Attore, regista e autore italiano (Firenze 1929 - Roma 2016). Dopo varie esperienze nel cinema (Le due orfanelle, 1954; Le braghe del padrone, 1978), in televisione e nel teatro d'avanguardia, nel 1961 [...] metteva in scena Il Novellino, cui seguirono Paolo Paoli di A. Adamov (1963), Il candelajo di G. Bruno (1964), ecc. Ma la finezza interpretativa e il virtuosismo tecnico di P. si manifestano soprattutto ...
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Majakovskij, Vladimir Vladimirovič
Ornella Calvarese
Poeta, drammaturgo, attore teatrale e cinematografico, sceneggiatore, pittore, cartellonista e giornalista russo, nato a Bagdadi (Georgia) il 7 luglio [...] pittore. Il contributo di M. al mondo artistico del suo tempo è stato notevole, anche per quel che riguarda il cinema. Il suo esordio cinematografico avvenne nel 1913, anno in cui partecipò come attore e co-sceneggiatore alla realizzazione del primo ...
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Regista e attore italiano (n. Roma 1948). Personalità poliedrica, ha lavorato nel teatro, nel cinema e per la televisione. È stato tra i fondatori della Compagnia della Rancia, con la quale ha messo in [...] commedia dell'arte, è stato diretto da registi come F. Enriquez, A. Trionfo, G. Lavia; ha lavorato anche nel cinema, ottenendo il Nastro d'argento come miglior attore esordiente per la sua interpretazione in Padre padrone (1977) dei fratelli Taviani ...
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GERMI, Pietro (App. III, 1, p. 743)
Gian Luigi Rondi
Regista e attore di cinema italiano, morto a Roma il 4 dicembre 1974. Concluso con Un maledetto imbroglio (1960) il periodo dei film drammatici, alcuni [...] però con riserve, se non dal pubblico, certo dalla critica, G. resta comunque una delle personalità più significative del cinema italiano del dopoguerra, sia per l'impegno civile dei suoi primi film, sia per la preparazione tecnica, il gusto e ...
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Ricciardi, Riccardo. - Regista teatrale e uomo politico italiano (n. Pietrasanta, Lucca, 1982). Laureato in Cinema, musica e teatro presso la facoltà di Lettere e filosofia dell'università di Pisa, autore [...] e regista teatrale, è stato direttore artistico del Memofest di Massa. Nel 2013 è stato eletto consigliere comunale del Comune di Massa, nel 2018 e nel 2022 alla Camera dei deputati nelle fila del Movimento ...
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Farani, Piero
Mario Verdone
Nome d'arte di Pietro Faverzani, realizzatore di costumi per il cinema, il teatro e la televisione, nato a Cadeo (Piacenza) il 14 novembre 1922 e morto ad Albenga (Savona) [...] preziosi e riccamente decorati.
Affascinato dal mestiere della madre, esperta di taglio, dopo aver lavorato per il cinema come attore e attrezzista, F. entrò nella sartoria Annamode dove collaborò con Donati alla realizzazione di bozzetti destinati ...
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Nome d'arte dell'attore e autore di canzoni R. Ranucci (Torino 1912 - Roma 1991). Debuttò giovanissimo come ballerino e cantante, prima di essere scritturato nel 1934-35 nella compagnia di operetta dei [...] '61, 1961; Alleluja brava gente, 1971). Attivo anche alla radio e in televisione, ha lasciato un segno nel cinema italiano, dove pure non sempre fu utilizzato adeguatamente, con le memorabili interpretazioni del Cappotto di A. Lattuada (1952) e ...
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Attore svedese (Stoccolma 1923 - ivi 2012). Di formazione teatrale, negli anni Quaranta esordì nel cinema diventando in seguito uno dei volti più assidui ed essenziali dei film di I. Bergman (Ansiktet, [...] Il volto, 1958; Vargtimmen, L'ora del lupo, 1966; Viskningar och rop, Sussurri e grida, 1972; Scener ur ett aktenskap, Scene da un matrimonio, 1973; Ansikte mot ansikte, L'immagine allo specchio, 1975; ...
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La direzione della messinscena di una rappresentazione teatrale, operistica, cinematografica, televisiva.
R. teatrale
Comprende il complesso di attività rivolto all’esecuzione di un testo drammatico sul [...] , la r. giapponese, oltre a gettare piattaforme girevoli e ponti tra palcoscenico e platea, inventò, parecchi secoli prima del cinema, il primo piano.
In Europa, non appena col Medioevo il dramma cominciò a diffondersi, si ebbero azioni sacre con ...
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Attore russo (Pietroburgo 1903 - Leningrado 1966). Cominciò a recitare nel 1919; si dedicò soprattutto al cinema, e acquistò notorietà anche all'estero per le sue interpretazioni del Delegato del Baltico [...] di A. Zarchi e Aleksandr Nevskij e Ivan il Terribile di S. Ejzenštejn ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...