(V, p. 387; App. I, p. 191; II, I, p. 308; III, I, p. 174; IV, I, p. 192)
Popolazione.- Nel 1988, la celebrazione del bicentenario dello sbarco dei primi coloni nell'area di Sydney ha consentito al paese [...] le produzioni di molti autori hollywoodiani, da L. Milestone a S. Kramer a F. Zinneman.
I segnali di una rinascita del cinema australiano sono lanciati tuttavia proprio da registi non australiani. L'inglese M. Powell tra il 1966 e il 1969 gira due ...
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Artem′ev, Eduard Nikolaevič
Lorenzo Dorelli
Compositore russo, nato a Novosibirsk il 30 novembre 1937. Musicista di formazione classica, è stato tra i pionieri della musica elettronica, che ha applicato [...] e il movimento del suono nello spazio. Sulla spinta di tali interessi iniziò a occuparsi anche di musica per il cinema. Particolarmente importante fu la sua prima collaborazione cinematografica di rilievo, avviata con Tarkovskij nel 1970, anno in cui ...
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Hageman, Richard
Paolo Patrizi
Compositore neerlandese, naturalizzato statunitense, nato a Leeuwarden il 9 luglio 1882 e morto a Los Angeles il 6 marzo 1966. Proveniente dalla musica 'colta', trovò [...] negli Stati Uniti la sua seconda patria e nel cinema la sua affermazione professionale. Nel lavoro svolto per il cinema H. giunse ad assimilare in maniera decisa il linguaggio musicale americano, come testimoniano le colonne sonore scritte per John ...
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Delerue, Georges
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra francese, nato a Roubaix (Nord) il 12 marzo 1925 e morto a Burbank (Los Angeles) il 20 marzo 1992. Formatosi nel vivo della [...] Barrault. Fu inoltre direttore musicale del Festival di Avignone (1948-1950). Sebbene la sua fama sia legata alla musica per il cinema, D. compose anche per la sala da concerto e per il teatro musicale, soprattutto nei primi anni Cinquanta e con ...
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Rustichelli, Carlo
Paolo Patrizi
Compositore, nato a Carpi il 24 dicembre 1916. Reminiscenze dei grandi classici, suggestioni neoromantiche e sconfinamenti nel repertorio folclorico costituiscono le [...] stato maestro sostituto in vari teatri), già dall'inizio degli anni Quaranta R. aveva trovato il suo terreno di elezione nel cinema iniziando nel 1942 con due film di Marco Elter, Gli ultimi filibustieri e Il figlio del Corsaro Rosso. In particolare ...
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Cicognini, Alessandro
Sergio Bassetti
Compositore, nato a Pescara il 25 gennaio 1906 e morto a Roma il 10 novembre 1995. Ha fatto parte di quel ristretto gruppo di artisti, in cui spicca il nome di [...] all'indomani dell'avvento del sonoro, aveva visto nel cinema il potenziale e legittimo erede del teatro musicale, C., Donna lombarda (1933), e alcune pagine cameristiche. L'esordio nel cinema avvenne nel 1936 con Il corsaro nero di Amleto Palermi, ma ...
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Krjukov, Nikolaj Nikolaevič
Paolo Patrizi
Musicista russo, nato a Mosca il 2 febbraio 1908 e morto ivi il 5 aprile 1961. Retorica e suggestiva, di immediato impatto emotivo, con una cantabilità sorgiva [...] artigiani come K., più che i grandi compositori come Sergej S. Prokof′ev e Dmitrij D. Šostakovič (peraltro prestati al cinema in via tutt'altro che occasionale), a illustrare meglio questa tendenza e nella produzione di K. sono specchio fedele di ciò ...
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Misraki, Paul (propr. Misrachi)
Lorenzo Dorelli
Compositore francese, nato a Istanbul il 28 gennaio 1908 e morto a Parigi il 29 ottobre 1998. Musicista fortemente legato al jazz, produsse un gran numero [...] portò in America Latina, dove sarebbe rimasto fino al 1945. Con il ritorno in patria M. si dedicò quasi interamente al cinema e realizzò le sue partiture più apprezzate, per Le garçon sauvage (1951; Ragazzo selvaggio) di Delannoy e soprattutto per La ...
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Gershwin, George (propr. Gershvin, Jacob)
Marta Tedeschini Lalli
Compositore statunitense, di origine russa, nato a New York) il 26 settembre 1898 e morto a Los Angeles l'11 luglio 1937. Considerato [...] compositiva, e più in particolare nella produzione per il cinema. Lo stile che ne emerse coniugava da un lato parte fondamentale della produzione di G. e del suo rapporto con il cinema; i testi di questi lavori sono per lo più opera di suo fratello ...
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Compositore e direttore d’orchestra ungherese (Odorheiu Secuiesc 1944 - Budapest 2024). La sua musica è contraddistinta da una grande teatralità (frutto dell’esperienza maturata in età giovanile scrivendo [...] musica per il teatro di prosa e per il cinema) e dalla sperimentazione sulla spazialità del suono attraverso l’impiego dell’elettronica e dell’amplificazione. A quattordici anni fu amesso da Zoltán Kodály all’Accademia di musica di Budapest, dove si ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...