Narratore angolano (n. Lagoa do Furadouro, Santarém, 1935), portoghese di nascita, ma cresciuto a Luanda, dove la famiglia si stabilì nel 1937. In prigione (1961-72) per le sue idee politiche, quindi in [...] libertà condizionata a Lisbona, dopo la rivoluzione del 1975 è tornato a Luanda, dove dirige l'Istituto angolano del cinema. Ha espresso il suo amore per la patria africana in una serie di originali racconti, in cui ha introdotto la lingua locale ( ...
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Autore drammatico francese (Lione 1887 - m. 1961). Richiamò l'attenzione col dramma Cyclone (1923), cui seguì quella che resta la sua opera più importante, Maya (1924). Delle opere successive si ricordano: [...] ), Bifur (1932), Notre-Dame des songes (rappresentato 1935, non pubblicato), Jeux du vent (1937, balletto, non pubbl.). Si dedicò poi al cinema (Gibraltar, 1938), e tornò al teatro nel 1956 con i due atti unici Les îsles fortunées e Mille et quatre. ...
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Scrittore britannico (n. Hongkong 1950), di padre cantonese e madre britannica. Ha esordito nel 1978 con The monkey king (trad. it. 1989), romanzo in cui è descritta con ironia e precisione la vita della [...] di Hongkong nelle sue strutture familiari, sociali e istituzionali. Nel successivo Sour sweet (1982; trad. it. 1988), adattato per il cinema da Ian McEwan (Soursweet, La legge delle triadi, 1988, regia di M. Newell), l'indagine si sposta a Londra tra ...
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Mur Oti, Manuel
Pedro Armocida
Regista cinematografico e scrittore spagnolo, nato il 25 ottobre 1908 a Vigo (Galizia) e morto il 5 agosto 2003 a Madrid. Fu uno dei registi che nella Spagna degli anni [...] serie di successo Hoy dirige... e La otra cara del espejo. A partire dagli anni Sessanta il suo rapporto con il cinema divenne più intermittente e si concluse con Morir... dormir... tal vez soñar (1975), opera dagli accenti molto personali ma che non ...
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Scrittore statunitense (New York 1915 - Palm Springs 2019). Nato da una famiglia di ebrei russi, durante la seconda guerra mondiale prestò servizio in marina. Dopo i primi romanzi (Aurora Dawn, 1947; City [...] mutiny (1951), affresco storico a forti tinte, oggetto di fortunati adattamenti per il teatro (1953) e per il cinema (E. Dmytryk, 1954). Autore di romanzi tradizionali, ampiamente tradotti (Marjorie Morningstar, 1955; Young blood Hawke, 1962; Don't ...
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Nella critica cinematografica, e subordinatamente letteraria, opera caratterizzata dalla presenza di scene violente, trame criminose, atmosfere inquietanti. Il termine fu introdotto nel 1946 da alcuni [...] il n. costituisce una tendenza dell’immaginario, uno stile. Rispetto all’indeterminatezza della classificazione in letteratura, l’esistenza del cinema n. venne teorizzata per la prima volta nel 1955 da R. Borde ed É. Chaumeton nel saggio Panorama du ...
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Analisi delle forme e delle strutture della narrazione. Il termine, introdotto da T. Todorov nel 1969, è usato per designare un indirizzo di studi critico-letterari di derivazione strutturalista. Come [...] sulle «funzioni narrative» delle fiabe russe. Di qui, attraverso il contributo di linguisti, antropologi, teorici del cinema, sono partiti i tentativi di individuare un modello teorico universale delle strutture narrative ovvero una grammatica del ...
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Scrittrice polacca (Myślenice, Cracovia, 1901 - Danzica 1935), figlia di Stanisław Przybyszewski. Autrice di romanzi e racconti, scrisse una trilogia drammatica dominata dalla riflessione sulla Rivoluzione [...] L'affare Danton, 1983), che, riportato sulle scene nel 1967, fu all'origine della riscoperta della scrittrice e fu adattato per il cinema da A. Wajda (Danton, 1982). Scritta fra il 1925 e il 1929, la trilogia, che la P. lasciò inedita come del resto ...
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Busch, Niven
Patrick McGilligan
Scrittore, giornalista e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 26 aprile 1903 e morto a San Francisco il 25 agosto 1991. Autore di romanzi e racconti, spesso [...] della tragedia greca e l'atmosfera del thriller psicologico. A metà degli anni Cinquanta B. abbandonò definitivamente il cinema per dedicarsi all'insegnamento e alla scrittura. Nel 1988 ricoprì una piccola parte nel film The unbearable lightness of ...
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Mazzantini ⟨-zz-⟩, Margaret. – Scrittrice e attrice italiana (n. Dublino 1961). Dopo il diploma nel 1982 presso l’Accademia di arte drammatica di Roma, ha esordito a teatro nell’Ifigenia in Tauride di [...] in particolare i ruoli sostenuti in Le tre sorelle (1984-85), Antigone (1986) e Colpi bassi (1994). Attiva anche nel cinema, ha partecipato a numerosi film tra i quali L’assassina (1989), Festival (1996), Libero Burro (1999), Il barbiere di Rio ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...