall (1985). Scrisse anche numerose commedie radiofoniche e televisive e adattò per il teatro e per il cinema opere di Cervantes, H. von Kleist, K. Vonnegut, D. H. Lawrence e I. Murdoch. ...
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Comden, Betty (propr. Elizabeth)
Patrick McGilligan
Attrice teatrale e cinematografica, autrice di testi musicali, commediografa e sceneggiatrice statunitense, nata a New York il 3 maggio 1919. La C. [...] Quando lo studio system entrò in crisi, la C. e Green lasciarono la MGM e rientrarono a New York. Il loro ritorno al cinema avvenne nel 1958 con l'adattamento del testo teatrale di J. Lawrence per Auntie Mame (La signora mia zia) di Morton DaCosta e ...
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Scrittore francese (Sainte-Foy-lès-Lyon 1899 - Parigi 1974); è noto soprattutto per lo spirito brillante e la fantasia delle sue opere drammatiche, tra le quali: Voulez-vous jouer avec moâ? (1923);
Malborough [...] de La Galette (1951); Patate (1957); L'idiote (1960); Turlututu (1962); Machin-Chouette (1964); Gugusse (1968), La débauche (1973). Nominato accademico di Francia nel 1959. Si è dedicato occasionalmente al cinema come sceneggiatore e come regista. ...
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teatro
Mirella Schino
Il luogo dello spettacolo ‘al vivo’
Quando pensiamo al teatro, ci viene alla mente un tipo di spazio preciso: un luogo costruito apposta, composto da un palcoscenico sopraelevato, [...] noi, è il teatro: il luogo adatto a ospitare ogni forma di ‘spettacolo al vivo’, cioè di spettacolo non registrato – come sono cinema o televisione –, e che è tale da più di quattro secoli, da quando è iniziato il teatro moderno. Si tratta di una ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...