Carolina StromboliIl dialetto sul grande schermo. Il napoletano nella storia del cinema italianoFirenze, Franco Cesati Editore, 2022 Docente di Linguistica italiana e Dialettologia italiana all’Università [...] di Salerno, nonché finissima filologa, dotat ...
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Fabio RossiLingua italiana e cinemaCarocci, 2007 Fabio Rossi, ricercatore di Linguistica italiana ed esperto di lingua della musica e di parlato dei media, si cimenta in questo volume, Lingua italiana [...] e cinema, nello studio della lingua della settima ...
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L'alternativa nell'uso tra la preposizione a semplice e la preposizione a articolata, nel caso di relazione di moto verso una destinazione è legata ad abitudini consolidatesi nel tempo (e in momenti diversi, ovviamente), di là di ogni volontà di raz ...
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Possiamo dire che il presente indicativo si sta espandendo nell'uso specialmente nella lingua parlata o scritta non formale, soprattutto a danni del futuro (“domani vado al cinema”; “ci vediamo la settimana [...] prossima”), accompagnato di solito da qual ...
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Il moto a luogo in italiano si esprime variamente. Andare è il verbo principe del moto a luogo, e ha molte reggenze: vado a casa (ma vado all'università e vado in ufficio), vado a teatro (ma vado al cinema), [...] vado da Franco o vado dagli amici (cioè a ...
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È correlativa (o ... o), in quanto mette in relazione due elementi (o più di due), che vengono collocati sullo stesso piano, se il contesto esplicita questa interpretazione: o vieni al cinema, o mi offri [...] la pizza, o andiamo a fare una passeggiata, p ...
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Fan, parola inglese, era in origine una forma scorciata di fanatic 'fanatico', con il significato, agli inizi, di 'ammiratore fervido, al limite dell'esaltazione' di un divo del cinema, poi di qualsiasi [...] stella dello star system (da Tyrone Power fino ...
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È un uso tipico dell’italiano parlato soprattutto nel Centro e nel Meridione; un uso, però, che sta diffondendosi in tutt’Italia e che è da considerare ormai normale e legittimo. Luca Serianni (Italiano, Garzantina, 1997, cap. VII, par. 40), parla a ...
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Risponderemmo che in italiano – come in tedesco, francese, inglese, finlandese, cinese, arabo, hausa ecc.: in una parola, in tutte le lingue storico-naturali – non bisogna caricare sulle pur larghe spalle della grammatica una capacità di ricomprende ...
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Florenza MonnaÈ corretto, poiché esiste uno spesso avverbio (esempio: andare spesso al cinema), invariato, che deriva per etimo da uno spesso aggettivo (a sua volta dal latino spĭssum), il quale ha, tra [...] i suoi significati, quello di ‘frequente, nume ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...
In Italia, al cinema è riconosciuto un rilevante interesse generale soprattutto in considerazione della sua importanza economica e industriale. L’intervento pubblico nel cinema, iniziato già durante il ventennio fascista, fu sviluppato nel secondo...
Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta espressione d’arte nel campo della fantasia...